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fenotipo immunologico

di Massimo Breccia - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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fenotipo immunologico

Massimo Breccia

Esame che permette di identificare la presenza di antigeni specifici sulla membrana, o di antigeni intracito plasmatici o endonucleari, mediante metodiche di marcatura diretta o indiretta con immunoglobuline legate a sostanze colorate (fluorocromi). Il campione di sangue midollare o periferico, una volta incubato con queste sostanze, è fatto passare all’interno di uno strumento detto citofluorimetro. Tale apparecchio è dotato di una sorgente luminosa (laser) che, predisposta su una specifica lunghezza d’onda, permette l’eccitazione di sostanze fluorescenti: la luce emessa è raccolta da un fotomoltiplicatore che amplifica il segnale e lo rende visibile, sotto forma di impulso elettrico, a un computer. Il tipo di parametri rilevabili in citofluorimetria a flusso è molto ampio: volume e morfologia delle cellule, contenuto di pigmenti, funzionalità di organuli della cellula (mitocondri, nucleo, reticolo endoplasmico), DNA, RNA, proteine, antigeni di superficie e intracellulari, pH, flusso di calcio. Una delle maggiori applicazioni della citofluorimetria è rappresentata dall’analisi delle diverse popolazioni delle cellule del sangue, attraverso gli antigeni, ma anche attraverso il profilo cellulare (forward e side scatter). Con i moderni apparecchi è possibile effettuare un’analisi multiparametrica, utilizzando diversi fluorocromi contemporaneamente, per caratterizzare più approfonditamente la cellula, quantificare la popolazione patologica e stimare la quota residua normale. Una delle prime applicazioni è stata l’analisi del ciclo cellulare mediante quantificazione del contenuto di DNA cellulare e valutazione dell’apoptosi (morte cellulare programmata). Nell’ambito delle patologie oncologiche, la determinazione del fenotipo immunologico permette di identificare antigeni associati a un valore prognostico più o meno favorevole, di ricercare l’espressione di antigeni aberranti e di valutare così l’eventuale malattia minima residua dopo terapia.

→ Sangue

Vedi anche
espressióne gènica espressióne gènica Processo per cui ogni cellula è in grado di attivare, o esprimere, solo alcuni dei geni contenuti nel suo DNA. Infatti, nonostante il patrimonio genetico di un individuo (ovvero il suo DNA) sia uguale in tutte le cellule, queste hanno caratteristiche e funzioni differenti: ciò avviene ... fenotipo In genetica, l’insieme delle caratteristiche morfologiche e funzionali di un organismo determinate dall’interazione fra la sua costituzione genetica e l’ambiente. Il fenotipo indica sia la specifica espressione di un gene che l’insieme dei caratteri di un determinato organismo: esso comprende quindi ... immunologia Ramo della scienza medica che ha per oggetto lo studio di tutti i fenomeni attinenti all’immunità. L’immunologia ha perciò stretti legami con molte altre discipline biologiche e mediche. Può essere suddivisa in: immunobiologia, che studia i fattori e le proprietà biologiche correlati alle funzioni del ... antigene Qualsiasi sostanza capace di indurre una specifica reazione immunologica, umorale o cellulare (➔ immunità). La specificità immunologica di un antigene dipende da un particolare sito della sua superficie denominato epitopo o determinante antigenico; ogni antigene ne può avere più di uno, identici fra ...
Categorie
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  • IMMUNOLOGIA in Medicina
Vocabolario
immunològico
immunologico immunològico agg. [der. di immunologia] (pl. m. -ci). – Relativo all’immunologia: esperimenti immunologici.
fenotipo
fenotipo s. m. [dal ted. Phänotypus, comp. di phäno- «feno-1» e del gr. τύπος «tipo»]. – In genetica, il complesso delle caratteristiche morfologiche e funzionali di un organismo, prodotto dall’interazione dei geni tra loro e con l’ambiente....
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