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CANOSA, Antonio Capece Minutolo, principe di

di Giuseppe Paladino - Enciclopedia Italiana (1930)
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CANOSA, Antonio Capece Minutolo, principe di

Giuseppe Paladino

Uomo politico, nato a Napoli forse nel 1763, morto a Pesaro il 4 marzo 1838. A differenza di molti altri giovani nobili del suo tempo, il C. rimase tenacemente attaccato all'antico regime e difese fervidamente, con la penna e con la spada, i privilegi ecclesiastici e baronali. Scoppiata la rivoluzione francese, quando si parlò d'introdurre nell'Italia meridionale istituzioni liberali, egli prese decisa posizione a favore della monarchia assoluta, e allorché, ai primi del 1799, l'esercito dello Championnet si avvicinò a Napoli, tentò d'impedire, ma invano, la proclamazione della repubblica. Fu costretto allora a nascondersi, ma qualche mese dopo, pur avendo fatto formale adesione al governo democratico, per non infondati sospetti di congiura sanfedistica fu imprigionato in Castel Sant'Elmo e condannato a morte. Ebbe salva la vita per il sopraggiungere dell'esercito del cardinale Ruffo, ma durante la reazione fu imprigionato di nuovo e processato dai Borboni. Ebbe la condanna a cinque anni di relegazione, dalla quale fu liberato dopo il trattato di Firenze (1801).

Nel 1806, tornati i Francesi in Napoli, mentre il padre del principe, Fabrizio, aderiva al nuovo regime, il giovane C. seguì i Borboni in Sicilia e si diede a raccogliere gente per la riconquista del regno. Avvenuta la restaurazione, il C. fu nominato ministro di polizia, ma, per il rigore usato in tale ufficio, dovette abbandonarlo presto (1816). Vi tornò nel 1821, ma le potenze della Santa Alleanza ne imposero l'allontanamento, e il re lo esortò a starsene fuori del regno. Il C. assunse allora un atteggiamento di lotta a oltranza in difesa del legittimismo e contro i liberali e i governi, che, a suo modo di vedere, non li perseguitavano abbastanza, scrivendo opuscoli, articoli, libelli con vivacità di stile. Tale lotta ebbe la sua massima manifestazione nella collaborazione del C. alla Voce della Verità (1831-34). Per i suoi sistemi ultrareazionarî e perché si disse che inventava congiure di liberali allo scopo d'indurre i governi a stringere ancor più i freni, Iu scacciato dalla Toscana (1830), e quattro anni dopo dovette lasciare anche Modena, dove il duca lo aveva nominato suo consigliere, e si trasferì a Pesaro.

Bibl.: B. Croce, Il principe di C., in Uomini e cose della vecchia Italia, II, Bari 1927, p. 225 segg.; G. Bertoni, Il principe di C. nel ducato Estense, in La Cultura, VI (1927), p. 100 segg.; D. Petrini, Tra i legittimisti dell'800 negli ultimi anni del principe di Canosa, in Nuova rivista storica, XII (1928).

Vedi anche
Mèdici, Luigi, cavaliere de', principe d'Ottaiano e duca di Sarno Uomo politico (Napoli 1759 - Madrid 1830), del ramo dei M. di Napoli, discendente di Bernardetto II. Avvocato, poi (1783) pubblico funzionario, nel 1791 divenne reggente della gran Corte della Vicaria. Nel 1795 J. F. E. Acton, che ne temeva la crescente reputazione, lo fece arrestare come complice di ... Pietro Collètta Storico e generale (Napoli 1775 - Firenze 1831); ufficiale del genio, partecipò alla campagna del 1798 contro i Francesi, ma nel 1799 fu per la repubblica. Nel decennio francese fu giudice di famose cause politiche, partecipò all'impresa di Capri (1808) e alle campagne del 1814 e 1815; trattò, con gli ... Giusèppe Bonaparte re di Napoli poi re di Spagna Fratello (Corte, Corsica, 1768 - Firenze 1844) di Napoleone; dapprima avvocato, e decisamente francofilo, lasciò la Corsica dopo la vittoria di P. Paoli nel 1793, rifugiandosi in Francia. Con le fortune del fratello ebbero inizio anche le sue: chiamato in Italia, prese parte alle trattative per l'armistizio ... Santa Alleanza Dichiarazione politica, poi sistema politico che regolò la vita dei principali Stati europei dal 1815 al 1830. La dichiarazione, firmata a Parigi il 26 settembre 1815 da Alessandro I di Russia, Federico Guglielmo III di Prussia e Francesco II d’Austria, fu voluta dallo zar e affermò il principio che ...
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Vocabolario
canóso
canoso canóso s. m. [prob. lat. tardo canōsus «canuto, bianco», raccostato a cane1]. – Nome tosc. dello squalo canesca.
sant’Antònio
sant'Antonio sant’Antònio. – Nome di alcuni santi, di cui noti soprattutto sant’Antonio da Padova (c. 1195-1231) e sant’Antonio abate (morto vecchissimo, a circa 105 anni, nel 356), che fa parte di alcune locuz. del linguaggio com.: con...
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