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batteriofago

di Mariarita De Felice - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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batteriofago

Mariarita De Felice

Virus che infetta i batteri. Normalmente viene detto semplicemente fago e come tutti i virus è un parassita endocellulare obbligato, ossia può riprodursi soltanto all’interno di una cellula. Come gli altri virus, anche il fago è attivo soltanto verso un gruppo ristrettissimo di batteri simili fra loro e può avere forme molto diversificate, che comprendono sia strutture semplici e asimmetriche sia geometrie complesse e regolari. Un fago contiene una piccolissima quantità di materiale genetico, costituito da DNA a doppio o singolo filamento o da RNA anch’esso a doppio o singolo filamento. L’acido nucleico virale è racchiuso in un involucro proteico detto capside. In alcuni fagi il complesso costituito dall’acido nucleico e dal capside (nucleocapside) è a sua volta racchiuso in un rivestimento membranoso. Il materiale nucleare di un fago possiede l’informazione genetica per un numero limitato di funzioni, per cui il fago, così come ogni virus, dopo aver infettato la cellula, ne utilizza alcuni componenti (enzimi, ribosomi) per riprodursi all’interno della stessa. Il processo inizia con il riconoscimento, da parte del fago, di un componente della superficie cellulare, seguito dall’assorbimento del virus, che inietterà nella cellula il proprio acido nucleico. Seguirà quindi la riproduzione di più copie di tale acido nucleico, cui si accompagnerà la sintesi delle pro;teine del capside, quindi l’assemblaggio di numerose particelle virali e, alla fine, la fuoriuscita dei virioni, cioè delle particelle virali infettive. Nei fagi quest’ultimo stadio avviene mediante lisi e morte della cellula, mentre altri virus, quali i retrovirus animali, una volta maturi, possono uscire dalla cellula senza che questa sia distrutta. Alcuni batteriofagi, definiti temperati, hanno la proprietà di integrare, anche se raramente, il loro DNA nel genoma batterico senza dar luogo al ciclo litico. Il batterio così modificato viene definito lisogeno e il DNA fagico, profago. Eventuali funzioni codificate dal profago diverranno in tal caso funzioni cellulari, causando la cosiddetta conversione lisogenica. Un esempio è rappresentato dalla tossina difterica, prodotta appunto dal profago di un batterio lisogeno. La relativa semplicità e facilità di manipolazione ha reso il fago uno degli oggetti di studio più importanti della biologia e della genetica molecolare degli esordi.

→ Microbiologia; Trasposoni

Vedi anche
profago In genetica, si dice di un batteriofago quando il suo genoma si integra nel cromosoma batterico e si duplica con esso; è questa la fase lisogenica (non virulenta); nella fase litica (virulenta) il fago si moltiplica lisando la cellula batterica. virus biologia e medicina Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica autonoma e perciò caratterizzati dalla vita parassitaria endocellulare obbligata; sono agenti ... batteri Microrganismi unicellulari precedentemente inclusi nel regno Procarioti, ma attualmente considerati un dominio a sé stante, quello dei Bacteria.  ● Numerose attività metaboliche dei batteri condizionano le possibilità di vita degli altri organismi. Un certo numero esplica azione patogena, altri partecipano ... trasduzione In biologia molecolare e cellulare, trasduzione del segnale: la capacità di una cellula di convertire uno stimolo esterno in una particolare risposta cellulare (➔ recettore). ● In genetica, processo di trasferimento di sequenze geniche nei batteri a opera di particelle virali. Esistono due processi principali ...
Categorie
  • BIOLOGIA MOLECOLARE in Biologia
  • MICROBIOLOGIA in Biologia
Altri risultati per batteriofago
  • batteriofago
    Dizionario di Medicina (2010)
    Particella virale submicroscopica (chiamata anche fago), capace di riprodursi soltanto all’interno della cellula batterica, determinandone il più delle volte la dissoluzione (lisi). I b. sono considerati un gruppo di virus parassiti specifici dei batteri (virus batterici). Sono costituiti da una testa ...
  • batteriofago
    Enciclopedia on line
    Particella virale submicroscopica (detta anche fago), endoparassita obbligata della cellula batterica, di cui provoca la lisi. I b. sono stati raggruppati in sei tipi differenti (A, B, C, D, E, F). Come i virus, i b. sono costituiti da DNA o da RNA e sono circondati da un rivestimento proteico, il capside. ...
  • BATTERIOFAGO
    Enciclopedia Italiana (1930)
    F. d'Herelle direttore dell'istituto Pasteur di Alessandria ha dato il nome di Protobios bacteriophagus (sin. Bacteriophagum intestinale d'Herelle 1918), a un ipotetico invisibile essere vivente che sarebbe capace d'invadere e di distruggere determinati batterî. Questo autore rigetta l'ipotesi sostenuta ...
Vocabolario
batteriòfago
batteriofago batteriòfago s. m. [comp. di batterio e -fago] (pl. -gi). – In biologia, agente submicroscopico, capace di riprodursi soltanto all’interno della cellula batterica, determinandone il più delle volte la dissoluzione (lisi). Attualmente...
pròfago
profago pròfago agg. [comp. di pro-2 e -fago di batteriofago] (pl. m. -gi). – In genetica, detto di un batteriofago quando il suo genoma si trovi integrato nel cromosoma del batterio ospite e si duplichi con esso; è questa la fase lisogenica...
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