• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

FEBO da Pergola

di Raffaella Zaccaria - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 45 (1995)
  • Condividi

FEBO da Pergola

Raffaella Zaccaria

Le notizie su F., medico e professore di medicina, sono piuttosto limitate e circoscritte ad alcuni momenti della sua vita. Dovette nascere a Pergola (od. prov. di Pesaro e Urbino) nella seconda metà del sec. XV, ma non si sa in che anno. Il padre, Niccolò Pace, era medico, ed anche il fratello, Andrea, praticò la stessa professione.

Il 6 giugno 1415 F. - evidentemente già medico - fece istanza per essere condotto nello Studio perugino, e in quell'anno dovette iniziare, in effetti, il suo insegnamento a Perugia, dove la sua presenza all'università è attestata ancora nel 1428 e nel 1429 (quando ebbe un aumento di stipendio). Nel 1434 fu professore di medicina a Pisa, ma non si sa quanto sia durata questa esperienza e se e quando F. sia tornato a Perugia. Nel 1444 risulta essere stato a Gubbio. Nel 1454 era ancora vivo, come sembra di poter dedurre dall'epigrafe apposta sul sepolcro del padre e dei fratello, nella chiesa di S. Pietro in Vincoli a Pisa: il fatto che di lui non si parli fa, appunto, pensare che non fosse morto.

A queste scarne notizie altre se ne possono aggiungere in base alle testimonianze direttamente offerte da F. nel suo Opusculum contra pestem. Questo testo è importante, infatti, più che per la specifica trattazione dei rimedi adottati contro il diffondersi della pestilenza - secondo schemi e tradizioni mediche di origine medievale - per le non poche indicazioni che fornisce sull'attività medica di F., che puo essere ricostruita con una certa precisione per alcuni anni e per talune circostanze. Così, ad esempio, si apprende che fu ripetutamente chiamato per intervenire a debellare il flagello della peste: ad Ancona nel 1427, a Perugia nel 1429, a Borgo San Sepolcro nel 1430 (e a proposito dell'epidemia diffusa a Borgo San Sepolcro F. fornisce anche i nomi delle vittime e quelli dei guariti della pestilenza).

Nell'Opusculum sono anche conservate alcune lettere ricevute da F. in occasione di pestilenze, o comunque in rapporto ad esse. Così ad esempio, per gli anni 1430-31, si hanno lettere di Francesco de' Rossi da Castel Durante, giudice esecutore a Firenze, di Michele Pizolpasso, podestà di Gubbio, del medico perugino Antonio Angeluzzi, di Battista di Marco da Pistoia, di Angelo da Bologna, e del marchese Cerbone di Santa Maria. Queste epistole offrono testimonianze sulla diffusione di casi di pestilenza e sui rimedi adottati per combattere il morbo.

Nel proemio del suo Opusculum F., che si qualifica tminimus artium et medicine doctor", fa riferimenti alle fonti classiche, quali Avicenna, Galeno e Isidoro di Siviglia, ma anche a medici più recenti come Gentile da Foligno e Pietro da Tusignano, che costituiscono la base culturale del trattato di Febo. Questo trova poi uno specifico arricchimento documentario nella costante adesione a fatti realmente accaduti e come tali presentati e discussi. L'operetta, quindi, sulla scorta di un pratico empirismo, vuole offrire i "remedia" al propagarsi della pestilenza nelle sue più varie manifestazioni.

Significativo è, in quest'ambito, il diretto richiamo alla pestilenza del 1427, che scoppiò mentre F. si trovava come medico ad Ancona, e che lo tenne occupato "die noctuque" per far fronte alla emergenza. In tale situazione - dichiara - poté unire le conoscenze mediche, frutto di una lunga tradizione, a nuove forme di terapia, fondate su più moderne sperimentazioni, specialmente nell'elaborazione dei farmaci. Proprio l'esperienza in tale modo acquisita ("scripsi quod vidi") spinse F. a compilare l'Opusculum, come ulteriore contributo per debellare la peste sul piano concreto e per combattere false credenze e quindi rimedi del tutto inutili e fantasiosi: anziché tenere nascosti "in arcano cordis mei" i risultati conseguiti preferì, dunque, metterli per scritto ("directa manu ad calamurn incepi opusculum. quoddam componere") e renderli pubblici.

L'operetta di F. è suddivisa in undici capitoli, ciascuno dei quali affronta questioni diverse, mentre nell'undicesimo sono riunite le lettere da lui ricevute. Si parla così delle convinzioni e sperimentazioni tradizionalmente seguite dai medici e delle obiezioni ad esse opposte in base ad altre conoscenze e pratiche, talora personali e dirette dello stesso autore, delle spiegazioni della inutilità di talune soluzioni che non potevano impedire i contagi e i decessi, delle precauzioni e dei rimedi da seguire. A questo specifico argomento viene dedicato ampio spazio da F., che sostiene, talora con notevole forza persuasiva, l'opportunità di scegliere tipi particolari di farmaci e di soluzioni capaci di fermare il diffondersi delle malattie ed anche di portare al risanamento.

L'Opusculum contra pestem è conservato manoscritto presso la Rubiconia Accademia dei Filopatridi di Savignano sul Rubicone, con segnatura ms. 86.

Bibl.: A. Calogerà, Raccolte d'opuscoli scientifici e filologici, XXIX, Venezia 1743, pp. 291-293; V. Bini, Mem. istor. della perugina Università degli studii e dei suoi professori, Perugia 1816, pp. 435-439, 597; L. Bonazzi, Storia di Perugia dalle origini al 1860, I, Perugia 1875, p. 747; M. Natalucci, Ancona attraverso i secoli, I, Città di Castello 1960, p. 282; G. Mazzatinti, Inv. dei manoscritti delle Bibl. d'Italia, I, p. 86.

Vedi anche
Galèno Galèno (gr. Γαληνός). - Medico e filosofo (Pergamo 130 circa - ivi, probabilmente, 200 circa). Avviato agli studî di medicina dal padre Nikon, architetto, Galeno ricevette una completa preparazione culturale, in primo luogo basata sullo studio della tradizione filosofica e di quelle discipline matematiche ... farmaco Qualsiasi sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante un’azione chimica, fisico-chimica o fisica. Quando l’impiego di un farmaco è volto a ricondurre alla norma una funzione patologicamente alterata ... Pistoia Città della Toscana (236,8 km2 con 89.418 ab. nel 2008), capoluogo di provincia. Si trova al limite settentrionale della pianura dell’Ombrone pistoiese, compresa fra l’Arno a S, il Monte Albano a O e le pendici dell’Appennino a N e a E. L’abitato è costituito da un nucleo più antico racchiuso entro il ... Perugia Comune dell’Umbria (449,9 km2 con 163.287 ab. nel 2008), capoluogo provinciale e regionale. È posta su un colle a 493 m s.l.m. nella Valle Tiberina, presso l’incrocio di importanti vie di comunicazione, che la collegano con il Lazio e l’Emilia attraverso la valle del Tevere, con la Toscana (Val di Chiana) ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Medicina
Vocabolario
Fèbo
Febo Fèbo. – Propr., epiteto del dio Apollo (lat. Phoebus, gr. Φοῖβος), che nella letteratura e nella poesia romana è assunto a indicare anche il Sole considerato quale divinità e identificato col dio stesso. Per estens., nell’uso letter....
pèrgola¹
pergola1 pèrgola1 s. f. [lat. pergŭla «poggiolo, loggetta»]. – 1. Impalcatura a sostegno di viti o d’altre piante rampicanti, costituita da due file di montanti verticali, uniti nelle loro estremità superiori da elementi orizzontali ad...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali