• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ABRUZZO

di Roberto ALMAGIA - Emilio LAVAGNINO - Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
  • Condividi

ABRUZZO (I, p. 126)

Roberto ALMAGIA
Emilio LAVAGNINO

Popolazione (p. 129). - I dati statistici sulla popolazione desunti dalle più importanti e recenti rilevazioni sono raccolti nella tabella seguente:

Non sono possibili immediati confronti con i censimenti precedenti perché in passato l'Abruzzo era diviso in sole tre provincie, ma la presente tabella mette in luce il divario, sia nell'aumento della popolazione, sia nella densità, fra le provincie affacciate al mare (tra le quali è in prima linea quella di Pescara, che si estende quasi soltanto nella zona marittima o submarittima) e la provincia dell'Aquila, interna e in gran parte montuosa.

Una rilevazione fondata sul censimento del 1931 ha trovato nell'Abruzzo 839 centri abitati con una media di oltre 3 centri per ogni comune. Ciò è dovuto all'esistenza di numerosi piccoli centri specialmente in alcune parti dell'Abruzzo aquilano. Sul totale dei centri, ben 83 erano sopra i 1000 metri e quattro sopra i 1400. La popolazione classificata come sparsa, era poco più dell'8,5% nella provincia dell'Aquila, dove invece sono numerosi appunto i centri piccoli e piccolissimi; superava il 42% nella provincia di Chieti, il 48% in quella di Teramo e il 57% in quella di Pescara. Il contrasto nella distribuzione della popolazione fra le provincie interne montane e quelle marittime, prevalentemente collinose, risulta evidente.

Secondo il censimento del 21 aprile 1936 (non si hanno dati posteriori) sul totale della popolazione si aveva come popolazione attiva: il 44,3% nella provincia di Chieti, il 37,7% in quella dell'Aquila, il 39,6% in quella di Pescara, il 41,4%, in quella di Teramo. Il carattere agricolo dell'Abruzzo risulta dalla percentuale della popolazione dedita all'agricoltura (sul totale della popolazione attiva) come si può vedere dalla tabella seguente:

Condizioni econoniche (p. 130). - Nel 1936, data dell'ultima rilevazione, il territorio di ciascuna provincia era ripartito dal punto di vista della utilizzazione, nel modo indicato dalla tabella seguente:

Per la consistenza del bestiame si hanno i risultati di una rilevazione eseguita il 15 settembre 1944

Raffrontando queste cifre con quelle del censimento generale del bestiame eseguito nel luglio del 1942 risulta in complesso una perdita, come conseguenza diretta o indiretta della guerra, di più del 25% di bovini, di più del 35% degli ovini e del 45% circa dei suini. Ma il patrimonio del bestiame si viene ricostituendo.

L'Abruzzo, pur mantenendosi essenzialmente un paese ad economia agricolo-pastorale, ha avuto negli ultimi venti anni prebellici un notevole sviluppo industriale, a cui la guerra ha tuttavia inferto un grave colpo. Le opere recenti più cospicue erano i grandi bacini lacustri artificiali costruiti per fornitura di energia idroelettrica, tra i quali sono da annoverarsi in prima linea quello di Campotosto, il più esteso, e quello sul Turano; inoltre quelli sul Tronto, sul Sagittario, sul Pescara e sul Sangro.

La guerra ha apportato gravi danni alle colture (specie agli uliveti) e, come si è visto, alla consistenza del bestiame. Per quanto riguarda le costruzioni, i maggiori danni sì riscontrano nella provincia di Chieti (12.704 abitazioni distrutte o rese inabitabili); seguono l'Aquila (3602) e Pescara (3040); minori danni ha subito la provincia di Teramo (509). Gravissime le distruzioni apportate alle ferrovie, alle strade ed ai ponti. Ma la rete stradale è stata ormai interamente ricostruita, e quella ferroviaria è in funzione tranne alcune linee secondarie ricche di opere d'arte non ancora tutte ricostruite (come la Sulmona-Isernia e la Castel di Sangro-Ortona).

Danni di guerra ai monumenti e alle opere d'arte.

Sebbene fra l'inverno e la primavera del 1943-44 nella regione si sia duramente combattuto e alcuni centri siano stati gravemente danneggiati o addirittura distrutti, le principali opere di effettivo interesse artistico hanno, nel complesso, subito danni limitati. Per i monumenti colpiti si è subito provveduto ad opere di restauro e consolidamento che sono valse a limitare al minimo le perdite. Così nel S. Giovanni in Venere di Fossacesia, la famosa badia romanica rimasta a lungo sulla linea del fuoco, sono stati riparati i muri sfondati da cannonate, e ricostruite le coperture, così a S. Clemente a Casauria dove i danni si limitavano a qualche cedimento nelle coperture, così per la cattedrale di Ortona rimasta tuttavia priva del campanile. A Giulianova si è curato il restauro della romanica S. Maria a Mare, mentre a Guardiagrele sono stati ultimati i restauri delle due chiese di S. Maria Maggiore e di S. Francesco.

Danni di minore rilievo, presto riparati, si sono dovuti lamentare nella cattedrale di Penne, in S. Maria del Ponte a Tione, nella importantissima badia di S. Maria Arabona presso Manoppello, nella collegiata di Castel di Sangro, nella parrocchiale di Alfedena, in S. Maria Maggiore e in S. Biagio di Lanciano, in S. Maria delle Monache a Isernia, in S. Menna di Lucoli, nel museo civico, nell'eremo di S. Pier Celestino e nella badia Morronese a Sulmona.

Bibl.: U. Chierici, I danni di guerra al patrimonio artistico degli Abruzzi e del Molise, L'Aquila 1945; Soprintendenza ai Mon. e alle Gall. dell'Abruzzo, Relazione sull'attività dell'Ufficio, nel quadriennio 1942-45, ivi 1945.

Vedi anche
collina In geografia fisica si considera come c. un rilievo poco elevato (600 m s.l.m.) su un piano, per lo più alluvionale, costituito da roccia in sito oppure da materiali di trasporto eolico, alluvionale o morenico. Da un punto di vista geomorfologico l’estensione del termine è generalmente limitata ai rilievi ... pianta invernale Quella che germina in autunno, continua lo sviluppo, a volte molto rallentato, in inverno, fiorisce e fruttifica in primavera e si dissecca al sopraggiungere della siccità estiva. Si comportano così molte erbe della regione mediterranea. montagna Rilievo della superficie terrestre, che in genere differisce dalla collina per maggiore altitudine e per differenti caratteri morfologici. In Italia sono considerati montani i territori dei comuni che superano per almeno l'80% della superficie i 600 m di altitudine s.l.m. e quelli in cui il dislivello ... censimento Operazione statistica di rilevazione totale e diretta dello Stato di un fatto collettivo in un dato momento. È caratterizzato dall’istantaneità, dalla generalità e dalla periodicità. Al c., inteso come rilevazione totale, si contrappongono le rilevazioni parziali, o per campione. Il c. della popolazione È ...
Tag
  • PROVINCIA DELL'AQUILA
  • ENERGIA IDROELETTRICA
  • CASTEL DI SANGRO
  • GUARDIAGRELE
  • AGRICOLTURA
Altri risultati per ABRUZZO
  • Abruzzo DOP
    Dizionario dei prodotti DOP e IGP (2018)
    Denominazione di origine protetta dei vini prodotti in numerosi comuni delle province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo, nella regione Abruzzo. La tipologia bianco è ottenuta principalmente dai vitigni Trebbiano toscano e abruzzese, il rosso e il passito rosso sono vinificati principalmente con ...
  • Abruzzo
    Dizionario di Storia (2010)
    Regione dell’Italia peninsulare, considerata, per ragioni storico-economiche, come appartenente all’Italia meridionale. Popolato sin dal Paleolitico inferiore, all’Età del ferro risalgono le necropoli di Alfedena, Fiorano e Capestrano. Allora l’A. era già abitato da popolazioni italiche: sabini e piceni ...
  • Abruzzo
    Enciclopedia on line
    Regione dell’Italia peninsulare, considerata, per ragioni storico-economiche, come appartenente all’Italia meridionale. Ha una superficie di 10.832 km2, 305 comuni e una popolazione di 1.293.941 ab. nel 2020; densità: 119 ab./km2. Comprende le province di Chieti, L’Aquila (capoluogo di regione), Pescara ...
  • Abruzzo
    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2006)
    Geografia umana ed economica di Piergiorgio Landini Popolazione Regione dell'Italia, statisticamente compresa nel Mezzogiorno pur se gli indicatori dello sviluppo la avvicinano al Centro. La popolazione risultava, al censimento del 2001, pari a 1.262.392 ab. (1.299.272 secondo una stima del 2004): ...
  • ABRUZZO
    Federiciana (2005)
    Abruzzo Alessandro Clementi La regione che oggi porta questo nome era divisa in diversi ambiti giurisdizionali fin dall'epoca longobarda: la provincia valeria, che includeva i sabini, i vestini, i marsi ed i peligni, venne inglobata nel ducato di Spoleto; la provincia del Sannio, che includeva i ...
  • Abruzzo
    Enciclopedia dei ragazzi (2005)
    Katia Di Tommaso In equilibrio tra montagne e mare L'Abruzzo è ben distinto in una parte interna e montana e in una collinare, verso il mare. La storia e la geografia per molto tempo non hanno consentito alla regione di svilupparsi in maniera unitaria: a lungo l'Abruzzo è rimasto un po' al margine ...
  • ABRUZZO
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
    (I, p. 126; App. II, I, p.3; III, I, p. 3; IV, I, p. 7) Popolazione. − Al censimento del 1981 la popolazione residente faceva registrare una sensibile ripresa (1.217.791 ab.: +4,4% rispetto al 1971), in buona parte legata al fenomeno dei rientri, che ha invertito il valore del saldo migratorio (+3000 ...
  • Abruzzo
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1991)
    M. Andaloro M. Righetti Tosti-Croce (lat. Aprutium) INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO di M. Andaloro Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso del Medioevo una facies artistica caratterizzata dall'elaborazione - spesso vivace e talora originale - ...
  • ABRUZZO
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)
    Popolazione. - Al censimento dal 24 ottobre 1971 la popolazione residente era di 1.166.694 ab. (densità 108 ab. per km2). Nel ventennio 1951-71 il decremento demografico, che ha interessato 282 dei 305 comuni dell'A., è stato dell'8,7%, con punte anche del 65% per alcuni comuni dei versanti meridionale ...
  • Abruzzo
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Giovanni Pischedda Assai fragile l'ipotesi di un soggiorno dantesco in A., pur sostenuta da studiosi locali; Casti è giunto addirittura a ritenere possibile che D. si fosse trovato presente all'Aquila all'incoronazione di Celestino V. Nel corso della sua opera D. nomina una sola località abruzzese, ...
  • ABRUZZO
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    Caratteristiche fisiche. - La conoscenza della geologia e della morfologia regionale è progredita nel corso dell'ultimo ventennio in seguito alla pubblicazione di nuovi contributi di ricerca, e di nuove carte geologiche alla scala di 1 : 100.000, e topografiche al 25.000. Vanno particolarmente segnalati ...
  • ABRUZZO
    Enciclopedia Italiana (1929)
    Il nome, la sua estensione e le sue vicende. - L'origine del nome Abruzzo (la forma singolare è la più corretta anche per designare tutto il paese), Aprutium nel latino medievale, è ignota. Il nome, sconosciuto, per quanto si sa, nell'età classica, appare per la prima volta nel sec. VI d. C. in alcune ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
stèrpa
sterpa stèrpa s. f. [forse voce affine a sterpo]. – Pecora non più atta alla riproduzione e quindi destinata all’ingrassamento (secondo un sistema praticato in Abruzzo, Puglia, Lazio).
tracòscio
tracoscio tracòscio s. m. [comp. di tra- e coscio]. – Nel Lazio, e anche in località dell’Umbria e dell’Abruzzo, taglio di carne bovina macellata, della parte superiore della coscia, altrove detto noce.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali