• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

BORETTI

di Piotr Bieganski - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 12 (1971)
  • Condividi

BORETTI

Piotr Bieganski

Famiglia originaria di Inzago (Lago Maggiore), attiva in Polonia dalla seconda metà del sec. XVIII. Giuseppe (Jozef) nacque nel 1746 a Inzago. Nulla sappiamo della sua formazione, né si ha conferma della sua attività a Ferney (oggi Ferney-Voltaire), citata dal Magier. Lo stesso autore parla anche di una attività a Venezia, dove avrebbe appreso l'arte di innalzare impalcature per sollevare oggetti di diverso peso. Verso il 1786 seguì in Polonia il fratello Giovanni, che già da due anni si trovava a Varsavia. In base alla documentazione si può ritenere che i due fratelli svolgessero una vera attività di impresari edili, occupandosi sia della progettazione sia della realizzazione degli edifici, ma spesso realizzando progetti di altri; essi divennero famosi a Varsavia grazie all'introduzione di metodi tecnici nuovi per la Polonia: impalcature a scala poste verticalmente davanti alla facciata degli edifici in costruzione, o da restaurare, connesse tra loro da ponti.

La prima opera realizzata da Giuseppe a Varsavia fu la erezione (1788), su suo stesso progetto, della facciata e delle torri della chiesa dei francescani. Grande fama ottenne quando smontò e rimontò (1808-10) il monumento a Sigismondo III (una colonna in granito alta, compresa la statua, 22 metri, sullo zoccolo della quale si legge oggi il suo nome). Altre opere sempre a Varsavia: il ristorante e i locali per la biblioteca nell'edificio dell'Associazione reale degli amici delle scienze (1814); nuovi edifici per l'università su progetto di J. Kubicki (1815-16); il rinnovo del palazzo arcivescovile (1825-27); il convento dei padri passionisti (1827); il restauro della chiesa della Vergine Maria (1840) e infine (Magier) l'erezione di oltre settanta edifici nella città e nei dintorni.

Il B. sposò P. Rymkiewicz, e da essa ebbe il figlio Feliks (Varsavia 12 nov. 1798 - ivi 13 maggio 1847), costruttore a sua volta. Tale attività è tuttora esercitata dai discendenti.

Morì a Varsavia il 2 maggio 1849 e fu sepolto nel cimitero Powa̢zki dove già era stato sepolto il figlio.

Giovanni (Jan), fratello minore di Giuseppe, nacque in Lombardia verso il 1759. Non sappiamo al seguito di chi giunse a Varsavia nel 1784; dopo l'arrivo del fratello, come già detto, collaborò con lui; ma prima della fine del secolo si trasferì a Vilna, nel granducato di Lituania. In questa città ebbe parte in numerose costruzioni, non sappiamo se come architetto o come imprenditore: terminò il municipio (1798), in stile neoclassico; su progetto di M. Szulc, trasformò la chiesa ortodossa in ospedale (1808-1811); eresse l'edificio del maneggio nei pressi dell'università (1811); ampliò la chiesa di S. Patrizio; insieme con K. Iwanowski innalzò (1828) la facciata della chiesa di S. Giovanni su progetto di K. Podczaszyński; negli anni 1823-30 costruì il palazzo a Dobrowolany.

Morì a Vilna nel 1833.

Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Varsavia, Atti di araldica del Regno Polacco, 6643-317; Ibid., Archivio degli atti Antichi,Sommario Arch. Cons. Amm., 1807, 1827; Ibid., Atti della Direzione dei Palazzi Imperiali a Varsavia, IB. 25 1845; Ibid., Archivio dell'Illuminismo, Atti ONW 2273 A. VI; Varsavia, Archivio Boretti; Kurier warxzawski, 1844, n. 292; 1847, n. 128; 1848, n. 162; 1849, n. 117; F. M. Sobieszczański, Wiadomości historyczne o sztukach pieknych w dawnej Polsce (Notizie storiche sulle belle arti nell'antica Polonia), II, Warszawa 1849, p. 83; A. Wejnert, Starozytńogei warszawskie (Antichità varsaviane), VI, Warszawa 1858, p. 310; H. Skimborowicz, Pałac Kazimierowski i Biblioteka Główna (Palazzo Kazimierowski e Biblioteca Centrale), in Tygodonik Illustrowany, 1865, n. 309. J. Ostrowski, Księga herbowa rodów Polskich (Libro delle famiglie nobili polacche), Warszawa 1897, fasc. 1; A. Kraushar, Towarzystwo Królewskie Przyjaciół Nauk 1800-1832 (Società Reale degli Amici delle Scienze 1800-1832), II, Warszawa 1902, 2, p. 74; E. Łopaciński, Materialy do dziejów... (Documenti), Warszawa 1946, pp. 128, 130; F. K. Kurowski, Pamia̢tki Miasta Warszawy (Ricordi della città di Varsavia), Warszawa 1949, n. 2, v. 60; B. Zielińska-Szymanowska, Kolumna Zygmunta III w Warszawie (La colonna di Sigismondo III a Varsavia), Warszawa 1957, pp. 33 s.; A. Magier, Estetyka Miasta Stołecznego Warszawy (Estetica della città di Varsavia), Wrocław 1963, pp. 118-120, 347-348; W. Tatarkiewicz, in Polski Słownik Biograficzny (Dizionario biografico polacco), II, Kraków 1936, pp. 324 s.; S.Łoza, Architekci i Budowniczowie w Polsce (Architetti e costruttori in Polonia), Warszawa 1954, pp. 34 s.

Vedi anche
facciata Il prospetto esterno di un fabbricato, corrispondente a ciascuno dei lati del suo perimetro. Si intende come muro di facciata la semplice caratteristica strutturale, mentre assume valore architettonico la sua più articolata connotazione formale: in particolare quella della facciata principale, su cui ... edificio edifìcio In generale, qualsiasi costruzione immobile realizzata dall'uomo. Specificando l'uso, il carattere, lo scopo cui è destinato: edificio di abitazione, casa per una e più spesso per più famiglie; edificio sacro, quello destinato al culto o comunque legato all'esercizio di pratiche religiose; edificio ... torre Nome con il quale si indicano costruzioni di vario tipo, a sviluppo verticale più o meno accentuato, talora isolate, ma frequentemente facenti parte di più complessi organismi edilizi. architettura Nell’architettura assira troviamo l’uso di torre nelle cinte di mura, che si possono calcolare alte ... araldica Anticamente definita ‘arte del blasone’, l’araldica è la scienza che analizza e interpreta gli stemmi, ne studia le fonti, l’origine e la storia e ne stabilisce le regole; definisce le varie tipologie di scudo, le partizioni che ne suddividono il campo, le figure che lo caricano, gli smalti e gli ornamenti ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Arti visive
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali