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CILI, Adriano, detto Adriano Fiammingo

di Miles Chappel - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 25 (1981)
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CILI, Adriano, detto Adriano Fiammingo

Miles Chappel

Fu pittore di paesaggio ed ottenne una certa fama nella Firenze del Seicento; ma la sua personalità è ancora tutta da definire. Il documento di immatricolazione all'Accademia del disegno del 4 marzo 1600 indica che poteva essere originario di Celles, Cielle o Seilles nel Belgio: "Adriano di Pietro Cili fiammingho. Pittore appresso a m. lodovicho Cigholi..." (Arch. di Stato di Firenze, Accademia del disegno, n. 57, Debitori e creditori delle matricole 1594-1627, p.85; ulteriori pagamenti sono registrati il 9 ag. 1602 e il 20 marzo 1609). Il C. compare nei documenti dell'Accademia ancora il 14 giugno 1614;e il 23 marzo 1616 (ibid., n. 103 Entrata e uscita, pp. 49, 52), nel 1618 (ibid., n. 124, Libro di tasse 1610-1627, pp. 135, 171), e il 15 febbr. 1643 (ibid., n. 59, Entrata e uscita, p. 17). Sono ancora da definire i rapporti del C. Con L. Cardi, del quale non si sa se il C. fu allievo, aiuto o collaboratore (M. Chappell, L. Cigoli, tesi, University of North Carolina, Chapel Hill, N. C., 1971, pp.168 s.); certo è che il C. creò uno stile, nella pittura di paesaggio, che ebbe grande influenza sui pittori fiorentini del Seicento e in particolare su Cristofano Allori. Secondo il Baldinucci l'Allori "fece... a olio alcuni Paesi bellissimi [ora perduti] per la casa degl'Jacopi, accostandosi alla maniera di Adriano fiammingo, che allora era molto seguitata in Firenze, secondo la quale operarono ancora Valerio Marucelli, Guasparri, Falgani suo Discepolo, poi Benedetto Boschi ed altri". Il rapporto tra il C. e l'Allori è stato studiato dal Chiarini che ha identificato due disegni del primo conservati agli Uffizi (gesso nero e rosso, nn. 682 P e 684 P). Il disegno di un ponte (684 P) firmato, mostra uno stile chiaramente fiammingo per l'indicazione della profondità attraverso uno spazio scenico incorniciato da numerose quinte di formazioni irregolari di roccia, alberi contorti e pittoreschi, e formazioni vegetali lussureggianti tutte definite da una pesante linea ondulata. Lo stile del C. è paragonabile a quello di P. Brill anche se più florido e complesso'nei suoi elementi compositivi.

Attualmente non esistono opere pittoriche assegnabili al C., ma il suo stile è probabilmente riconoscibile negli sfondi di alcune pitture del Cigoli. La collaborazione tra i due è infatti documentata in un inventario del 1624 di Poggio Imperiale: "Sei quadri [ora perduti] lunghi braccia 2 1/4 e larghi braccia 3 in circha... dipinto in su la tela paesi e storie, di mano di Adriano e le figure del Cigoli" (Arch. di Stato di Firenze, Guardaroba mediceo, ms. 479, p. 23). Esempi di questa collaborazione del C. con il Cardi sono probabilmente i ricchi sfondi, dipinti minutamente con luminosi verdi e azzurri, del S. Giovanni Gualberto (Firenze, S. Maria Maggiore) o del S. Francescoin preghiera e S. Maria Maddalena del 1605 (Firenze, palazzo Pitti). Con queste opere del Cigoli, infatti, sono confrontabili gli sfondi dei quadri dell'Allori e quindi essi possono riflettere gli influssi del C. sull'Allori di cui parlava il Baldinucci (M. Chappell, C. Allori's Depictions of St. Francis, in The Burlington Magazine, CXVIII [1971], p. 451).

Bibl.: F. Baldinucci, Notizie de' professori del disegno, XII, Firenze 1772, p. 21; D. E. Colnaghi, A Dictionary of Florentine painters, London 1928, pp. 10, 72; M. Chiarini, Idisegni italiani di paesaggio dal 1600 al 1750, Treviso 1972, p. 12; Mostra di disegni ital. di Paesaggio del Seicento e del Settecento (catal.), Firenze 1973, n. 26, fig.20.

Vedi anche
pittura a òlio òlio, pittura a Tecnica pittorica che utilizza l'olio, soprattutto di lino, per agglutinare le materie coloranti e renderle così adatte alla pittura. Nota fin dall'antichità, la olio, pittura a a olio, pittura a risulta particolarmente efficace per ottenere effetti di luminosità, trasparenza e intensità ... Ludovico Cardi detto il Cìgoli Cìgoli, Ludovico Cardi detto il. - Pittore, scultore e architetto (Cigoli, San Miniato, 1559 - Roma 1613). Scolaro di A. Allori, risentì pure l'influsso di Santi di Tito e del Barocci: insistendo su effetti patetici, calda coloritura e intensità di effetti chiaroscurali, il Cigoli, Ludovico Cardi detto ... Cristofano Allòri Allòri, Cristofano (detto il Bronzino). - Pittore (Firenze 1577 - ivi 1621), figlio di Alessandro, del quale prese anche il soprannome. Si discostò presto dal manierismo del padre per avvicinarsi, attraverso G. Pagani e L. Cigoli, all'eclettismo dei bolognesi. Ebbe gran fama tra i contemporanei per la ... Palazzo degli Uffizi Celebre palazzo di Firenze, la cui costruzione fu iniziata da G. Vasari (1560) per ordine di Cosimo I; in origine, era sede di pubblici uffici. Il palazzo è famoso soprattutto perché ospita, con l'annesso Gabinetto dei disegni e delle stampe, la Galleria degli Uffizi, Palazzo degli, tra le maggiori raccolte ...
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fiammingo¹
fiammingo1 fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà...
adrïano
adriano adrïano agg. [dal lat. Hadrianus o Adrianus, propr. «della città di Adria»], poet. – Del mare Adriatico; adriatico: E Pietro Peccator fu’ ne la casa Di Nostra Donna in sul lito a. (Dante).
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