• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Ferita

di Red. - Universo del Corpo (1999)
  • Condividi

Ferita

Red.

Per ferita s'intende una lesione traumatica, caratterizzata da una soluzione di continuo dei tessuti molli. Si distinguono: ferite superficiali, quando interessano cute e sottocutaneo; ferite profonde, quando comprendono anche i piani anatomici sottostanti; ferite penetranti in cavità, quando raggiungono appunto una cavità dell'organismo (toracica, addominale ecc.), accompagnandosi, in genere, a lesioni di organi interni. La loro gravità dipende soprattutto dagli organi e dai tessuti coinvolti. Le ferite, prodotte da agenti vulneranti di vario tipo, si classificano in: ferite da punta, da taglio, da arma da fuoco, contuse, lacere, lacerocontuse. La terapia delle ferite è ovviamente funzione della gravità delle stesse; norme generali, atte a prevenire eventuali complicanze, sono la migliore asepsi possibile della zona lesa e la profilassi antitetanica. Il processo che porta alla riparazione delle ferite è detto cicatrizzazione.

Ferite da punta

La penetrazione nella cute di corpi acuminati (chiodi, aghi, punte di bastone, pungiglioni di insetti ecc.) provoca una ferita detta da punta, la cui ampiezza è in rapporto con quella dell'agente contundente, mentre la profondità dipende dalla forza applicata allo stesso. L'orifizio esterno della ferita riproduce la forma dell'agente lesivo e, in alcuni casi, può presentare un orletto escoriato. Data l'esiguità dell'orifizio di penetrazione la fuoriuscita di sangue, in genere, è scarsa, mentre è possibile il verificarsi di un ematoma per diffusione del sangue nel sottocutaneo. Si possono inoltre avere complicanze infiammatorie, settiche (sepsi, tetano) oppure necrotiche, in relazione alle caratteristiche dell'oggetto che ha provocato la ferita.

Ferite da taglio

Vengono prodotte da strumenti o corpi taglienti (rasoi, coltelli, bisturi, vetri ecc.). La forma è varia: longitudinale, trasversale, semicircolare, a Z ecc. Si possono distinguere diverse tipologie di ferita da taglio: semplice; con perdita di sostanza (quando vi è asportazione di una certa quantità di tessuto); a lembo (quando i tessuti colpiti rimangono attaccati al corpo attraverso una base che potrà consentirne la vascolarizzazione); penetrante in cavità. Sono generalmente caratterizzate dai margini netti su una zona circostante normale e dall'emorragia, che ha grado e modalità variabili a seconda del tipo di ferita: gemizio nelle ferite superficiali; fuoriuscita continua di sangue scuro, se viene interessato un vaso venoso; emissione di sangue rosso a fiotti sincroni con le pulsazioni cardiache, se viene colpito un vaso arterioso ecc. L'emorragia, inoltre, può essere esterna o interna (emotorace, emoperitoneo ecc.). Nelle ferite penetranti in cavità si può avere fuoriuscita di organi o di loro porzioni oppure del loro contenuto (aria, urina, bile ecc.). Le ferite inferte alla zona anteriore del collo, quando interessano i vasi venosi, possono provocare embolia gassosa. La lesione di grossi organi linfatici determina linforragia.

Ferite da arma da fuoco

Si verificano in seguito alla penetrazione nel corpo di un proiettile. Numerose sono le variabili che possono influenzare tale penetrazione (velocità, massa e forma del proiettile) e l'effetto lesivo che essa determina (distanza del tiro, angolo di incidenza e superficie d'urto del proiettile, posizione del soggetto colpito, resistenza dei tessuti coinvolti). Le ferite da arma da fuoco sono di tipologie diverse a seconda che l'azione lesiva sia prodotta da una pallottola o da schegge derivate dall'esplosione di una cartuccia di artiglieria o di una bomba. Si distinguono pertanto ferite da pallottola e da scheggia. Classicamente le ferite da pallottola (a canale completo) presentano: un foro di entrata rotondo od ovale, circondato o meno da un 'tatuaggio', derivato dalla penetrazione nella cute della polvere da sparo, e da segni di ustione variabili, a seconda della distanza dalla quale è stato esploso il colpo; un canale di diversa lunghezza e forma (rettilineo o tortuoso); un foro di uscita che può essere sia simile a quello d'entrata sia notevolmente diverso, in relazione al tipo di pallottola; esistono ferite nelle quali non vi è un foro d'uscita (a canale incompleto) e ferite da striscio e a setone, nelle quali la pallottola colpisce i tessuti tangenzialmente scavandosi un solco più o meno profondo. Le ferite da scheggia, invece, si presentano sotto forma di ferite da strappamento (v. oltre): sono responsabili di amputazioni totali o parziali e di vaste distruzioni tessutali, se le schegge sono grosse; schegge piccole invece determinano ferite a canale completo con foro d'entrata a margini irregolari e contusi, canale irregolare e devastante; quando la scheggia non viene ritenuta, il foro d'uscita è largo e beante. La sintomatologia delle ferite da arma da fuoco varia notevolmente a seconda della loro gravità. La ritenzione del proiettile può dare manifestazioni anche gravi in rapporto alla compressione di organi, alla comparsa di infezioni ecc.

Ferite contuse, lacere, lacerocontuse

Traumi esclusivamente contundenti (causati da bastoni, sassi ecc.) possono provocare ferite caratterizzate da una contusione (dovuta alla pressione determinata dall'agente lesivo). Laddove agisca una forza di trazione o stiramento, tale da superare l'elasticità dei tessuti, si verificano ferite lacere. In particolare, si parlerà di ferite da strappamento quando la forza traente è violenta e diretta (ingranaggi di macchinari, ruote di grossi veicoli a motore); in questi casi, si possono osservare amputazioni, lacerazioni profonde di tessuti, scollamenti cutanei. Traumi contundenti e traenti provocano, infine, ferite lacerocontuse.

Bibliografia

A. Silverstein, Cuts, scrapes, scabs, and scars, New York, Franklin Watts, 1999.

A. Trotts, Wounds and lacerations, St. Louis, Mosby, 1997.

Vedi anche
cicatrice Tessuto di guarigione delle soluzioni di continuo e delle perdite di sostanza di tessuti sia vegetali sia animali. botanica Nei tessuti vegetali, i tipi di cicatrice variano a seconda della natura dell’organo, dei tessuti lesi, della gravità della ferita, della specie cui appartiene la pianta, dell’epoca ... antisepsi Procedimento proprio della chirurgia, mirante alla distruzione degli agenti infettivi che comunque si trovino sulla superficie delle ferite. Precursori furono C. Magati, A. Nannoni, M.-L. Mayor, A. Vaccà; suo massimo assertore fu J. Lister che, ritenendo l’aria principale veicolo di questi microrganismi, ... arteria Vaso sanguifero che trasporta in senso centrifugo il sangue proveniente dai ventricoli cardiaci: dal ventricolo destro le arteria del piccolo circolo convogliano il sangue ai polmoni; dal ventricolo sinistro le arteria della grande circolazione distribuiscono il sangue all’intero organismo. Struttura Nella ... cancrena botanica Malattia (detta anche putrefazione, marciume) dovuta a batteri o a funghi che fanno degenerare i tessuti di una pianta. Si distingue una cancrena umida, quando i tessuti diventano molli e trasudano liquidi fetidi, e una cancrena secca, quando le parti malate diventano dure.  medicina Particolare ...
Indice
  • 1 Ferite da punta
  • 2 Ferite da taglio
  • 3 Ferite da arma da fuoco
  • 4 Ferite contuse, lacere, lacerocontuse
  • 5 Bibliografia
Categorie
  • PATOLOGIA in Medicina
Tag
  • VASO ARTERIOSO
  • ARTIGLIERIA
  • ADDOMINALE
  • EMORRAGIA
  • NEW YORK
Altri risultati per Ferita
  • ferita
    Enciclopedia on line
    Botanica Lesione traumatica caratterizzata dalla soluzione di continuità nei tessuti esterni nelle piante. Le cause possono essere varie: animali fitofagi, gelo e disgelo (rottura delle radici superficiali, spaccature della corteccia dei rami, cipollatura ecc.), il freddo, i venti, la grandine, i fulmini ...
  • ferita
    Dizionario di Medicina (2010)
    Lesione traumatica caratterizzata dalla soluzione di continuo di tessuti molli. Le f. possono essere prodotte da agenti vulneranti di vario tipo in rapporto ai quali si distinguono f. da punta (chiodi, schegge di legno, ecc.), f. da taglio (rasoi, coltelli, ecc.), f. d’arma da fuoco (proiettili camiciati ...
  • FERITA
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
    La maggiore incidenza delle ferite legate a gravi traumi, ha posto in un piano sempre più importante le questioni legate allo shock sia primario sia secondario ed in particolar modo la cosiddetta sindrome da schiacciamento (crush syndrome), già descritta da D'Antona in occasione del terremoto di Messina ...
  • FERITA
    Enciclopedia Italiana (1932)
    È la soluzione di continuo dei tessuti determinata da un corpo vulnerante. La divisione dei tessuti può farsi in modo puntiforme o lineare o irregolare, sicché si hanno le ferite da punta, da taglio e lacere fino allo strappamento di parti e di membra. La ferita può essere superficiale o profonda; può ...
Vocabolario
ferita
ferita (ant. feruta) s. f. [der. di ferire]. – 1. a. Lesione traumatica caratterizzata dalla soluzione di continuo di tessuti molli: fare, farsi, prodursi una f.; una f. leggera, grave, seria; una brutta f., preoccupante per la gravità,...
ferità
ferita ferità (ant. feritate, feritade) s. f. [dal lat. ferĭtas -atis, der. di ferus «fiero, crudele»], letter. – Ferocia, crudeltà: e poi si rode Tardi pentito di sua feritate (Petrarca); spogliare gli uomini della loro ferità (Pascoli)....
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali