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Heller, Ágnes

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Filosofa ungherese (Budapest 1929 - Balatonalmádi 2019). Allieva di G. Lukács ed esponente di spicco della cosiddetta "scuola di Budapest", la sua ricerca, ispirata a una lettura del marxismo in chiave antieconomicista e antropologica, è prevalentemente rivolta alla ricostruzione di un orizzonte etico. Tra le sue opere principali si segnalano A mindennapi élet (1970; trad. it. Sociologia della vita quotidiana, 1975) e A philosophy of morals (1990; trad. it. 1997).

Vita

Assistente di G. Lukács all'univ. di Budapest, ne fu espulsa nel 1959 e i suoi scritti sottoposti al veto di pubblicazione; riammessa nel 1963 all'Accademia delle scienze, divenne tra i più noti esponenti della cosiddetta Scuola filosofica di Budapest, insieme con F. Fehér, G. Márkus, M. Vajda. Licenziata dall'Accademia nel 1973, nel 1978 accettò un incarico presso l'univ. di Melbourne (Australia) per trasferirsi poi all'univ. di New York, dove ricopre la cattedra intitolata a Hannah Arendt. Vincitrice del Sonning prize nel 2006.

Opere

Tra le sue altre pubblicazioni occorre citare: A reneszánsz ember (1963; trad. it. L'uomo del Rinascimento, 1977); Hypothese über eine marxistische Theorie der Werte (1972; trad. it. 1974); Bedeutung und Funktion des Begriffs Bedürfnis im Denken von Karl Marx (1974; trad. it. 1974); Instinkt, Aggression, Charakter (1977; trad. it. 1978); Philosophie des linken Radikalismus (1978; trad. it. 1979); Theorie der Gefühle (1979; trad. it. 1980); A theory of history (1982; trad. it. 1982); The basic question of moral philosophy (1984; trad. it. 1985); A philosophy of history in fragments (1993); An ethics of personality (1996); A theory of modernity (1999); A zsidó Jézus feltámadása (2000; trad. it. Gesù l'ebreo, 2010); The time is out of joint. Shakespeare as philosopher of history (2002); Immortal comedy. The comic phenomenon in art, literature, and life (2005); A mai történelmi regény (2011); Az álom filozófiája (2011; trad. it. 2020); Utopien und Dystopien - Der Wind und der Wirbelsturm (con R. Mazzeo, 2016; trad. it. 2016). Più recentemente, in Italia sono state pubblicate anche le raccolte di saggi Marx. Un filosofo ebreo-tedesco (2018) e Orbanismo. Il caso dell'Ungheria: dalla democrazia liberale alla tirannia (2019).

Vedi anche
Georg Wilhelm Friedrich Hegel Hegel ‹héeçël›, Georg Wilhelm Friedrich. - Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli Schelling e Hölderlin, con i quali condivise gli entusiasmi ... totalitarismo Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare l’intera società grazie al controllo centralizzato dell’economia, della politica, della cultura, e alla repressione poliziesca. ● Storicamente, ... filosofia Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento. 1. Definizioni La filosofia può definirsi come una forma di sapere che, pur nella grande ... saggio chimica Denominazione generica di metodi d’analisi, di tipo prevalentemente qualitativo. letteratura Scritto di carattere specifico o monografico, di limitata estensione, in cui l’autore analizza criticamente un determinato argomento storico, biografico o critico o dà una breve descrizione di un luogo ...
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    Heller, Agnes Heller, Ágnes Filosofa ungherese (n. Budapest 1929). Assistente di Lukács all’univ. di Budapest, ne fu espulsa nel 1959; riammessa nel 1963 all’Accademia delle scienze, divenne tra i più noti esponenti della cosiddetta scuola filosofica di Budapest, insieme a F. Fehér, G. Márkus, M. ...
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