• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

GIAMBLICO

di Bruno Lavagnini - Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
  • Condividi

GIAMBLICO ('Ιάμβλιχος, Iamblĭchus)

Bruno Lavagnini

Siro, scrittore di romanzi greci, del sec. II d. C. Il suo romanzo, che portava il titolo di Storia Babilonese (Βαβυῳωνιακά) è perduto, ma il patriarca Fozio poté leggerlo ancora, nel sec. IX d. C., e ce ne ha conservato un interessante riassunto al numero 94 della sua Bibliotheca. Poiché l'autore parlava di sé nell'opera, grazie all'estratto di Fozio, cui si aggiungono uno scolio del medesimo estratto e un articolo biografico di Suida, sappiamo che Giamblico viveva al tempo dell'arsacide e achemenide Soaimos, collocato dai Romani sul trono d'Armenia, dopo l'esito vittorioso della seconda guerra partica, nel 166 d. C., e che aveva profetizzato la vittoria di Lucio Vero su Vologeso, nel 162. Sappiamo infine anche che era esperto di magia e che da un presunto maestro babilonese, egli, siro per nascita, aveva appreso usi, costumi, leggende e lingua dei Babilonesi. Ma questa non era probabilmente che un'invenzione per dare credito a quanto si raccontava nel romanzo.

Questo, come tutti i romanzi greci, consisteva nelle vicende di una coppia di amanti, anzi di sposi, Rodanes e Sinonide, fuggitivi dinnanzi alle persecuzioni del re di Babilonia, Garmos, innamorato della bella Sinonide, e dovunque, attraverso i più inverosimili casi, inseguiti dagli eunuchi Damas e Sacas, inviati sulle loro tracce dal re innamorato. L'amore fedele trionfava naturalmente di ogni ostacolo e Rodanes saliva anzi sul trono del persecutore. Se l'estratto di Fozio dà una chiara idea del contenuto, alcuni excerpta da florilegi retorici (in particolare la descrizione di un corteo reale e una vivace scena di gelosia) ci consentono un'idea del suo stile narrativo, vario, colorito e pittoresco, anche se, nella ricerca di punte e di effetti retorici, influenzato dalla seconda sofistica; e ci fanno rimpiangere la perdita dell'opera, che non avrebbe sfigurato accanto ai romanzieri conservati (Longo naturalmente eccettuato).

Bibl.: E. Rohde, Der griech. Roman, 3ª ed., Lipsia 1914, pp. 389-409; W. Kroll, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IX, col. 640 segg.; Christ-Schmid, Griech. Lit., 6ª ed., II, Monaco 1924, p. 817; excerpta e frammenti in R. Hercher, Erotici Graeci, I, Lipsia 1858, p. 217 segg., e II, ivi 1859, p. lxiv segg.

Vedi anche
magia Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, ora considerata forma di conoscenza superiore, ora rifiutata come impostura e condannata dalle autorità ... Pròclo di Costantinopoli Pròclo di Costantinopoli. - Filosofo greco (Costantinopoli 412 - Atene 485). Ultimo fra i grandi rappresentanti del neoplatonismo e insieme della filosofia ellenica. A lui si deve una rigorosa sistemazione della filosofia di Platone, di cui commentò numerosi dialoghi. Vita. Trascorse la sua giovinezza ... Marsilio Ficino Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un patrimonio fino allora sconosciuto nella sua complessità. La sua opera più personale è la Teologia ... neoplatonismo Movimento di pensiero sviluppatosi dalla metà del 2° sec. d.C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°). È caratterizzato dalla tendenza a rinnovare le concezioni del platonismo e a integrarle con tutto il tesoro di verità che appare ricavabile da ogni altro sistema di filosofia ...
Tag
  • LUCIO VERO
  • BABILONIA
  • ARSACIDE
  • ARMENIA
  • LIPSIA
Altri risultati per GIAMBLICO
  • Giamblico
    Dizionario di filosofia (2009)
    Filosofo neoplatonico (n. Calcide, Celesiria, 250 ca m. 330 ca.). Fu l’iniziatore della scuola neoplatonica di Siria. Allievo del peripatetico Anatolio e poi di Porfirio, influì fortemente sullo sviluppo del neoplatonismo plotiniano e porfiriano, accentuando in esso il motivo religioso e teologico ...
  • Giàmblico
    Enciclopedia on line
    Filosofo neoplatonico (n. Calcide, Celesiria, 250 circa - m. 330 circa). Fu l'iniziatore della scuola neoplatonica di Siria. Scolaro del peripatetico Anatolio e poi di Porfirio, influì fortemente sullo sviluppo del neoplatonismo plotiniano e porfiriano, accentuando in esso il motivo religioso e teologico ...
  • Giamblico
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Giorgio Stabile Filosofo neoplatonico, nativo di Calcide in Grecia (sec. III-IV d.C.); alunno di Porfirio e fondatore della scuola neoplatonica in Siria, innestò sulle più tipiche dottrine del neoplatonismo tematiche neo-pitagoriche e mistico-teurgiche. Esemplari in tal senso, oltre alcuni scritti ...
  • GIAMBLICO
    Enciclopedia Italiana (1932)
    ('Ιάμβλιχος, Iamblĭchus) Guido Calogero Filosofo neoplatonico, nato a Calcide in Celesiria, morto intorno al 330 d. C. Fu l'iniziatore della scuola neoplatonica di Siria, continuata dopo di lui, tra gli altri, da Teodoro di Asine, Sopatro di Apamea e Dessippo. Scolaro del peripatetico Anatolio e poi ...
Vocabolario
teurgìa
teurgia teurgìa s. f. [dal gr. ϑεουργία, comp. di ϑεός «dio» e ἔργον «opera, attività»; lat. tardo, eccles., theurgĭa]. – Termine usato nella tarda filosofia neoplatonica (soprattutto da Porfirio, nel 3° sec. d. C., e da Giamblico, nel...
neoplatonismo
neoplatonismo s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali