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BASTARI, Guicciardo

di Luciano Petech - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 7 (1970)
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BASTARI, Guicciardo

Luciano Petech

Fiorentino, vissuto alla corte dei khān di Persia alla fine del sec. XIII. Un passo di una cronaca imprecisata, citato da D. M. Manni, informa che all'epoca del giubileo del 1300 Bonifacio VIII ricevette nel Laterano dodici ambasciatori d'origine fiorentina rappresentanti altrettanti re e principi stranieri; tra di loro il settimo fu "Dominus Guisciardus de Bastaribus de Florentia Ambaxiator Magni Tartari cum centum sociis omnibus tartarice indutis". Il Manni cita anche un'iscrizione fiorentina, ora perduta, commemorante la conquista di Gerusalemme ad opera di Ghazan, khān mongolo d'Iran, e l'andata di molti Tatari a Roma a lucrare l'indulgenza del giubileo.

Giovanni Villani riferisce diversamente lo stesso fatto. Dopo aver raccontato la spedizione di Ghazan in Siria e Palestina e aver parlato dei costumi dei Mongoli, afferma che "ciò sapemo da uno Fiorentino e vicino di casa i Bastari, nudrito infino al picciolino garzone in sua corte, e di qua per lui al papa e alli re de' Christiani mandato per Ambasciadore con altri de' Tartari, che, ciò testimoniò e a noi disse". Dell'ambasceria parla, senza nominare Guicciardo, anche una lettera di Iaspert di Castelnou a Giacomo II d'Aragona, riferendo che Ugo di Cardona, arcidiacono di Barcellona, venuto da Montpellier, vi aveva incontrato i messi del re dei Tatari e del re d'Armenia colà di passaggio (ed. H. Finke, Acta Aragonensia, II, Berlin 1908, n. 464). Se il B. è da identificare con un Viscardo, incaricato di una missione in Italia da Ghazan, egli avrebbe ottenuto a Napoli da Carlo II d'Angiò la libertà di Strena di Bonfante da Pisa preso prigioniero alla battaglia di, capo d'Orlando (luglio 1300).

Fonti e Bibl.: D. M. Manni, Osservazioni istoriche circa i sigilli antichi dei secoli bassi, XXX, Firenze 1786, pp. 94 s.; Cronache di Giovanni, Matteo e Filippo Villani, a cura di A. Racheli, I, Trieste 1857, l. VIII, cap. 35, p. 181; G. Soranzo, Il papato, l'Europa cristiana e i Tartari, Milano 1930, pp. 328, 330-331 n.; L. Petech, Les marchands italiens dans l'empire mongol, in Journ. Asiatique, CCL (1962), pp. 565-566.

Vedi anche
Tatari (o Tartari; russo Tatary) Popolazioni turche della Russia meridionale, del Caucaso e dell’Iran. Prendono il nome da Tātar, designazione data in Occidente dapprima ai Mongoli di Genghiz khān e in seguito alle genti turche, o turchizzate di diversa origine, che costituirono l’Orda d’oro (➔ orda). ● In ... Bonifàcio VIII papa Bonifàcio VIII papa. - Benedetto Caetani (Anagni 1235 circa - Roma 1303); dopo varie missioni diplomatiche in Inghilterra e in Francia fu creato cardinale nel 1281. Dopo l'abdicazione di Celestino V, ch'egli poi confinò nel castello di Fumone temendo che l'ex papa potesse diventare strumento dei suoi ... giubileo Presso gli antichi Ebrei, anno dichiarato santo (detto anno del yōbēl, «del capro», perché la festività era annunciata dal suono di un corno di capro) che cadeva ogni 50 anni e nel quale la legge mosaica prescriveva che la terra, di cui Dio era l’unico padrone, non fosse coltivata e ritornasse all’antico ... detto il Giusto Giàcomo II conte-re di Catalogna-Aragona Giàcomo II conte-re di Catalogna-Aragona (I come re di Sicilia), detto il Giusto (sp. Jaime el Justo). - Secondogenito (n. verso il 1264 - m. Barcellona 1327) di Pietro III il Grande e di Costanza, figlia di re Manfredi di Sicilia, dopo la rivoluzione del Vespro si recò in Sicilia, di cui fu proclamato ...
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