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Discorso sul metodo

Dizionario di filosofia (2009)
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Discorso sul metodo


(Discours de la méthode pour bien conduire sa raison et chercher la vérité dans les sciences) Scritto anteposto da R. Descartes ai tre Saggi pubblicati a Leida nel 1637 (La dioptrique, Les météores, La géométrie). Composto successivamente ai saggi di cui costituisce la premessa metodologica, il D. è diviso in sei parti. Nella prima parte l’autore ripercorre la propria biografia fino alla determinazione di dedicarsi alla filosofia; di seguito (2a parte) espone i quattro «precetti» (o regole) del metodo di ricerca: l’evidenza, garantita dalla chiarezza e dalla distinzione che escludono «ogni possibilità di dubbio»; l’analisi, ossia la divisione delle difficoltà nelle parti necessarie «per meglio risolverle»; la sintesi, vale a dire l’ordinare i pensieri a partire dagli «oggetti più semplici e più facili a conoscere per ascendere a poco a poco […] alla conoscenza dei più complessi»; l’enumerazione, che consiste nel ripercorrere i passaggi dimostrativi per essere sicuri di non aver omesso nulla. Segue (3a parte) l’esposizione di una «morale provvisoria» che, in attesa di quella definitiva, consenta di attendere ai comportamenti pratici; Descartes propone tre «massime», improntate a un conservatorismo stoicheggiante: obbedire alle leggi e ai costumi (anche religiosi) del paese in cui si è nati o ci si trova; essere determinati nelle proprie azioni, una volta che si è scelta la risoluzione più probabile; cercare di vincere piuttosto sé stessi che non la fortuna o il mondo. Nella parte successiva (4a) Descartes espone la propria metafisica, dal dubbio radicale fino alla scoperta del fondamento nel cogito («penso dunque sono») dell’esistenza di Dio e delle due sostanze, pensante ed estesa. Nella 5a parte riassume la fisica e la fisiologia antiscolastiche che va elaborando, in cui la formazione del mondo e dell’uomo sono spiegate in base alle sole leggi meccaniche. Infine, nella 6a e ultima parte, sottolineando la grande importanza delle scoperte che il metodo rende possibili, auspica la collaborazione fra i dotti e il finanziamento di nuove accademie.

Vedi anche
René Descartes Descartes ‹dekàrt› (latinizz. Cartesius; it. Cartèsio), René. - Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, umanità, retorica, filosofia; ... Étienne Gilson Gilson ‹ˇʃilsõ´›, Étienne. - Storico francese della filosofia (Parigi 1884 - Cravant, Yonne, 1978). Professore alle università di Lilla (1913), di Strasburgo (1919) e alla Sorbona (1921), directeur d'études all'École pratique des hautes études religieuses, prof. al Collège de France (1922), ha insegnato ... io Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità umana, l’uomo in quanto ha coscienza di sé stesso. filosofia Nella filosofia moderna, il pronome ... rivoluzióne scientìfica rivoluzióne scientìfica Trasformazione, tra 16° e 17° sec., dell'immagine della natura e del cosmo ereditate dall'antichità. Collocata per convenzione tra Le rivoluzioni delle sfere celesti (1543) di N. Copernico e i Principi matematici della filosofia naturale (1687) di I. Newton, è caratterizzata ...
Tag
  • ESISTENZA DI DIO
  • METAFISICA
  • FISIOLOGIA
  • LEIDA
Vocabolario
mètodo
metodo mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, e ὁδός «via», quindi, letteralmente...
discórso²
discorso2 discórso2 s. m. [dal lat. discursus -us, der. di discurrĕre: v. discorrere]. – 1. a. L’atto del discorrere, dell’esprimere il pensiero per mezzo della parola: lasciare in tronco un d.; perdere il filo del d.; discorsi senza importanza;...
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