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FOSSA, Amalia

di Alberto Iesuè - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 49 (1997)
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FOSSA, Amalia

Alberto Iesuè

Nacque a Napoli nel 1852 da Carlo e da Carlotta Gruitz. Allieva della madre, esordì al teatro S. Carlos di Lisbona nel 1870: secondo lo Schmidl, in Un ballo in maschera di G. Verdi, ma più verosimilmente nella prima rappresentazione di Enrico, di M. Pereira, eseguita con esito negativo nel gennaio del 1870 nel teatro portoghese.

Prima di affermarsi sulle scene teatrali italiane, la F. si esibì per alcuni anni soprattutto all'estero, riscuotendo sempre lusinghiere affermazioni. Nel 1871 (aprile-maggio) fu a Pest, in Un ballo in maschera, Don Carlos (il paggio) di Verdi e nella Lucia di Lammermoor di G. Donizetti; a settembre a Cento nella Martha di F. von Flotow, a ottobre inaugurò la stagione lirica a Bucarest ancora con la Lucia. Nel 1872 (aprile) fu di nuovo a Pest in Trovatore ed Ernani di Verdi; a giugno al teatro Stampfer di Vienna nella Lucia; a Bucarest (ottobre 1872-gennaio 1873) cantò in Rigoletto, poi nella Traviata di Verdi (e la interpretazione fu sottolineata da "applausi interminabili") e nella Lucia. Nel 1874 si affermò al teatro dell'Opera di Madrid - riscuotendo un successo straordinario - nella Dinorah di G. Meyerbeer (gennaio) e in Aida di Verdi (dicembre).

Dotata di "un'eccellente voce di soprano del più gradevole timbro, pieno, eguale e di grande estensione che le permette(va) di emettere senza sforzo alcuno le note gravi del contralto e le acute del soprano sfogato" (Riv. teatr. melodrammatica, XVIII [1880], 749, p. 3, cit. in Carteggio Verdi - Ricordi, p. 168), la F. poté dunque interpretare ruoli propri della tessitura di soprano leggero (Rigoletto, Lucia), lirico (Traviata), drammatico (Un ballo in maschera).

Dopo i successi fuori d'Italia si affermò come cantante-attrice di valore internazionale - conosciuta e stimata da Verdi (Carteggio, p. 167) - in occasione delle sue interpretazioni al teatro alla Scala di Milano nelle stagioni 1876-77 e 1877-78: cantò in Les huguenots di Meyerbeer (il personaggio di Valentina, particolarmente congeniale, rimase uno dei suoi cavalli di battaglia), Anna Bolena e Poliuto (Paolina) di Donizetti, La forza del destino (Leonora) di Verdi, Cinq-Mars di Ch. Gounod (prima rappresentazione in Italia il 19 genn. 1878) e con grande successo Fosca di C. Gomes. Nel maggio del 1877 cantò nella Dinorah al teatro del Liceo di Barcellona e poi fu scritturata per le stagioni di autunno e di carnevale-quaresima al teatro Comunale di Trieste. A settembre partecipò alla prima rappresentazione in questa città del Mefistofele di A. Boito, quindi apparve in Les huguenots e Robert le diable (Alice) di Meyerbeer. Nel 1878 (settembre-ottobre) fu al Politeama di Livorno, dove cantò in Faust di Gounod, Trovatore, Nabucco di Verdi, quindi nel 1879 fu per la stagione di carnevale al teatro La Fenice di Venezia in Le roi de Lahore (Nadir) di J. Massenet, Ruy Blas (donna Maria di Neubourg) di F. Marchetti, Cleopatra (Cleopatra) di F. Bonamici, Mefistofele; a maggio cantò nel Trovatore a Barcellona e ad agosto interpretò al teatro Morlacchi di Perugia ancora Les huguenots. A settembre, sempre a Perugia, si esibì anche in un concerto, interpretando brani da Traviata, Ugonotti e Vespri siciliani.

Nel maggio del 1880 fu di nuovo in Spagna: a Barcellona cantò in Aida. Secondo quanto riporta lo Schmidl (Suppl., p. 317), i successi ottenuti nella penisola iberica le procurarono il conferimento del titolo di diaconessa dell'Ordine di S. Salvatore e di cantante onoraria di camera delle corti di Spagna e Portogallo. Dall'ottobre del 1880 al febbraio 1881 fu a Odessa: qui cantò in Ernani, Ugonotti e Aida. Nel 1881 esordì a Roma, Varsavia, Napoli. Al teatro Costanzi di Roma cantò l'11 giugno ne La forza del destino, a ottobre era Aida a Varsavia, il 25 dicembre aprì la stagione al teatro S. Carlo con Les huguenots, che replicò a gennaio, dando luogo però ad alcune critiche che fanno pensare a un precoce decadimento vocale, critiche che si ripeterono quando cantò, sempre a Napoli, in Trovatore (febbraio 1882) e Orazi e Curiazi di G.S. Mercadante (marzo).

