• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

fuio

di Lucia Onder - Enciclopedia Dantesca (1970)
  • Condividi

fuio

Lucia Onder

. Termine dell'uso vivo (cfr. Torraca, in " Bull. " II [1895] 190), che risale probabilmente a un derivato di fur di cui mantiene il valore di " ladro " (cfr. Parodi, Lingua 280), come conferma anche un documento del 2 ottobre 1305 nel quale si accusa una vedova che la fama indicava " esse et fuisse publicam et famosam fuiam sive furam " (cfr. R. Piattoli, in " Studi d. " XIX [1935] 136). Tale valore si riscontra nei tre luoghi della Commedia, dove f. compare sempre in rima nella forma femminile.

È aggettivo in If XII 90 [Dante] non è ladron, né io [Virgilio] anima fuia, e in Pd IX 75 " Dio vede tutto, e tuo veder s'inluia ", / diss'io, " beato spirto, sì che nulla / voglia di sé a te puot'esser fuia... ", che gli antichi parafrasavano approssimativamente: " niuna volontà ti può essere celata a te " (Buti), può essere " furata e nascosta a te " (Vellutello); meglio il Cesari: " non può a te rubar sé medesima ", cioè " non può nascondersi, sottrarsi, occultarsi ".

È sostantivo in Pg XXXIII 44 un cinquecento diece e cinque, / messo di Dio, anciderà la fuia / con quel gigante che con lei delinque, dove il termine è riferito alla puttana sciolta di XXXII 149. Gli antichi commentatori hanno frettolosamente sorvolato sul termine rimandando a " la preditta putana " (Lana); il Buti chiosava " la meretrice, per la quale intende lo papa e la corte di Roma fuggitiva, che è fuggita, per mellio adulterare con lui da Roma in Francia ". Diversamente il Daniello: " la piena di foia e adultera puttana " (v. FURO).

Vocabolario
fùio
fuio fùio agg. [lat. *fūrius, der. di fur «ladro»], ant. – Ladro: Non è ladron, ne io anima f. (Dante); fig.: nulla Voglia di sé a te puot’ esser f. (Dante), può esser ladra di sé stessa a te, quindi può esserti celata, rimanerti segreta....
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali