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GABUSSI, Giuseppe

di Alberto Maria Ghisalberti - Enciclopedia Italiana (1932)
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GABUSSI, Giuseppe

Alberto Maria Ghisalberti

Patriota, nato a Bologna il 5 ottobre 1791. Divenuto avvocato e libraio, e legatosi presto con gli elementi avversi al dominio papale, partecipò alla rivolta del '31, dirigendo tra l'altro Il Precursore; cooperò pure alla successiva opposizione alle riforme giudiziarie di Gregorio XVI. Arrestato poco dopo e condannato a venti anni di galera per diffusione di opere vietate (31 dicembre 1833), ottenne nel novembre 1836 la commutazione della pena nell'esilio. Raggiunto dall'amnistia del 1846 a Firenze, si gettò nelle polemiche del periodo riformistico e fu tra i pochi che non si entusiasmarono per Pio IX. Si trasferì poi a Roma, collaborò alla Bilancia e fu in Pesaro direttore di polizia (aprile 1848). Fuggito il papa, il G. fu tra i sostenitori della necessità di un governo provvisorio e non nascose le sue simpatie repubblicane. Eletto deputato alla Costituente, parlò subito in favore della forma repubblicana (8 febbraio 1849), fu ascoltato oratore nell'Assemblea e nelle commissioni e andò a Firenze a portarvi il voto di unificazione dei due stati. Caduta la repubblica, si ritirò a Genova, collaborando a giornali democratici, raccogliendo le importanti Memorie per servire alla storia della rivoluzione negli stati romani (Genova 1851-52), dettando opuscoli polemici, carteggiando con antichi compagni di fede e d'azione. Morì a Genova la notte dal 5 al 6 febbraio 1862.

Bibl.: La Guardia nazionale italiana, Roma 28 marzo 1849; A. M. Ghisalberti, Il processo di G. G., in Rass. stor. d. Risorg. ital. (1928).

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