• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Azerbaigian

Atlante Geopolitico 2016 (2016)
  • Condividi

Vedi Azerbaigian dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016

bandiera
posizione
mappa
informazioni principali

L'’Azerbaigian è una repubblica del Caucaso meridionale divenuta indipendente dall’Unione Sovietica nel 1991. La politica estera azera è caratterizzata da allora dal difficile tentativo di affrancamento dalla tradizionale influenza di Mosca, attraverso la graduale costruzione di una politica estera indipendente. Il paese ha svolto negli anni un ruolo di argine sia verso il possibile ritorno russo nello spazio post-sovietico sia nei confronti della possibile penetrazione iraniana nell’area, affermando sempre più la propria rilevanza regionale e internazionale, grazie anche alle importanti risorse energetiche a disposizione. Il crescente attivismo russo nell’area, culminato nel 2014 con l’annessione della Crimea, ha fatto crescere il timore che Baku possa divenire a sua volta vittima della politica di potenza di Mosca, nonostante la firma di un accordo di fornitura militare con l’ingombrante vicino.

Tramite naturale fra l’Azerbaigian e l’Occidente è stata e continua a essere la Turchia. L’affinità etno-linguistica tra i due paesi – comunemente sintetizzata nel motto ‘due stati, una nazione’ – ha costituito la base sulla quale si è fondata una relazione privilegiata, forte di una solida intesa diplomatica, economica e strategica.

Oltre a possedere rilevanti risorse di petrolio e gas, l’Azerbaigian è assurto a snodo centrale per la realizzazione di un ‘corridoio energetico est-ovest’, promosso dagli Usa e in grado di collegare i giacimenti centro-asiatici ai mercati europei attraverso il Caspio e la Turchia, aggirando le esistenti rotte russe a nord e le potenziali rotte iraniane a sud. A seguito degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 e del lancio dell’operazione Enduring Freedom, è cresciuta notevolmente la rilevanza geostrategica dell’Azerbaigian quale testa di ponte per le operazioni Nato e statunitensi in Asia centrale. L’Azerbaigian ha dunque avviato una politica estera più bilanciata e pragmaticamente attenta a mantenere buoni rapporti con i principali attori dello scacchiere caucasico. L’accresciuta statura internazionale del paese è stata confermata dall’assegnazione dei primi Giochi olimpici europei, tenutisi a Baku a giugno 2015. Un evento tuttavia fortemente criticato da molte organizzazioni per la difesa dei diritti umani, considerato lo scarso record democratico del paese

Il conflitto con l’Armenia per il controllo del Nagorno Karabach (Dağliq Qarabağ), regione azera a maggioranza armena, ha rappresentato il principale ostacolo al cammino post-indipendenza dell’Azerbaigian e alla piena affermazione della sovranità del paese. Dopo una fase di conflitto aperto tra il governo dell’Azerbaigian e le forze secessionistiche del Karabach, sostenute dall’Armenia (1991-94), la mancata predisposizione di un accordo di pace ha congelato la vittoria militare armena, generando un pericoloso scollamento tra la sovranità de jure sulla regione, esercitata dall’Azerbaigian, e il controllo de facto della stessa da parte delle autorità locali armene. Attualmente, circa il 20% del territorio azero è controllato da forze armene sostenute da Yerevan, che hanno avviato un profondo processo di state-building. Nell’agosto 2012 le tensioni armeno-azere sono nuovamente emerse con il caso di Ramil Safarov, il militare azero condannato all’ergastolo per l’omicidio di un commilitone armeno, Gurgen Margaryan, ucciso a Budapest nel 2004 durante un corso di aggiornamento Nato. Il caso è nato a seguito dell’estradizione ungherese di Safarov in Azerbaigian, dove, invece di essere arrestato, è stato accolto come una sorta di eroe nazionale e promosso di grado.

Dal 1993 le sorti del paese sono rette dalla ‘dinastia Aliyev’, vera istituzione nazionale, che ha guidato le fasi principali della storia azera. La Costituzione, approvata per referendum nel 1995, accentra rilevanti poteri nella carica del presidente della Repubblica che, oltre a guidare l’esecutivo, nomina i comitati esecutivi provinciali e i rappresentanti del potere giudiziario.

Il parlamento, unicamerale ed eletto con sistema maggioritario, è dominato dal Partito del nuovo Azerbaigian (Yeni Azerbaycan Partiyası, Yap), che controlla 72 seggi su 125 totali ed è guidato dal presidente Ilham Aliyev, succeduto al padre Heidar nel 2003 e riconfermatosi al terzo mandato nelle elezioni presidenziali dell’ottobre 2013, con quasi l’85% delle preferenze. Le elezioni hanno fatto segnare un evidente disaccordo tra le missioni di monitoraggio internazionali presenti. Mentre, infatti, i delegati dell’Osce – in ciò sostenuti dal Dipartimento di stato statunitense – hanno ritenuto che la tornata elettorale non abbia raggiunto gli standard minimi di trasparenza e correttezza, quelli facenti capo all’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa e al Parlamento europeo hanno giudicato il processo elettorale libero, corretto e trasparente. Nell’ottobre 2013 le forze dell’opposizione hanno dato vita al National Council of Democratic Forces (Ncdf), allo scopo di contestare il risultato elettorale.

Il sistema politico continua tuttavia a distinguersi per una gestione autoritaria del potere, caratterizzata dalla repressione di giornalisti, attivisti e oppositori politici.

Dati generali
Politica

Popolazione, società e diritti

La popolazione dell’Azerbaigian è piuttosto omogenea: circa il 90% di essa è di etnia azera, mentre il restante 10% è composto principalmente da lesghi, russi e armeni. All’omogeneità etnica corrisponde una sostanziale omogeneità confessionale. La quasi totalità della popolazione è di fede musulmana, con minoranze cristiano-ortodosse, gregoriane ed ebraiche.

Con circa l’80% dei musulmani di confessione sciita, l’Azerbaigian è uno dei pochi paesi, assieme a Iran e Iraq, in cui gli sciiti rappresentano la maggioranza della popolazione. Un settantennio di dominazione sovietica e il fermo controllo statale sulle attività religiose hanno tuttavia radicato nelle istituzioni e nella popolazione un profondo laicismo. Benché le autorità azere abbiano sottolineato il rischio di infiltrazioni di fondamentalisti islamici dal Daghestan e dalle altre repubbliche caucasiche, la religione resta un fattore marginale nelle dinamiche politiche del paese.

Rilevante è l’entità della diaspora azera nel mondo. Oltre agli azeri stanziati nel nord dell’Iran (stimati tra i quindici e i venti milioni di individui), significative comunità sono presenti in Russia (oltre due milioni), Turchia (un milione circa), Nord America (400.000) ed Europa (300.000).

Il processo di democratizzazione azero risulta fortemente limitato sia dalle dinamiche istituzionali che dall’insufficiente garanzia dei diritti civili e politici. La pratica delle intimidazioni e degli arresti arbitrari ai danni di giornalisti, cosi come di esponenti dell’opposizione, è piuttosto frequente. Secondo l’indice di libertà di stampa redatto ogni anno da Freedom House, l’Azerbaigian nel 2014 si è classificata al 188° posto su 197 paesi. Una tendenza, quella alla repressione del dissenso e al controllo sistematico dei media, che è aumentata in particolar modo nella fase successiva all’ondata delle ‘rivoluzioni colorate’ che tra il 2003 e il 2005 hanno interessato lo spazio post-sovietico, minacciando di estendersi anche al paese.

Popolazione
Democratizzazione

Economia, energia e ambiente

L’Azerbaigian è diventato un paese chiave dopo l’inaugurazione, a partire dal 2008, del Corridoio energetico meridionale del gas dell’Unione Europea. A consolidare tale ruolo contribuisce, da un lato, la crescente domanda di gas proveniente dall’Eu e, dall’altro, l’aumento della produzione di metano garantito dalla prossima entrata in produzione del giacimento di Shah Deniz II e dal gasdotto Trans Adriatic Pipeline (Tap). Il principale ostacolo alla piena affermazione della strategia energetica azera è costituito tuttavia dal mancato accordo con il Turkmenistan sulla divisione delle acque territoriali del Caspio, che ostacola la predisposizione di un collegamento diretto tra Asia centrale ed Europa. Se lo sviluppo del settore energetico ha garantito rilevanti tassi di crescita, ha anche costituito un freno al coerente sviluppo dell’economia. Il 95% dell’export del paese è infatti rappresentato dal greggio e dal gas. Pertanto la necessità di diversificare l’economia nazionale, così come di garantire una più efficace redistribuzione dei proventi energetici, costituiscono le principali sfide che attendono il governo azero. L’attrazione di capitali stranieri nei settori non-oil è ostacolata dalla corruzione, dalla scarsa trasparenza legislativa e dall’eccessiva presenza statale nel sistema finanziario.

Settore Energetico
Economia

Difesa e sicurezza

Sin dal conseguimento dell’indipendenza nel 1991, l’Azerbaigian ha plasmato le proprie politiche di sicurezza e di difesa attorno a due obiettivi: il tentativo di riacquisire la piena sovranità sul Nagorno Karabach e l’emancipazione dalla tutela militare di Mosca. In questa prospettiva, Baku ha perseguito la collaborazione con la Nato, attraverso i meccanismi della Partnership for Peace e dell’Euro-Atlantic Partnership Council. I dettagli della cooperazione tra Baku e la Nato sono stati definiti nell’Individual Partnership Action Plan (Ipap), siglato nel 2005 e aggiornato nel 2008 e nel 2012. Truppe azere sono state inoltre dispiegate nelle operazioni Nato in Kosovo e Afghanistan. La ferma opposizione russa all’allargamento della Nato al Caucaso meridionale ha tuttavia contribui;to a congelare l’obiettivo azero di ingresso nell’Alleanza. D’altra parte, il rinvio sine die dell’ingresso della Georgia nella Nato dimostra la mancanza di consenso, tra gli stessi membri dell’Alleanza, sulla prospettiva di un ulteriore allargamento a est. In questo contesto, e in linea con l’avvio di un più bilanciato corso di politica estera, nel maggio 2011 l’Azerbaigian è ufficialmente entrato a far parte del movimento dei paesi non allineati.

Benché una soluzione militare dell’impasse attorno alla questione Nagorno Karabach appaia diplomaticamente ed economicamente poco realistica, Baku ha minacciato il ricorso alla forza come ultima ratio per ristabilire il controllo sulla regione. La bellicosa retorica azera – strumento di pressione negoziale ed elemento catalizzatore del consenso interno – è sostenuta da un costante incremento delle spese militari, a sua volta permesso dalle rendite del settore energetico. Il budget per la difesa approvato nel 2014 è stato pari al 4,7% del pil.

Difesa
Energia
Infrastrutture

Nagorno Karabach: una ferita sempre aperta

Il conflitto nel Nagorno Karabach affonda le proprie radici nella ‘ingegneria delle nazionalità’ di matrice sovietica che, nella più classica prospettiva del divide et impera, incluse la regione, abitata in maggioranza da armeni, nella Repubblica Socialista Sovietica dell’Azerbaigian. Le tensioni interetniche, mai sopite, sono esplose a partire dal 1988, tramutandosi in conflitto interstatale tra Armenia e Azerbaigian nel 1991, a seguito della dissoluzione sovietica. L’accordo per il cessate il fuoco, mediato da Mosca nel maggio 1994, ha sancito la vittoria militare delle forze separatiste armene – ottenuta con il sostegno russo – che controllano oggi circa un quarto del territorio azero. Da allora l’Osce, attraverso il cosiddetto ‘Gruppo di Minsk’ presieduto da Francia, Usa e Russia, è incaricata della mediazione per la risoluzione del conflitto. Dopo un decennio di stallo, nel 2004 il Gruppo ha lanciato il ‘Processo di Praga’, finalizzato all’organizzazione di periodici incontri ministeriali azero-armeni per la revisione dei principi del negoziato e la preparazione dei successivi round negoziali. Principale risultato del processo è stato la predisposizione dei ‘Principi di Madrid’: presentati nel 2007 e aggiornati nel 2009, prevedono un approccio graduale, determinato dal ritiro delle forze armene dai distretti esterni alla regione del Nagorno Karabach, dal dispiegamento di una forza di peacekeeping, dal rientro dei rifugiati azeri e, infine, dalla decisione sullo status della regione. Su quest’ultimo punto permane tuttavia un cruciale disaccordo tra le parti circa la preminenza da attribuire al rispetto del principio di autodeterminazione della popolazione della regione o, piuttosto, a quello dell’inviolabilità delle frontiere del paese, peraltro già sancito da una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del marzo 2008. Sebbene i negoziati siano proseguiti fino al 2011 senza raggiungere alcun accordo definitivo, i continui incidenti lungo il confine conteso stanno causando una corsa al riarmo e stanno alimentando una retorica sempre più intensa e aggressiva nei due paesi. Fra gli ultimi incidenti, il più grave risale al luglio 2014, quando scontri a fuoco sulla frontiera hanno provocato la morte di almeno 15 soldati azeri e 6 armeni.

Il Trans Adriatic Pipeline (Tap)

Il Trans Adriatic Pipeline (Tap) è un gasdotto di 870 km che permetterà il passaggio di gas naturale proveniente dalle rive azere del Mar Caspio verso i mercati europei attraverso il cosiddetto ‘corridoio meridionale’. Il progetto nasce da un’intesa del 2003 tra la compagnia svizzera Axpo e quella norvegese Statoil – cui si è aggiunta nel 2009 la tedesca E.On – ma che vede coinvolte, tra le altre, anche l’azera Socar, la britannica Bp, la francese Total e la belga Fluxis. Il Tap trasporterà 10 Gmc/a di gas naturale (scalabili nel tempo fino a 20) dal giacimento azero Shah Deniz II passando per Georgia e Turchia, grazie al gasdotto Baku-Tbilisi-Erzurum e al Tanap (Trans Anatolian Natural Gas Pipeline Project) e da qui verso la rete di trasmissione greca e albanese fino a giungere alle coste pugliesi, dove il gas verrà immesso nella rete italiana e sarà potenzialmente in grado di raggiungere anche i mercati d’oltralpe. I costi dell’opera dovrebbero aggirarsi intorno ai 5 miliardi di euro e la condotta sarà pienamente operativa dal 2019. Il Tap, che è stato preferito dal consorzio operante in Azerbaigian al Nabucco West diretto in Austria, assume una valenza particolare alla luce del tentativo dell’Unione Europea di diversificare i canali di approvvigionamento continentali, ritenuti eccessivamente dipendenti dalla Russia.

Vedi anche
Asia centrale Regione che, pur non avendo una precisa individualità geografica, ha importanza dal punto di vista storico e culturale. Comprende in senso stretto il bacino del Tarim e i territori della Zungaria; in senso più lato designa la regione compresa fra il Mar Caspio e il deserto di Gobi, includendo i bacini ... Transcaucasia (russo Zakavkaz´e) Regione dell’Asia occidentale, compresa tra la catena del Caucaso a N, i rilievi armeni a S, il Mar Nero a O e il Mar Caspio a E. È costituita da una vasta area depressa nella quale terminano le pieghe dei vicini rilievi. Politicamente è divisa tra le repubbliche della Georgia, dell’Armenia ... URSS fig. 1URSS Sigla dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (russo SSSR, Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik), Stato federale esteso in territori di solito attribuiti in parte all’Europa orientale e in parte all’Asia centro-settentrionale, costituitosi a seguito della rivoluzione del ... Armenia (arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2. Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro Armeno, vasto complesso ondulato di alteterre, delimitato a N dalla sezione orientale dei Monti ...
Indice
  • 1 Popolazione, società e diritti
  • 2 Economia, energia e ambiente
  • 3 Difesa e sicurezza
  • 4 Nagorno Karabach: una ferita sempre aperta
  • 5 Il Trans Adriatic Pipeline (Tap)
Tag
  • ASSEMBLEA PARLAMENTARE DEL CONSIGLIO D’EUROPA
  • ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE
  • MOVIMENTO DEI PAESI NON ALLINEATI
  • OPERAZIONE ENDURING FREEDOM
  • SISTEMA MAGGIORITARIO
Altri risultati per Azerbaigian
  • AZERBAIGIAN
    Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)
    Demografia e geografia economica. Storia. Bibliografia. Architettura. Bibliografia. Demografia e geografia economica di Michele Castelnovi. – Stato della Trans caucasia. Il Paese è il maggio re nella regione caucasica, sia per popolazione (9.514.887 ab. nel 2014, secondo una stima UNDESA, United Nations ...
  • Azerbaigian
    Atlante Geopolitico 2014 (2014)
    Vedi Azerbaigian dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016 L’Azerbaigian è una piccola repubblica del Caucaso meridionale divenuta indipendente dall’Unione Sovietica nel 1991. La politica estera azera si e caratterizzata da allora per il difficile tentativo di affrancamento dalla tradizionale influenza ...
  • Azerbaigian
    Atlante Geopolitico 2013 (2013)
    Vedi Azerbaigian dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016 L’affinità etno-linguistica tra i due paesi – comunemente sintetizzata nel motto ‘due stati, una nazione’ – ha costituito la base sulla quale essi hanno fondato una relazione privilegiata, forte di una solida intesa diplomatica, economica ...
  • Azerbaigian
    ATLANTE GEOPOLITICO (2012)
    Vedi Azerbaigian dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016 L’Azerbaigian, già repubblica socialista sovietica, ha proclamato la propria indipendenza nell’ottobre del 1991. La politica estera azera si è caratterizzata da allora per il difficile tentativo di affrancamento dalla tradizionale influenza ...
  • Azerbaigian
    Dizionario di Storia (2010)
    Stato della Transcaucasia sul Mar Caspio, abitato in maggioranza da azeri di religione musulmana sciita. Già sede di rilevanti insediamenti preistorici, l’A. fu sotto il dominio achemenide (6° sec. a.C.), che vi diffuse lo zoroastrismo, quindi sotto quello seleucide, fino alla conquista sasanide, nel ...
  • Azerbaigian, Repubblica dell’
    Enciclopedia on line
    Stato della Transcaucasia confinante a N con la Georgia e con la Russia, a O con l’Armenia e a S con l’Iran; a E s’affaccia sul Mar Caspio. Il territorio azero è compreso tra il Grande Caucaso a N e il Piccolo Caucaso a S, con un’ampia valle mediana percorsa dal fiume Kura (per gli aspetti fisici ➔ ...
  • Azerbaigian
    Enciclopedia on line
    (russo Azerbajdžan) Regione della Transcaucasia (192.550 km2 con 18,1 milioni di ab.), politicamente divisa tra la repubblica omonima e l’Iran, che affaccia a E sul Mar Caspio. Il paese include: a N, l’estrema sezione orientale della catena caucasica, che, oltre la cima del Bazardjuzju (4480 m), va ...
  • Azerbaigian<br
    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2006)
    ' Geografia umana ed economica di Anna Bordoni Stato della Transcaucasia. L'A., che al censimento del 1999 aveva registrato una popolazione pari a 7.953.438 ab. (8.411.000 ab. secondo stime del 2005), è interessato da un accrescimento demografico assai modesto per un Paese islamico (e che è sostanzialmente ...
  • AZERBAIGIAN
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1991)
    P. Cuneo (medio persiano Āturpātākan; armeno Atrapatakan; gr. 'Ατϱοπατήνη; arabo Ādharbayjān) Regione storica dell'Asia anteriore, oggi suddivisa tra l'U.R.S.S. (Rep. Socialista Sovietica d'A., con capitale Baku) e la Rep. Islamica d'Iran (prov. d'A., con capitale Tabriz). Geograficamente compreso ...
  • AZERBAIGIAN
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    La repubblica sovietica di dell'A. (alla quale continuano ad essere unite amministrativamente la repubblica autonoma di Nachičevan e la provincia autonoma di Nagorno Karabach, abitate in prevalenza da Armeni) ha procurato di migliorare le condizioni dell'agricoltura, estendendo le aree irrigue. Sul ...
  • AZERBAIGIAN
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
    Stato federale dell'URSS. - La popolazione è cresciuta da 2,3 a 3,2 milioni di abitanti fra il 1926 e il 1939; la proporzione della popolazione urbana è passata dal 28 al 36%, quella degli analfabeti è scesa dal 74,8 al 26,7% nello stesso periodo. Lo sviluppo della cultura nazionale, che va di pari ...
  • AZERBAIGIAN
    Enciclopedia Italiana (1930)
    La regione che costituisce l'odierno Azerbaigian fu nell'antichità soggetta più o meno direttamente all'impero assiro, e col decadere di questo, nella seconda metà del sec. VII a. C., fece parte del regno dei Medi. Incorporata nel sec. VI al grande impero persiano, fu compresa nella satrapia della Media, ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
manat
manat s. turco [dal russo moneta «moneta»], usato in ital. al masch. – Unità monetaria dell’Azerbaigian e del Turkmenistan.
gangia
gangia gangià s. m. [dal nome di Gandža (od. Kirovabad), città della Repubblica dell’Azerbaigian]. – Tappeto di lana, in genere di piccole dimensioni, ornato con disegni geometrici e con animali e fiori stilizzati, lavorato da popolazioni...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali