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Licéti, Fortunio

Enciclopedia on line
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Medico e filosofo (Rapallo 1577 - Padova 1657), prof. di logica a Pisa, poi di filosofia a Padova (1609), quindi a Bologna. Tornò a Padova nel 1645 a insegnare medicina. Peripatetico, sostenne le posizioni aristoteliche e galeniche in numerose opere di medicina e di filosofia naturale; tra queste, De monstrorum causis, natura et differentiis (1616); De spontaneo viventium ortu (1618: sul dibattuto problema della generazione spontanea di insetti e vegetali dai processi di putrefazione); De motu sanguinis origineque nervorum (1647) in polemica con W. Harvey. Tra i suoi scritti di erudizione antiquaria: De lucernis antiquorum reconditis (1621); De annulis antiquis (1645); Hieroglyphica sive antiqua schemata gemmarum annularium (1653). Un elenco dei suoi scritti e delle sue polemiche è nel De propriorum operum historia (1634).

Vedi anche
Galileo Galilèi Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). Il 5 settembre 1580 (1581 secondo il calendario pisano) fu immatricolato fra gli "scolari artisti" all'ateneo ... Morosini, Francesco, detto il Peloponnesiaco Doge di Venezia (Roma 1619 - Nauplia 1694). Partecipò fin da giovane alle imprese marittime di Venezia, e fu poi (1656) provveditore generale a Candia; capitano generale da mar (1657), combatté instancabilmente i Turchi sino al 1661, quando talune accuse sul suo governo della squadra navale, dalle quali ... Padova Comune del Veneto (93,03 km2 con 210.077 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Si estende a O della Laguna veneta, a 12 m s.l.m., sul fiume Bacchiglione. È centro di antica origine, vivace per traffici e attività agricole, sia per la sua posizione tra il Brenta e il Bacchiglione, sia per la vicinanza ... filosofia Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento. Definizioni La f. può definirsi come una forma di sapere che, pur nella grande varietà delle ...
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Altri risultati per Licéti, Fortunio
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    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 65 (2005)
    Giuseppe Ongaro Nacque a Rapallo (ma si definiva Genuensis) il 3 ott. 1577 da Giuseppe, medico, e da Maria Fini. Venuto alla luce prematuramente durante l'accidentato trasferimento della famiglia da Recco, si salvò grazie a una primitiva incubatrice allestita dal padre, donde il nome che gli fu impartito. Giuseppe ...
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    Enciclopedia Italiana (1934)
    Agostino Palmerini Medico e filosofo, nato a Rapallo il 3 ottobre 1577, morto a Padova il 17 maggio 1657. Si laureò a Bologna nel 1600; insegnò filosofia nell'università di Pisa, di Padova e di Bologna. Nel suo opuscolo De motu sanguinis, origineque nervorum, ecc. (Udine 1647) combatte la dottrina ...
Vocabolario
quod licet Iovi non licet bovi
quod licet Iovi non licet bovi 〈... i̯òvi ...〉 (lat. «ciò che è lecito a Giove non è lecito al bove»). – Sentenza, di origine non classica, che si usa citare in occasioni diverse per significare che ciò che è concesso a chi ha particolari...
licet
licet v. lat. [propr. indicativo presente del verbo licere, che significa «è permesso»], usato in ital. come s. m. – Espressione usata nel passato, oggi raramente, per indicare la latrina, spec. in scuole e collegi (dalla domanda licet?,...
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