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ZALESKI, Bohdan

di Giovanni Maver - Enciclopedia Italiana (1937)
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ZALESKI, Bohdan

Giovanni Maver

Poeta polacco, nato a Bohatyrka nell'Ucraina il 14 febbraio 1802; morto a Villepreux in Francia il 31 marzo 1886. Nella scuola di Humań, ove trascorse la sua adolescenza, s'incontrò con S. Goszczyński (v.) e con Michal Grabowski (il futuro scrittore e critico, 1804-1863), si legò con essi di amicizia, basata sul comune, romantico amore per i canti popolari e per il paesaggio ucraino (tutti e tre, assieme al poeta A. Malczewski [v.], saranno poi considerati rappresentanti della "scuola ucraina" del romanticismo polacco) e cominciò a comporre poesie a imitazione delle dumy ucraine. Nel 1820 si trasferisce a Varsavia, dove il suo patriottismo a tendenza slavofila si rinsalda, e dal 1822 al 1830 vive in provincia quale precettore. Dopo aver partecipato alla rivoluzione del 1830-31, emigra in Francia e vi resta, con poche interruzioni (ripetuti viaggi in Italia, partecipazione al congresso panslavo di Praga nel 1848), fino alla morte: e in quei lunghi anni, senza mai lasciarsi abbattere, sempre sperando, fu uno dei più puri e più nobili rappresentanti dell'emigrazione polacca.

Temperamento morbido, melanconico, lo Z. eccelle nelle poesie sentimentali, sia quando in esse esprime la sua nostalgia per la terra natia, sia quando, con stile vivace, spezzettato, aderente all'aleggiare della sua fantasia, narra avvenimenti storico-fantastici della sua lontana Ucraina. Ma le ambizioni dello Z. andavano più in là: verso grandi creazioni epiche (frammento Złota duma, La duma aurea, 1836; il poema Potrzeba Zbaraska, Il periglio di Zb., 1839), che gli permettessero di assurgere, accanto all'amico Mickiewicz, a poeta-vate della nazione polacca. Tentativi falliti più ancora di quello di dare del proprio spirito una sintesi filosofico-poetica col poema Duch od stepu (Lo spirito della steppa, pubbl. 1841); mentre un'aura di umile, ma spesso schietta poesia anima la parafrasi del Vangelo di Luca sull'infanzia di Gesù: Przenajśwoætsza Rodzina (La santissima Famiglia, pubbl. 1841).

Ediz.: Pisma (Opere), voll. 4, Leopoli 1877; una scelta a cura di J. Tretiak nella Bibl. Narodowa di Cracovia (1923). L'importante corrispondenza è stata edita in 5 volumi a Leopoli, 1900-04.

Bibl.: J. Tretiak, B. Z., voll. 3, Cracovia 1911-1914; St. Zdziarski, B. Z., Leopoli 1902.

Vedi anche
Adam Mickiewicz Mickiewicz ‹m'izk'èv'ič›, Adam. - Poeta polacco (Nowogródek 1798 - Costantinopoli 1855). Compì gli studî universitarî a Vilnius e fece parte del gruppo dei Filomati. Arrestato nel 1823, fu mandato in esilio a Pietroburgo; rimase in Russia cinque anni, visitando anche Odessa e Mosca. Lasciata la Russia ... poesia Arte di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione; con una certa approssimazione si può dire che il significato di poesia è individuabile, nell’uso corrente e tradizionale, nella sua contrapposizione a prosa, in quanto i due termini ... poema letteratura Opera poetica, di carattere narrativo o didascalico, di notevole estensione e di vasto respiro, che può avere vario tono e argomento. Il verso adottato è normalmente l’esametro nella poesia classica, l’endecasillabo nella poesia italiana. Secondo la materia, si distinguono: poema epico (o ... slavofilismo Movimento filosofico, politico e letterario sorto in Russia negli anni 1830 in contrapposizione alla corrente occidentalista e caratterizzato dalla ricerca e valorizzazione dei caratteri distintivi della cultura russa. Nato da un terreno ideologico in cui la critica conservatrice alle riforme di Pietro ...
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