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BARBERIS, Giuseppe

di Giovanni Busino - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 6 (1964)
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BARBERIS, Giuseppe

Giovanni Busino

Della famiglia dei conti di Castefiamonte, nacque in Piemonte nel 1517. Capitano di giustizia, procuratore generale e tesoriere segreto del duca Emanuele Filiberto, il B. si distinse per la tecnica e la perseveranza con le quali condusse la lotta contro la Riforma nei territori del ducato sabaudo.

Il 4 giugno 1569 egli fu inviato, insieme con il notaio Antonio Bellotto, a Caraglio per procedere contro gli eretici con energia maggiore di quella fino ad allora dimostrata dal vescovo Girolamo della Rovere. Il 28 ag. 1570, a San Maurizio, in una stanza dell'osteria appigionata da Pietro Giglio al francese André Leber e sua moglie Anna Nucetto, il B. riuscì a sequestrare un'importante quantità di libri ereticali. Continuò, sullo scorcio del 1570, con impegno, la sua lotta, soprattutto contro i nuclei riformati di Villanova, Solaro e Caraglio, forse in conseguenza del fatto che il duca aveva messo i suoi Stati sotto la protezione del cardinale Alessandrino, nipote di Pio V.

Per il "molto zelo" dimostrato nell'impresa, nell'aprile 1571 l'inquisitore di Vercelli propose a Roma di gratificare il B., il quale nel giugno 1575 ottenne dal duca Emanuele Filiberto che suo genero, Gottofredo Balbo, venisse nominato assessore del capitano di giustizia e giudice dei Malefici, con titolo e dignità di senatore.

All'età di sessant'anni, nel nov. del 1577, il B. si fece addottorare nel collegio di Mondovì. All'inizio del 1578 era a Savignano per la reddizione dei conti, ma tornato a Torino, il 2 ott. 1578, "fu fatto prigione in castello e ridotti i suoi beni ad manus domini",probabilmente sotto l'accusa di concussione o perché caduto in disgrazia a corte. Alla fine del 1580 fu rimesso in libertà e sostituito in carcere, come sembra, dal "fiscale che gli era succeduto", tale Bonhomine.

S'ignorano luogo e data della morte.

Fonti e Bibl.: Memorabili di Giulio Cambiano di Ruffla dal 1542 al 1611 con note illustrative di Vincenzo Promis, in Miscellanea di storia ital., IX (1870) pp. 205, 207, 210, 263, n. 7; Nunziature di Savoia. 1 (15 ott.1560-29 giugno 1573), a cura di F. Fonzi, Roma 1960, pp. 157, 162, 168, 182, 183, 185, 188, 243. 251, 254, 259, 263, 266, 301, 334, 373, 374, 375; [Galli della Loggia], Cariche del Piemonte.- I, Torino 1798, pp. 575 ss.; A.Pascal, Storia della Riforma Protestante a Cuneo nel sec. XVI, Pinerolo 1913, pp. 76-78; G. Jalla, Storia della Riforma in Piemonte fino alla morte di Emanuele Filiberto (IS17-1580), 1, Firenze 1914, pp. 301 s.; M. Grosso-M. F. Mellano, La Controriforma nella arcidiocesi di Torino (1558-1610), Roma 1957, 1, pp. 99, 118; A.Pascal, Il marchesato di Saluzzo e la Riforma Protestante durante il periodo della dominazione francese,1548-1588, Firenze 1960, pp. 301, 302, 321; V. Spreti, Encicl. storico-nobiliare italiana, II, Milano 1929, p. 263.

Vedi anche
Pinerolo Comune della prov. di Torino (50,3 km2 con 35.143 ab. nel 2008), situato a 376 m s.l.m. ai piedi dei rilievi prealpini, presso il torrente Lemina. Centro di industrie e di intense attività commerciali. Notevole produzione di mais e di foraggi; allevamento bovino. ● Ricordata la prima volta nel 981, ... Henri di Savoia duca di Nemours Generale (Parigi 1572 - ivi 1632), fratello di Charles-Emmanuel (v.); al servizio del duca di Savoia, suo cugino, conquistò il marchesato di Saluzzo (1588); seguace dei Guisa, ebbe il governo del Delfinato (1591); divenne poi fautore di Enrico IV, segnalandosi all'assedio di Amiens. Negli ultimi anni ... cardinale Titolo di alta dignità ecclesiastica. Storicamente, i cardinale sono i più importanti e stretti collaboratori del pontefice. ● La nomina dei cardinale spetta esclusivamente al pontefice e la sua scelta deve cadere su uomini che siano già stati nominati sacerdoti e che eccellano per dottrina, moralità, ... conte Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica segue quello di marchese. ● A Roma, nell’età repubblicana, il conte (comes) assisteva e consigliava i magistrati preposti al governo delle province. Con Costantino il termine indicò una serie di pubblici funzionari: alcuni dirigevano importanti uffici centrali ...
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