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fortificazione

Dizionario di Storia (2010)
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fortificazione


Opera o insieme di opere che mirano a diminuire l’efficacia offensiva degli avversari. Col fissarsi degli abitati sorsero le prime cinte murarie di pietre a secco, che si perfezionarono a mano a mano con contrafforti, torri, fossati, avancorpi; un tipo simile di f. si riscontra in tutte le popolazioni mediterranee. In Egitto rimangono resti di fortezze della II dinastia. Al 4° millennio risalgono anche le più antiche f. in mattoni crudi, con mura molto spesse, talvolta con basamento di mattoni cotti o di pietra, di Babilonia. Simili a quelle babilonesi, ma con più esteso uso della pietra, erano le fortezze della Siria, della Palestina, degli ittiti, e dall’architettura militare ittita e assira derivò la forma di quella più evoluta dei persiani. In Grecia particolare sviluppo assunsero le f. delle cittadelle micenee, ma in età storica le città si cinsero di mura, sempre più perfette tecnicamente, a blocchi squadrati. Con il perfezionarsi dei mezzi di assalto (torri mobili, arieti, catapulte) nel 4° sec. e nell’ellenismo la tecnica di f. si sviluppò. I romani usarono costruire un vallo con fossa e palizzata, rinforzato da castella. Da molti accampamenti fortificati romani (castra) nacquero città che conservano ancor oggi le tracce dell’antico impianto. Contrariamente all’uso divenuto bizantino, i popoli germanici elaborarono un tipo di f. a blocco, una grande torre dalle muraglie spessissime e con poche e strette aperture. È questo il «maschio», centro ultimo di difesa di quasi ogni f. medievale. Con l’introduzione delle armi da fuoco (sec. 15°) si modificarono le mura e le torri abbassandole (bastioni a pianta pentagonale) e si munì il fossato di muri di scarpa e controscarpa (fossati asciutti o acquei). Già nei secc. 17° e 18°, e sempre più con i perfezionamenti delle artiglierie, la necessità di tenere lontano il nemico portò all’uso di opere più esterne o avanzate (forti, torri, formanti i campi trincerati). L’impiego di mortai e obici a canna rigata, il progresso degli esplosivi, risalenti alla seconda metà del sec. 19°, richiesero il rafforzamento delle opere di difesa (costruzioni di calcestruzzo e ferro), e si ebbero casematte corazzate, torri girevoli, torrette mobili, affusti corazzati per artiglierie mobili, mentre si modificarono i profili delle opere di difesa. Nella Prima guerra mondiale assunse grandissima importanza la f. campale perché più efficace ed elastica. In un primo tempo essa consistette essenzialmente in una linea di centri di resistenza collegati da trincee di limitata profondità protette da reticolati di filo di ferro. In seguito le trincee divennero più profonde e aumentarono le difese passive. Dopo l’esperienza della Prima guerra mondiale, in seguito al grande sviluppo balistico delle artiglierie pesanti e del progressivo affermarsi dell’offensiva aerea, le opere si sono interrate dando vita alla nuova tecnica delle f. ipogee.

Vedi anche
cittadella Recinto fortificato che nel Rinascimento faceva parte delle fortificazioni di una città e ne costituiva l’elemento di maggior efficienza militare. Caratteristica applicazione del sistema fortificatorio detto bastionato, sviluppatosi dalla fine del 15° sec. e basato sulla corrispondenza degli andamenti ... esercito Il complesso delle forze armate di uno Stato. In senso più ristretto, le forze militari terrestri, distinte da quelle che operano sul mare (Marina) e nell’aria (Aeronautica). scienze militari 1. Antico Oriente Gli esercito dell’antico Oriente, dopo aver superato il primitivo aspetto di popolo in armi ... Mare Mediterraneo Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’Africa e occidentali dell’Asia Anteriore. Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), con una profondità media di 1430 m e una massima, presso le coste sud-occidentali del Peloponneso, ... contrafforte architettura Elemento costruttivo destinato a rafforzare una struttura assorbendo le spinte orizzontali e oblique che si scaricano sulla struttura stessa. Presenti solitamente all’esterno, possono essere realizzati anche all’interno di una muratura per renderla maggiormente resistente (in opere militari ...
Categorie
  • STRUTTURE ARCHITETTONICHE in Archeologia
  • ARCHITETTURA E URBANISTICA in Arti visive
Altri risultati per fortificazione
  • fortificazione
    Enciclopedia on line
    Opera o insieme di opere che mirano a diminuire l’efficacia offensiva degli avversari, servendosi delle caratteristiche naturali del terreno e modificandole opportunamente con apprestamenti tecnici. Preistoria ed età antica Con il fissarsi degli abitati sorsero anche le prime cinte murarie di rozze ...
  • FORTIFICAZIONE
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1995)
    S. Coccia Il termine f. solo in età moderna ha assunto il significato di struttura e apprestamento difensivo; la sua area semantica era coperta in latino dal termine munitio, ma più frequenti nelle fonti, a partire dal sec. 6°, sono le voci castra, castella, burgi e turres per indicare i siti fortificati ...
  • FORTIFICAZIONE
    Enciclopedia Italiana (1932)
    (lat. fortificatio; fr. fortification; sp. fortificación; ted. Festungswerk; ingl. fortification) Mariano BORGATTI Renato BIASUTTI Federico PFISTER Plinio FRACCARO Romeo MELLA Carlo MANGANONI Cenni generali. - È quella parte dell'arte militare che insegna ad approfittare delle condizioni offensive ...
Vocabolario
fortificazióne
fortificazione fortificazióne s. f. [dal lat. tardo fortificatio -onis, usato solo in senso astratto]. – 1. Il fortificare, il fortificarsi. In partic.: a. Nella tecnica milit., l’insieme di operazioni che mirano a diminuire l’efficacia...
fortificativo
fortificativo agg. [der. di fortificare], non com. – Atto o tendente a fortificare.
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