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Alighieri, Gherardo

di Renato Piattoli - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Alighieri, Gherardo

Renato Piattoli

Forse penultimo dei figli maschi di Bellincione di Alighiero I. Nel 1246 egli aveva più di diciotto anni, quindi doveva esser nato verso il 1228. Il padre lo avviò verso gli affari che lui stesso praticava, cioè operazioni finanziarie di prestito, acquisto e vendita di terre, acquisto e cessione di diritti per crediti e su canoni enfiteutici e fittuari. Lo vediamo assistere nel 1246 in Prato a un'operazione assai grossa, con il padre e i fratelli. Interessi del genere G. aveva ancora in Prato e nel suo territorio nel 1270, insieme con i fratelli Belluzzo e Donato. Ancora: nel gennaio del 1270, egli si dichiarava ‛ campsor ' e garantiva l'osservanza di una quietanza rilasciata da altri al comune fiorentino. Lo ritroviamo l'ultima volta mentre prestava il giuramento " de calumpnia " il 4 marzo 1277, in un processo tra alcuni convicini della chiesa di S. Martino del Vescovo da una parte, questa chiesa e la badia di S. Maria dall'altra.

Bibl. - R. Piattoli, Gli A. a Prato nel secolo XIII, in " Studi d. " XVII (1933) 6-96; ID., Codice 6, 8, 9, 36, 37, 43.

Vocabolario
alighièro
alighiero alighièro s. m. [voce di origine germanica]. – 1. In marina, sinon., ormai poco usato, di gancio d’accosto o gaffa. 2. Il marinaio che manovra il gancio stesso, più comunem. detto prodiere.
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