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Louvre, accordi di

di Luca Dedola - Dizionario di Economia e Finanza (2012)
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Louvre, accordi di

Luca Dedola

Accordi sui tassi di cambio siglati il 22 febbraio 1987 al vertice del L. a Parigi dai ministri finanziari e dai banchieri centrali dei Paesi dell’allora G6 (Canada, Francia, Giappone, Gran Bretagna, Repubblica Federale Tedesca, Stati Uniti; l’Italia non aderì agli accordi). L’obiettivo consisteva nel coordinare le politiche macroeconomiche del G6 al fine di stabilizzare i mercati valutari e arrestare il deprezzamento del dollaro, particolarmente rispetto allo yen giapponese e al marco tedesco, conseguente agli accordi di Plaza del 1985 (➔ Plaza, accordi di). Gli Stati firmatari si impegnavano a stabilizzare la divisa statunitense sui valori del febbraio 1987 e a ridurre gli squilibri commerciali legati al deprezzamento del dollaro, agendo sui rispettivi surplus o deficit tramite interventi mirati a rafforzare la domanda interna o a rallentarne l’eccessiva espansione (➔ squilibro globale; bilancia dei pagamenti, approcci teorici alla).

Gli sforzi comuni per la realizzazione degli obiettivi

Gli accordi del L. rappresentano un capitolo cruciale della cooperazione economica internazionale dopo l’abbandono del sistema di Bretton Woods (➔). Il raggiungimento dell’obiettivo di stabilizzazione del cambio del dollaro doveva essere conseguito attraverso un coordinamento delle politiche fiscali e monetarie senza precedenti. In particolare, Canada e Francia si impegnavano a diminuire il disavanzo del proprio bilancio pubblico, mentre la Gran Bretagna avrebbe abbassato tasse e spesa pubblica; i Paesi in surplus commerciale, Giappone e Germania Occidentale, si sarebbero adoperati ad attuare politiche reflazionistiche (➔ reflazione) volte all’espansione della domanda interna, in special modo perseguendo un basso costo del denaro; a loro volta, gli Stati Uniti, che nei due anni successivi agli accordi di Plaza avevano registrato l’emergere di disavanzi ‘gemelli’ nella bilancia commerciale e nel bilancio pubblico, avrebbero controllato la dinamica della spesa pubblica al fine di ridurre il disavanzo di bilancio. Un ulteriore aspetto da notare consisteva nell’adozione (segreta) di una banda di oscillazione per il valore della divisa statunitense tra 1,77 e 1,87 marchi. Interventi coordinati dei rispettivi Paesi avrebbero dovuto avere luogo se il dollaro avesse abbandonato tale intervallo.

Il decadere degli accordi

La stabilità valutaria auspicata permase negli 8 mesi successivi agli accordi. Nell’ottobre 1987 la Bundesbank (➔ Deutsche Bundesbank) innalzò il costo del denaro a fronte di pressioni inflazionistiche in Germania Ovest. L’indebolimento del dollaro riprese ben oltre i limiti accordati, anche perché la Federal Reserve (➔) dovette a sua volta abbassare i tassi per fare fronte al crollo della Borsa di New York il 19 ottobre 1987. Il graduale abbandono degli accordi di L. ha segnato l’inizio dell’attuale regime di completa flessibilità dei tassi di cambio tra le principali valute, la cui determinazione è lasciata alle forze del libero mercato.

Vedi anche
Parigi (fr. Paris) Città capitale della Francia (2.181.371 ab. nel 2006; 10.142.977 ab. nel 2008, considerando l’intera agglomerazione urbana). È situata sulle rive della Senna, al centro dell’Île-de-France, e alla confluenza nella Senna della Marna e dell’Oise. Amministrativamente la città era compresa nel ... Andrea Mantégna Mantégna, Andrea. - Pittore e incisore (forse Isola di Carturo, Padova, 1431 - Mantova 1506). Allievo a Padova di F. Squarcione, si formò in un ambiente ricco di stimoli culturali maturando un nuovo linguaggio di ampio respiro spaziale aggiornato sulle novità plastiche e progettistiche diffuse dagli ... Hubert e Jan van Eyck Eyck ‹èik›, Hubert e Jan van. - Pittori (Hubert: m. Gand 1426; Jan: Maaseik 1390 circa - Bruges 1441). Mentre è controversa l'opera di Hubert, che alcuni studiosi ipotizzano perfino come una personalità di fantasia, ma che nell'iscrizione del polittico di Gand è definito fratello di Jan e il più grande ... Antoine Watteau Pittore (Valenciennes 1684 - Nogent-sur-Marne 1721). Fu il più influente esponente francese della pittura rococò, autore di cicli pittorici ispirati in particolare al teatro delle maschere e alle Fêtes galantes (tra cui il capolavoro Pellegrinaggio all'isola di Citera, 1717). Recuperando le radici della ...
Tag
  • REPUBBLICA FEDERALE TEDESCA
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  • BILANCIA COMMERCIALE
  • BORSA DI NEW YORK
  • INFLAZIONISTICHE
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