Da questo momento le apparizioni sulla scena della F. si fecero meno frequenti e non esenti da giudizi negativi. Nell'ottobre-novembre dello stesso anno tornò comunque a Roma con Ugonotti e Aida; a Lisbona nel 1883 (ottobre-novembre) interpretò Faust, Trovatore e Aida, rivelando ancora una "… vera voce di soprano drammatico, estesa, vibrante, facile, sebbene un po' tremola" (La Gazzetta musicale di Milano [1883], pp. 380, 399). Nel gennaio del 1885 fu a Palermo negli Ugonotti, l'anno successivo al teatro Carlo Felice di Genova in Trovatore con cui probabilmente pose fine alla sua carriera.

Sposò il basso Giovanni Mirabella (eccellente Sparafucile, attivo ancora dopo il 1890 e morto a Firenze il 19 febbr. 1916), con il quale cantò spesso. Cantò anche con A. Corsi, F. Pandolfini, E. Tamberlick, J. Gayarre, R. Stagno, F. Tamagno.

La F. morì a Firenze il 26 dic. 1911.

Fonti e Bibl.: La Gazzetta musicale di Milano, XXV (1870), p. 433; XXVI (1871), pp. 153, 160, 169, 178, 315, 371; XXVII (1872), pp. 147, 206, 359, 376; XXVIII (1873), p. 24; XXIX (1874), pp. 24, 416; XXXI (1876), p. 404; XXXII (1877), pp. 2, 19, 27, 52, 54, 83, 106, 163, 226, 280, 307, 317, 324, 347, 363, 382, 389, 397; XXXIII (1878), pp. 32, 50, 56, 316, 332, 353, 381, 427; XXXIV (1879), pp. 201, 241, 283, 288 s., 307, 332; XXXV (1880), pp. 166, 357; XXXVI (1881), pp. 32, 110, 230, 403, 481; XXXVII (1882), pp. 27, 58, 76, 116, 365, 387, 405, 430; XXXVIII (1883), pp. 380, 399, 415 s.; XL (1885), p. 52; XLI (1886), pp. 42, 51; Carteggio Verdi - Ricordi 1880-1881, a cura di P. Petrobelli - M. Di Gregorio Casati - C.M. Mossa, Parma 1988, pp. 167 s.; V. Levi - G. Botteri - I. Bremini, Il Comunale di Trieste, Udine 1926, pp. 215 s.; C. Gatti, Il teatro alla Scala nella storia e nell'arte (1778-1963), II, Cronologia, Milano 1964, p. 59; G. Tintori, Duecento anni di teatro alla Scala. Cronologia opere-balletti-concerti 1778-1977, Gorle 1979, pp. 46 s.; E. Frassoni, Due secoli di lirica a Genova, I, Genova 1980, p. 365; M. Girardi - F. Rossi, Il teatro La Fenice, Venezia 1989, pp. 268 ss.; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 557; Suppl., p. 317; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, II, Torino 1985, p. 809.

Vedi anche
soprano Il registro più acuto delle voci femminili o bianche. A seconda delle caratteristiche espressive e delle possibilità tecniche i soprano si distinguono in differenti tipologie, tra le quali soprano leggero, soprano lirico e soprano drammatico. Con funzione appositiva, unito al nome di uno strumento musicale, ... voce Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’Uomo, prodotti dalle vibrazioni delle corde vocali nella laringe durante l’espirazione dell’aria e fatti risuonare all’interno della faringe, della cavità orale e delle fosse nasali che ne determinano il timbro. Canale vocale Il canale per cui passa la ... Teatro degli Indipendenti Teatro d’avanguardia fondato a Roma nel 1922 da A.G. Bragaglia. Fu attivo fino al 1931, mettendo in scena, oltre a un repertorio sperimentale, pantomime e spettacoli di danza. Giuseppe Vérdi Vérdi, Giuseppe. - Musicista (Roncole, Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901). Massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, Verdi, Giuseppe musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque rimaneggiamenti. In esse la magistrale padronanza dei mezzi tecnici ...
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fòssa¹
fossa1 fòssa1 s. f. [lat. fŏssa, der. di fodĕre «scavare»]. – 1. a. Scavatura del terreno, fatta lungo o attraverso i campi per lo scolo delle acque; con questo sign. è oggi più com. fosso. Anticam., fossato che circonda un castello e sim.:...
fòssa²
fossa2 fòssa2 s. m. [voce d’origine malgascia], invar. – Mammifero carnivoro dei viverridi (Cryptoprocta ferox), che vive nelle foreste del Madagascar: è simile a un felino, lungo circa m 1,50, di cui un po’ più della metà spetta alla coda....
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