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BARSANTI, Eugenio

di Francesco Savorgnan di Brazzà - Enciclopedia Italiana (1930)
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BARSANTI, Eugenio

Francesco Savorgnan di Brazzà

Padre scolopio, studioso di fisica e inventore del motore a scoppio, nacque a Pietrasanta il 12 ottobre 1821 e morì a Liegi il 18 aprile 1864. Compì i primi studî nel cittadino istituto delle scuole pie, tenuto dai padri scolopî, e, a 17 anni, avendo espresso la sua vocazione religiosa, venne trasferito, per il noviziato, nel collegio S. Michele a Volterra. Per la sua eccezionale intelligenza si fece tosto notare. Lo troviamo infatti, appena ventenne, professore di filosofia, fisica e matematica. Il gabinetto di fisica a sua disposizione era ben povero di strumenti, ma il B. seppe trarne larghissimo profitto, creando, con ingegnosità manuale, più di un apparecchio che mancava. Ripetendo l'esperienza nota sotto il nome di pistola di Volta, ebbe la prima idea di utilizzare un miscuglio gassoso detonante per la produzione di forza motrice. Il problema aveva già attirato l'attenzione di altri studiosi, fra cui Volta, Lebon, Brown e specialmente il milanese De Cristoforis, ma la soluzione era restata fino allora teorica. Fu il B. a darle vero carattere pratico e industriale. A Firenze, ove nel 1849 era stato inviato professore di fisica al collegio di San Giovannino, il B. iniziò i suoi primi tentativi con la collaborazione di Felice Matteucci, buon fisico ed idraulico. Ottenne nel 1854 un primo brevetto dal titolo: Nuovo metodo perfezionato per impiegare le esplosioni di una mescolanza d'aria atmosferica e di gas infiammabile od in generale di un fluido detonante per conseguire una forza utile. Il primo motore a scoppio Barsanti-Matteucci, costruito nelle officine Benini di Firenze, diede alla prova ottimi risultati. Il 19 settembre 1860 si costituì una società per lo sfruttamento della nuova invenzione, e, l'anno dopo, un motore della potenza di 20 cavalli figurava in funzione all'esposizione di Firenze, e trovò acquirenti. Esso era a due cilindri. Lo scoppio avveniva senza compressione. Il ciclo era composto di aspirazione, scoppio, espulsione dei prodotti della combustione. Valvole comandate da un eccentrico assicuravano l'ammissione del gas e lo scappamento. Il miscuglio detonante, aria-gas d'illuminazione, era ottenuto da un ingegnoso carburatore. L'accensione era per scintilla elettrica o a contatto di fiamma; il raffreddamento dei cilindri a circolazione d'acqua. Benché il carburante usato fosse il gas, il B. indicò chiaramente la possibilità di far uso di carburanti liquidi: petrolio o benzina. Inoltre, in un successivo brevetto (9 ottobre 1861), preconizzò l'applicazione alla trazione del nuovo generatore d'energia, indicando, per primo, un sistema di avviamento e di frenatura pneumatica. La gioia della riuscita fu per gl'inventori non priva di crucci. Nel 1860 il noto volgarizzatore francese Figuier, ignorando probabilmente il motore già creato in Italia, annunciava, dandole il carattere di assoluta novità, la medesima invenzione attribuendola al franco-belga Lenoir, che aveva ottenuto in proposito un brevetto il 10 novembre 1859. Il B. e il Matteucci protestarono invano in Francia. In Italia ottennero però il riconoscimento della loro priorità per opera dell'Istituto lombardo di scienze, lettere ed arti, che decretò loro una medaglia d'argento il 23 luglio 1863. Difficoltà sorte nella costruzione in serie dei motori di piccola potenza, di cui vi era richiesta, decisero il B. a rivolgersi all'estero. Fu prescelta la nota società Cokeril di Seraing presso Liegi in Belgio. Recatosi colà, nel marzo 1864, per i necessarî accordi, dopo alcune riuscitissime esperienze B. s'ammalò di tifo, e il 10 aprile spirò. Morto il B., già da tempo ammalato il Matteucci, la società Barsanti-Matteucci periclitò e l'invenzione italiana cadde in dimenticanza. Tuttora la maggioranza dei testi continua ad attribuire l'invenzione al Lenoir, che per essa ebbe in Francia, nel 1873, il premio Montyon. A rivendicare e documentare i diritti spettanti al B. contribuirono poi gli scritti di padre Giovenazzi, del cardinale Pietro Maffi, del Savorgnan, e specialmente dell'illustre tecnico Giuseppe Colombo.

Vedi anche
Otto, Nikolaus Ingegnere (Holzhausen 1832 - Colonia 1891); associatosi a E. Langen (1864), migliorò la costruzione dei motori, che, all'esposizione mondiale di Parigi del 1867, furono preferiti a quelli di J.-J.-É. Lenoir e costituirono la prima realizzazione pratica del motore a scoppio. Nel 1869 fondò a Deutz presso ... Dante Alighièri Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva a una famiglia di piccola nobiltà cittadina (il trisavolo ... Scolopi Sacerdoti regolari appartenenti alla congregazione delle Scuole pie. L’ordine religioso degli S. («chierici regolari poveri della Madre di Dio delle Scuole pie») fu fondato a Roma da s. Giuseppe Calasanzio nel 1617 e approvato nel 1621. Il fine principale dell’ordine è l’educazione e l’istruzione della ... Brevetto È il titolo rilasciato da un’autorità amministrativa di uno Stato, denominata generalmente Ufficio brevetti, a seguito di apposita domanda di tutela legale di un trovato. Il brevetto conferisce al suo richiedente la facoltà esclusiva di attuare il trovato e di trarne profitto nel territorio dello Stato ...
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  • CIRCOLAZIONE D'ACQUA
  • FELICE MATTEUCCI
  • MOTORE A SCOPPIO
  • PIETRO MAFFI
  • CARBURATORE
Altri risultati per BARSANTI, Eugenio
  • Barsanti, Eugenio
    Enciclopedia on line
    Scolopio, inventore (Pietrasanta 1821 - Liegi 1864). Prof. di fisica a Firenze nel collegio di S. Giovannino, v'iniziò con Felice Matteucci le prime ricerche sul motore a scoppio. Ottenuto il brevetto nel 1854 il B. fece costruire dalle officine Benini il primo motore e già nel 1861 (esposizione di ...
  • BARSANTI, Eugenio
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 6 (1964)
    (Niccolò) Gino Arrighi Nacque a Pietrasanta (Lucca) il 12 ott. 1821, da Giovanni e Angela Francesconi. Studiò presso gli scolopi nel paese natale e sin dai primi anni rivelò subito una particolare tendenza per le scienze fisiche e matematiche. Nel 1838 cominciava il noviziato nell'Istituto del Calasanzio. ...
Vocabolario
eugènia
eugenia eugènia s. f. [lat. scient. Eugenia, dal nome del principe Eugenio di Savoia (1663-1736)]. – Genere di piante mirtacee, con circa 800 specie, di cui parecchie danno frutti mangerecci, molto profumati, di largo consumo nel Brasile...
eugenìa
eugenia eugenìa s. f. [dal gr. εὐγένεια «buona stirpe», comp. di εὖ «bene1» e tema γεν- «generare»]. – Sinon., oggi poco com., di eugenica.
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