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BIZZELLI, Giovanni

di Silvia Meloni Trkulja - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 10 (1968)
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BIZZELLI, Giovanni

Silvia Meloni Trkulja

Figlio di Francesco, nacque probabilmente intorno al 1550 (o poco dopo), dato che nel 1569-70 è immatricolato alla Accademia del disegno di Firenze (Colnaghi). Scolaro di Alessandro Allori, il B. è considerato appartenente all'indirizzo pittorico che prende il nome dallo Studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio, ancorché fosse, sia pure di poco, più giovane degli artisti che effettivamente vi lavorarono. I suoi esordi furono comunque sotto l'egida del maestro, con cui eseguì parte delle decorazioni per il funerale di Cosimo I de' Medici (1574). L'anno seguente, recatosi a Roma, vi dipinse (Borghini) per la Misericordia de' Fiorentini un Crocifisso con le Marie e s. Giovanni, (tuttora nella camera della confraternita annessa alla chiesa di S. Giovanni decollato).

Di nuovo a Firenze, collaborò con l'Allori dapprima alla decorazione a grottesche di palazzo Salviati, poi (1581-82) a quella dei soffitti della galleria degli Uffizi, insieme a Lodovico Buti, Giovanni Butteri, Stefano Pieri, dai quali finora non si è fatto alcun tentativo per distinguerlo. A quest'epoca risale senza dubbio l'opera più nota del B.: l'Annunciazione (Uffizi, inv. 1890, n. 1170), eseguita per Eleonora di Francesco de' Medici e citata già dal Borghini (1584), e i cui modi rigorosamente bronzineschi si ritrovano anche nell'importante impresa del pittore nella chiesa di S. Agata. Qui gli vengono affidati, sempre tramite il maestro, sia gli affreschi ai lati dell'altare (Martirio e Funerali della santa: il primo è firmato e datato 1582), sia la tavola centrale, raffigurante la Madonna in trono e santi (anch'essa firmata e con la stessa data). Dopo varie vicende, attraverso l'ospedale di Bonifazio, quello di S. Maria Nuova e il museo di S. Marco, la tavola passò nel 1928 nella chiesa di Montedomini, dove si trova oggi.

Va inoltre ricordata una Deposizione, databile anteriormente al 1584 (anno della citazione del Borghini) e dipinta per i Bardi del castello di Vernio. È probabile invece che la pala con le SS. Vergini e s. Reparata con lo stendardo della Repubblica, un tempo posta sull'altare che racchiudeva la trecentesca Madonna de' cherici in duomo, e che per la sua importante posizione non sarebbe mancata nella notizia del Borghini, sia posteriore a questa data. Nel 1586, per la serie di ritratti dei Medici, ora conservata nel museo mediceo, il B. raffigurò la granduchessa Giovanna d'Austria col figlio don Filippino; e l'anno dopo pose in S. Giovannino dei gesuiti (ora degli scolopi) una S. Elena adorante la croce. Il quadro, ora appeso nella portineria, è firmato e datato: ne esiste il disegno agli Uffizi (7254 F), insieme a un altro raffigurante vari episodi della Resurrezione (7255 F) e non riferibile a dipinti oggi noti. Nel 1589 il pittore partecipò all'esecuzione dell'apparato per l'ingresso in Firenze di Cristina di Lorena.

Delle opere eseguite dall'artista fuori Firenze si ricordano due quadretti nel convento delle monache camaldolesi di Poppi (Conti), mentre nella chiesa di S. Giavanni Evangelista a Pratovecchio esiste una sua pala d'altare con l'Incoronazione della Vergine e santi. A Firenze si trovava infine, nella distrutta chiesa di S. Maria della Pace, una Fuga in Egitto (Baldinucci): mentre in S. Maria Maddalena de' Pazzi è un Martirio di s. Giacomo maggiore, non menzionato dalle fonti antiche, che, firmato e datato 1601, è allo stato attuale delle ricerche l'ultima sua opera nota.

Il B. morì a Firenze il 1º agosto del 1607 (Colnaghi).

Fonti e Bibl.: R. Borghini, Il Riposo [1584], Firenze 1826, pp. 156 s.; F. Baldinucci, Notizie dei professori del disegno [1681], III, Firenze 1846, pp. 666 s.; P. A. Orlandi, Abcedario pittorico, Bologna 1704, p. 192; Firenze, Bibl. Naz. Centrale, ms. Palatino E. B. IX, s: F. M. N. Gaburri, Vite dei pittori, III, 117-391, c. 1134; F. Moücke, Serie di ritratti degli eccellenti pittori... che esistono nell'Imperial Galleria di Firenze, II, Firenze 1754, p. 17; Almanacco pittorico, VI, Firenze 1797, pp. 56-61; L. Lanzi, Storia pittorica della Italia, I, Bassano 1818, p. 207; P. Zani, Enciclopedia metodica... delle Belle Arti, I, 4, Parma 1820, p. 80; F. Fantozzi, Nuova guida... della città e contorni di Firenze, Firenze 1842, pp. 109, 147, 333, 442, 444, 456; A. Gotti, Le gallerie di Firenze, Firenze 1872, p. 56; G. D'Adda, Le lit de Castellazzo, in Gazette des Beaux-Arts, XVIII (1876), 2, p. 110; G. Bertolotti, Artisti in relazione coi Gonzaga. Modena 1885, p. 161; G. Conti, Appunti storici su Poppi, II, in Arte e storia, VII (1888), p. 93; P. N. Ferri, Catalogo riassuntivo della raccolta di disegni antichi e moderni posseduti dalla R. Galleria degli Uffizi…, Roma 1890, p. 34; E. Ridolfi, La galleria dell'Arcispedale di S. Maria Nuova in Firenze, in Le Gallerie nazionali italiane, IV (1899), p. 179; G. Carocci, I nuovi dipinti nel museo di S. Marco, in Arte e storia, XXV (1906), p. 159; I Ricordi di A. Allori, a cura di I. B. Supino, Firenze 1908, pp. 26 s., 30; G. Poggi, Di alcuni ritratti dei Medici, in Rivista d'arte, VI (1909), p. 332; A. Bonaventura, I, Bagni di Lucca…, Bergamo 1914, p. 116; A. De Rubertis, Le Nozze di Cana di A. Allori, in Rivista d'arte, IX (1916-18), pp. 14 s.; H. Voss, Die Malerei der Spätrenaissance in Rom und Florenz, I, Berlin 1920, p. 350; D. E. Colnaghi, A dictionary of florentine painters…, London 1928, p. 44; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, Milano 1933, pp. 127-132; Mostra medicea (catal.), Firenze 1939, p. 51; (A. Zipoli), Guida del toscano a Roma, Firenze 1939, p. 245; (P. Bacci), Mostra del Cinquecento toscano (catal.), Firenze 1940, p. 152; W.-E. Paatz, Die Kirchen von Florenz, I, Frankfurt a. M. 1940, pp. 6, 7 (dà per perduta la tav. di Montedomini), 400; II, ibid. 1941, pp. 330, 334; III, ibid. 1952, p. 402; IV, ibid. 1952, pp. 100, 328, 332 n. 20; E. Borsook, Art and politics at the Medici court, I: The funeral of Cosimo I de' Medici, in Mitteilungen des Kunsthistorischen Instituts in Florenz, XII (1965), p. 45 n. 77; L. Berti, Il principe dello studiolo, Firenze 1967, pp. 40, 191, 219 n. 7, 229 n. 39, 240 n. 47, fig. 9, tav. XXI; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, IV, p. 76.

Vedi anche
Ligòzzi, Jacopo Ligòzzi, Jacopo. - Pittore, miniatore e incisore (Verona 1547 circa - Firenze 1627), forse scolaro di A. Badile. Stabilitosi a Firenze (1578), al servizio di Francesco I de' Medici, subì l'influsso del manierismo fiorentino, pur conservando il cromatismo veneto (Pietà, Ss. Annunziata; Storie di s. Francesco, ... Allòri, Alessandro Allòri, Alessandro (detto il Bronzino). - Pittore (Firenze 1535 - ivi 1607). Scolaro e aiuto di Angiolo Bronzino (da cui derivò il soprannome), ne imitò lo stile; ma dal maestro si distinse per un'immaginazione più vivace e una tendenza chiaramente decorativa. Subì pure largamente l'influsso di Michelangelo, ... Buontalènti, Bernardo Buontalènti, Bernardo. - Architetto, scultore, pittore e miniatore (Firenze 1531 - ivi 1608). Cresciuto a Firenze, lavorò per Cosimo I e per suo figlio Francesco. Architetto, s'ispirò all'Ammannati, ricercando lievi effetti pittorici. Ebbe un gusto incline al bizzarro e all'artificioso, per cui fu abilissimo ... Ammannati, Bartolomeo Scultore e architetto (Settignano 1511 - Firenze 1592), è una delle figure più rappresentative del manierismo. Di formazione eclettica ma assai sensibile all'influsso michelangiolesco nella produzione scultorea, lavorò a Venezia, Padova e Roma. Dal 1552 si dedicò anche all'architettura, operando soprattutto ...
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