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allucinogeno

di Paolo Tucci - Dizionario di Medicina (2010)
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allucinogeno

Paolo Tucci

Sostanza farmacologicamente attiva che, anche a basse dosi, è in grado di indurre allucinazioni attraverso la distorsione delle percezioni, con alterazione della consapevolezza del sé e dei suoi rapporti con la realtà. Le due principali classi di allucinogeni sono: molecole con struttura feniletilamminica (mescalina, dimetossimetilamfetamina, metilendiossiamfetamina o MDA, metilendiossimetamfetamina o MDMA o ecstasy) e molecole con struttura indolalchilaminica (dimetiltriptamina o DMT, psilocibina, psilocina, bufotenina, dietilammide dell’acido lisergico o LSD, armina, armalina). Rientrano tra gli allucinogeni anche ketamina e fenciclidina.

allucinogeno

Meccanismo d’azione

L’azione di mescalina, DMT, psilocibina, psilocina, MDMA, LSD dipende in parte dalla stimolazione di un recettore della serotonina, denominato 5-HT2A, a livello di diverse strutture cerebrali (come la corteccia). La ketamina e la fenciclidina svolgono un’azione antagonista sul recettore del glutammato (NMDA). Armalina e armina svolgono in parte le loro azioni inibendo l’enzima monoaminossidasi B, e ciò provoca una più elevata concentrazione di dopammina a livello cerebrale.

Effetti

La somministrazione di queste sostanze provoca, con diverse sfumature, alterazione della coscienza, sinestesia (per es. suoni percepiti come colori), aumentata intensità delle sensazioni e delle percezioni, giochi di luce, oggetti immaginari. Questi fenomeni continuano, e assumono forme nuove, chiudendo gli occhi. Questi effetti vengono definiti psichedelici cioè « in grado di rivelare l’anima». La durata, l’intensità e la natura degli effetti dipende dalla dose, ma anche dalla sensibilità individuale.

Tossicità

A seguito di assunzione acuta o saltuaria, gli a. possono provocare ansia e attacchi di panico e possono indurre comportamenti pericolosi per la vita a causa della deformazione dei messaggi visivi. MDMA può provocare la morte per ipertermia e accidenti cerebrovascolari. A seguito di assunzione cronica, gli a. possono precipitare una psicosi latente. Si sospetta, anche se non è dimostrato, che possano indurre una psicosi permanente ex novo. MDMA, dopo somministrazione negli animali da esperimento, provoca una necrosi dei neuroni serotoninergici. Sono stati ipotizzati anche danni ai neuroni dopaminergici e sviluppo del morbo di Parkinson ma, per il momento, queste ipotesi non hanno avuto ancora conferma. Esclusa la ketamina, nessuna delle sostanze citate è attualmente utilizzata in terapia: esse vengono spesso utilizzate come sostanze di abuso. Sono in corso da tempo sperimentazioni per applicazioni psichiatriche e su malati terminali come terapia palliativa.

Vedi anche
tossicodipendenza Condizione caratterizzata dall’incoercibile bisogno di far uso continuato di sostanze psicotrope in senso lato, senza alcun riguardo per il danno che ne deriva. A seconda che si faccia uso abitualmente di una sola droga o di più droghe, si parla rispettivamente di monotossicodipendenza e di politossicodipendenza. ... allucinazione Fenomeno proprio, ma non esclusivo, di molti stati morbosi di competenza psichiatrica, per cui un individuo, indipendentemente da uno stimolo esterno, avverte delle percezioni, in tutto simili a quelle derivanti dalle consuete stimolazioni degli organi di senso. Esistono tante categorie di a. quanti ... farmacologia Scienza che si propone lo studio dei farmaci e delle leggi secondo le quali si svolgono i fenomeni indotti da tali sostanze nell’organismo. La f. e i suoi scopi terapeutici Tra i compiti della f. rientrano: lo studio delle modificazioni funzionali prodotte da qualunque sostanza attiva; l’individuazione ... stupefacente Sostanza naturale o sintetica che, anche a piccole dosi, agisce modificando lo stato di coscienza e lo stato emotivo. Aspetti farmacologici Vengono genericamente considerate s. numerosissime sostanze eterogenee, quali l’oppio e i suoi derivati morfina ed eroina, la cocaina, la mescalina, la psilocibina, ...
Tag
  • RECETTORE DEL GLUTAMMATO
  • TERAPIA PALLIATIVA
  • MORBO DI PARKINSON
  • MONOAMINOSSIDASI
  • ALLUCINAZIONI
Altri risultati per allucinogeno
  • allucinògeno
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    allucinògeno Sostanza che determina l'insorgenza di allucinazioni. Hanno tale effetto la mescalina (alcaloide contenuto nel mescal, una pianta cactacea messicana), la dietilammide dell'acido lisergico (LSD) e altre sostanze psicodislettiche. Il loro consumo è illecito, in quanto queste sostanze sono ...
  • Allucinogeni
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Vocabolario
allucinògeno
allucinogeno allucinògeno agg. e s. m. [comp. di allucin(azione) e -geno, sul modello dell’ingl. hallucinogen]. – Di sostanza che determina l’insorgenza di allucinazioni; hanno tale effetto la mescalina, la dietilamide dell’acido lisergico,...
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