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Hargitay, Andras

di Gianfranco e Luigi Saini - Enciclopedia dello Sport (2005)
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Hargitay, András

Gianfranco e Luigi Saini

Ungheria • Budapest, 17 marzo 1956 • Specialità: 200 m delfino; 200 m, 400 m misti

All'età di nove anni Hargitay, non sapendo ancora nuotare, fu a stento salvato dall'annegamento nel Danubio. Fu quella circostanza che indusse i suoi familiari a iscriverlo in piscina. Mostrò subito un'ottima disposizione al nuoto e recuperò il tempo perduto. Nel 1969, a soli tredici anni, era già campione europeo juniores e nell'edizione successiva del 1971 fu capace di vincere 6 titoli individuali e una medaglia di bronzo. Non solo non si era mai visto un simile eclettismo, ma questo risultato complessivo non è mai stato eguagliato. Hargitay era egualmente forte in quattro delle cinque specialità del nuoto, non eccellendo soltanto nel dorso. Gli ungheresi lo inserirono nella rappresentativa olimpica già nel 1972, in occasione delle Olimpiadi di Monaco, dove il giovane Hargitay vinse il bronzo nei 400 m misti. Divenne campione del mondo dei 400 m misti a Belgrado nel 1973, a soli diciassette anni, per dominare poi negli Europei di Vienna del 1974, occasione in cui vinse l'oro nei 200 m delfino e il bronzo nei 200 m misti, ma soprattutto il titolo nei 400 m misti, battendo il record mondiale dello statunitense Gary Hall. Quando nel 1975 si disputarono i Mondiali di Cali fu in grado non solo di riconfermarsi campione del mondo nei 400 m misti, ma anche di estendere la sua supremazia mondiale ai 200 m misti.

In occasione dei Giochi di Montreal del 1976 gli ungheresi sbagliarono le linee programmatiche della preparazione: Hargitay e il resto della squadra offrirono una pallida resistenza ai nuotatori statunitensi, travolti invece in un incontro tenutosi nel marzo di quell'anno. Il grande nuotatore magiaro fallì quindi l'appuntamento con la gloria olimpica. Tuttavia fu ancora protagonista sulla scena internazionale: nel 1997, l'anno degli Europei di Jönköping, fu in grado di vincere i 200 m misti, e nel 1978, durante i Mondiali di Berlino, conquistò il bronzo nei 400 m misti.

Anche nelle due successive annate agonistiche, il 1979 e il 1980, Hargitay riuscì a mantenersi tra i dieci migliori specialisti del mondo dei misti, completando un periodo al vertice mondiale durato consecutivamente dieci anni. I Giochi di Mosca del 1980 furono la sua ultima occasione per coronare il sogno olimpico: fu quarto nei 400 m misti, pur nuotando in un tempo non lontano da quello del vincitore, il sovietico Aleksandr Sidorenko. Vinse 3 ori e un argento mondiale, un bronzo olimpico, 2 ori e un argento in sede di campionato europeo.

Vedi anche
piscina Grande vasca, di dimensioni varie e di forma per lo più rettangolare, riempita d’acqua, fredda o calda, in genere opportunamente depurata e rinnovata per garantire l’igiene, destinata ai bagni e alla pratica sportiva del nuoto. Le piscina valide per i primati nazionali o internazionali e per le competizioni ... nuoto Insieme di movimenti, naturali o riflessi o appresi con l’esercizio, che consentono a un uomo o a un animale di muoversi nell’acqua sia immerso in essa sia in superficie. sport 1. Cenni storici Il nuoto fu assai praticato nell’antichità: ebbe grande importanza presso i Greci, ma ancora più presso ... Vienna (ted. Wien) Città dell’Austria (1.678.600 ab. nel 2008; 2.000.000 ab. nel 2009, considerando l’intera agglomerazione urbana), capitale dello Stato e del territorio autonomo omonimo. Sorge all’estremità settentrionale del Wiener Becken, nel punto in cui questo maggiormente si incunea tra la Selva Viennese ...
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