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AGNESE di Faucigny

di Anna Maria Patrone - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)
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AGNESE di Faucigny

Anna Maria Patrone

Figlia secondogenita di Aimone II, barone del Faucigny. Nel febbraio 1234 nel castello di Châtillon (appunto nel Faucigny) furono redatti gli atti impegnativi del suo matrimonio con Pietro di Savoia, figlio di Amedeo IV. Il matrimonio si celebrò più tardi, dopo il 1236, - avendo fino a quella data conservato Pietro il titolo ed il reddito di prevosto di Aosta ed anche di canonico del capitolo di Losanna -; ma già nel febbraio 1234 Pietro aveva stipulato con il suocero Aimone il contratto di nozze, che gli avrebbe permesso il dominio sul Faucigny, dipendenza feudale della contea di Ginevra. A. fu allora dichiarata dal padre erede generale di quel dominio, con questa riserva: Aimone, se avesse avuto in futuro figli maschi e quindi eredi legittimi della baronia, si impegnava a dare una giusta dote ad A., a giudizio dei fratelli dello sposo. Inoltre Aimone volle che anche Pietro giurasse che solo erede di tutti i suoi possessi sarebbe stata la discendenza (maschile o femminile) dalla sua unione con Agnese. Secondo gli accordi presi nel 1234, il vecchio Aimone il 20 ag. 1251 fece donazione di tutti i suoi possessi e beni al genero Pietro, come rappresentante di A., subordinando, però, la validità della donazione alla nascita di nipoti maschi. La clausola, tuttavia, non venne osservata, in quanto dal matrimonio nacque un'unica figlia Beatrice sposa di Guigo Delfino, conte di Albon. (S. Guichenon, IV, Turin 1780, p. 78).

Quando poco dopo Aimone morì, A. si proclamò signora di Faucigny, facendo, con testamento del 1252, erede il marito per i due terzi e la figlia per un terzo, che però - essendole premorto il padre - avrebbe ereditato l'intera baronia.

A. visse certamente sino all'agosto 1268, in quanto il giorno 9 di detto mese nel suo testamento fu aggiunto un codicillo per nominare gli esecutori testamentari.

Fonti e Bibl.: S. Guichenon, Histoire généalogique de la Royale maison de Savoye, II, 1, Turin 1778, pp. 286-287; D. Carutti, Regesta comitum Sabaudiae marchionum in Italia, Torino 1889, p. 379; C.A. De Gerbaix De Sonnaz, Studi storici sul contado di Savoia e marchesato in Italia..., II, 2, Torino 1897, pp. 377, 558;F. Cognasso, Tommaso I ed Amedeo IV, II, Torino 1940, pp. 166-167, 324-326, 402; M.J. di Savoia, Amedeo VI e Amedeo VII di Savoia, Milano 1956, p. 43.

Vedi anche
Amedèo IV conte di Savoia Amedèo IV conte di Savoia. - Figlio (n. 1197 circa - m. Montmélian 1253) di Tommaso I, cui successe nel 1233. Venuto in lotta coi fratelli Tommaso, Pietro e Aimone, che pretendevano di succedergli, dové scendere a patti con loro nel 1234, nella lotta tra Federico II e Innocenzo IV, seguì l'imperatore ... Dote Si intende per dote un bene o un complesso di beni che, al momento delle nozze, la donna (o chi per lei) apportava al marito per contribuire alle spese ed agli oneri patrimoniali derivanti dal matrimonio. Istituto risalente al diritto romano, ma sempre meno diffuso nella pratica, la Dote trovava ampia ... marchése marchése Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica segue quello di duca. In età carolingia e nel corso del Medioevo il termine marchese equivalse al margravio del mondo germanico. A partire dall'11° sec., la figura del marchese assunse un'autonomia che portò alla costituzione di signorie territoriali ... prevosto religione Titolo attribuito in alcuni monasteri al primo dignitario dopo l’abate, e in alcuni capitoli a chi ne cura i beni e la disciplina. In taluni luoghi è anche dato al vicario foraneo o al parroco. storia Dignità in origine militare, con attribuzioni varie nelle diverse epoche e luoghi; ebbe ...
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pan di serpe pan di sèrpe locuz. usata come s. m. – Nome comune delle erbe note in botanica come gigaro.
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