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GENTILOMO, Giacomo

di Silvio Alovisio - Enciclopedia del Cinema (2003)
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Gentilomo, Giacomo

Silvio Alovisio

Regista cinematografico, nato a Trieste il 5 aprile 1909 e morto a Roma il 16 aprile 2001. Autore eclettico e prolifico (tra gli anni Quaranta e Sessanta realizzò una trentina di film), fu uno dei maggiori rappresentanti del cinema popolare italiano del dopoguerra. Si misurò con numerosi generi cinematografici, dal peplum al melodramma, dalla commedia al film musicale. Solo intorno agli anni Novanta la sua figura è stata oggetto di rivalutazione critica. Dopo avere compiuto studi classici, il giovane G., appassionato di pittura, cercò senza successo di intraprendere l'attività di scenografo teatrale. Trasferitosi a Roma, si avvicinò al cinema nei primi anni Trenta in veste di critico. Iniziò parallelamente la formazione professionale alla Cines, dove lavorò come segretario di edizione, montatore, aiuto regista (in Germania diresse le sequenze di battaglia di Condottieri, 1937, di Luis Trenker), sceneggiatore (Amo te sola, 1935, di Mario Mattoli; Belle o brutte si sposan tutte…, 1939, di Carlo Ludovico Bragaglia) e documentarista (realizzò Sinfonie di Roma, 1937, uno dei primi esperimenti italiani in Technicolor). Esordì nella regia con Il carnevale di Venezia (1939), in collaborazione con Giuseppe Adami. Nei primi film dimostrò un particolare talento per la commedia, evidente in lavori come La granduchessa si diverte (1940), briosa farsa dai toni quasi lubitschiani, Brivido (1941) e Cortocircuito (1943), due rari esempi italiani di film giallo-rosa. Con Ecco la radio! (1940) realizzò un anomalo esperimento di promozione del mezzo radiofonico, a metà tra documentario e finzione. Il suo primo film drammatico fu Mater dolorosa (1942), tratto dal romanzo di G. Rovetta. Nel 1946, in una Napoli sconvolta dalle ferite della guerra, realizzò O sole mio, il suo capolavoro, che racconta le quattro giornate della rivolta napoletana antitedesca (28 sett. ‒ 1° ott. 1943) in chiave melodrammatica ma con toni quasi neorealistici, in particolare nella sequenza finale dell'insurrezione; il protagonista è il noto baritono Tito Gobbi che nel film, cantando per radio, invia messaggi in codice ai partigiani. La produzione successiva fu sempre ispirata dalla convinzione che il cinema dovesse essere soprattutto uno spettacolo d'evasione adatto a un vasto pubblico. Diresse nel 1947 I fratelli Karamazoff, accurata riduzione del romanzo di F.M. Dostoevskij. Si specializzò nel film musicale (la commedia Amanti in fuga, 1946, biografia romanzata del musicista A. Stradella; Enrico Caruso, leggenda di una voce, 1951; Melodie immortali ‒ Mascagni, 1952; Una voce, una chitarra e un po' di luna, 1956). Attinse, con misura e sensibilità, anche alla letteratura d'appendice (La cieca di Sorrento, 1953, da F. Mastriani; Le due orfanelle, 1954, da A. D'Ennery). Nell'ultima fase della sua attività si dedicò esclusivamente al fortunato genere del film in costume, da Sigfrido (1958), con un lavoro sui colori di grande interesse, a Maciste contro il vampiro (1961) diretto con Sergio Corbucci, contaminazione tra horror e peplum. Nel 1964 abbandonò la regia per dedicarsi alla pittura. Il cinema gli aveva dato molte delusioni, prime fra tutte l'incomprensione della critica e le imposizioni di produttori spesso grossolani: per questo, negli anni successivi, G. si rifiutò di ricordare la sua attività di regista, chiudendosi in un ostinato silenzio rotto soltanto da un'intervista (in "Immagine", 2001, 43-44, pp. 49-51, a cura di F. Leni) rilasciata poco prima di morire.

Vedi anche
Mario Monicèlli Monicèlli, Mario. - Regista cinematografico italiano (Viareggio 1915 - Roma 2010), figlio di Tomaso. Ai suoi esordî regista di film comici, rapidi e gradevoli in collab. con Steno (Totò cerca casa, 1949; Al diavolo la celebrità, 1949; Vita da cani, 1950), già con Guardie e ladri (1951, ancora in collab. ... Amedeo Nazzari Nazzari ‹-ƷƷ-›, Amedeo. - Pseudonimo dell'attore italiano A. Buffa (Cagliari 1907 - Roma 1979); esordiente nella compagnia di G. Tumiati, poi con altri capocomici tra i quali T. Pavlova, dal 1935 fu attore cinematografico molto popolare: Cavalleria (1936), Luciano Serra pilota (1938), Montevergine (1939), ... Lea Padovani Attrice (Montalto di Castro 1923 - Roma 1991). Ha fatto parte di alcune formazioni di prosa, fra cui la Compagnia del teatro nazionale diretta da G. Salvini (1951-52). Tra i suoi film più noti: Il sole sorge ancora (1946); Give us this day (Cristo tra i muratori, 1949); Roma ore 11 (1952); Donne proibite ... Fosco Giachétti Giachétti, Fosco. - Attore italiano (Livorno 1904 - Roma 1974); esordì sulle scene nel 1927, recitando poi con T. Pavlova; nel 1934 passò al cinema dove si rese popolare interpretando asciutte figure di militari: Squadrone bianco (1936); Sentinelle di bronzo (1937); L'assedio dell'Alcazar (1940); Bengasi ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Cinema
Tag
  • SERGIO CORBUCCI
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Vocabolario
giàcomo
giacomo giàcomo s. m. [voce fonosimbolica, raccostata al nome pr. Giacomo]. – Nella locuz. pop. fare giacomo giacomo, detto delle gambe che tremano, si piegano per paura, per debolezza, ecc.: ho le gambe che mi fanno giacomo giacomo.
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