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Ciriani, Henri Edouard

di Gabriele Pierluisi - Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)
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Ciriani, Henri Edouard

Gabriele Pierluisi

Architetto peruviano, nato il 30 dicembre 1936 a Lima, dove si è laureato, ottenendo un premio in disegno e storia dell'arte, nel 1960; nel 1976 ha avuto la nazionalità francese. Nel 1964 ha vinto una borsa di studio in Francia, dove ha stabilito la sua residenza. Nel 1969 è divenuto membro dell'AUA (Atelier d'Urbanisme et d'Architecture), e ha iniziato a insegnare alla UP7 (Unité Pédagogique d'architecture) di Parigi. Con l'AUA ha esposto alla Biennale di Venezia nel 1976. Nel 1978 si è trasferito con i suoi allievi alla UP8 dove ha partecipato alla creazione del Gruppo UNO, con l'obiettivo di promuovere lo studio dell'architettura moderna. Nel 1981 ha partecipato alla mostra Architecture en France, modernité post-modernité. La sua prima esposizione personale è del 1984, Trois architectes français, organizzata a Parigi dall'IFA (Institut Français d'Architecture), che ha anche pubblicato la sua prima monografia; la stessa mostra ha avuto edizioni in Portogallo e a New York (1985). Nel 1985 ha insegnato presso l'università di Dublino e ha partecipato alla biennale di architettura di Buenos Aires; è stato professore straordinario all'università nazionale di ingegneria di Lima, dove ha ricevuto una medaglia d'oro. Ha esposto nel 1987 alla GA Gallery di Tokyo e l'anno seguente è stato insignito della Palma d'oro nazionale per l'edificio di Évry 2. Nel 1995 ha partecipato alla mostra Experiment Stadt, a Linz e a Vienna, e a quella European architecture 1984-94 a Francoforte, poi a Rotterdam e Madrid.

I primi anni di lavoro di C. sono stati caratterizzati da una forte sperimentazione formale tipologica sul tema della residenza pubblica e dei grandi edifici sociali, e dall'elaborazione di modi compositivi e di ricerca architettonica del Movimento moderno. Dei suoi primi lavori in Perù si ricordano i quattro quartieri di case popolari nella periferia di Lima: Matute, Rímac, Mirones e San Felipe (1964). Questi preludono agli edifici successivamente realizzati in Francia, fra cui il quartiere di trecento alloggi La Noiseraie (1974-80), e l'edificio di edilizia pubblica Noisy III, entrambi a Noisy, Marne-la-Vallée (1978-82); il complesso di edilizia pubblica La court d'angle, a Saint-Denis (1978-82) e, sempre nella stessa Saint-Denis, l'asilo nido (1978-83). Edifici di tipo analogo, ossia con funzioni e forma strettamente relazionate alla città, sono quelli per la cucina dell'ospedale Saint-Antoine, a Parigi (1981-85), il complesso di edilizia pubblica a Courcouronnes (Évry, 1981-86) e quello a Lognes (Marne-la-Vallée, 1983-86).

All'interno di un secondo gruppo di edifici costruiti - che si distaccano dai precedenti per un più deciso uso dei principi chiave dell'architettura del Movimento moderno, la struttura indipendente dai piani di facciata, il percorso interno all'edificio inteso come una serie di punti di vista significativi nella comprensione dello spazio e l'uso di parti formalmente più libere - si possono ricordare la casa dell'infanzia a Torcy (Marne-la-Vallée, 1986-89) e il Memoriale della Grande guerra a Péronne (Somme, 1987-92). Fra le realizzazioni degli anni Novanta sono l'istituto di ricerche sulla Provenza Antica, ad Arles (1984-95), e gli edifici di edilizia pubblica a Bercy, Parigi (1991-94), in cui i piani autonomi delle pareti assumono anche colorazioni e sono costituiti da materiali che accentuano le mutue relazioni fra le parti.

bibliografia

Henri Ciriani. Ouvrage réalisé par l'Institut français d'architecture, Paris 1984.

Henri Ciriani, in L'architecture d'aujourd'hui, 1986, 247.

J. Lucan, France, architecture, 1965-1988, Paris-Milano 1989.

Henri Ciriani, in L'architecture d'aujourd'hui, 1992, 282.

Vedi anche
disegno Arte Rappresentazione grafica di oggetti della realtà o dell’immaginazione, di persone, di luoghi, di figure geometriche. Momento ideativo o preparatorio di un’opera eseguita con altre tecniche (pittura, scultura) o espressione autonoma, ha come base la linea mediante la quale si fissa l’immagine. I ... facciata Il prospetto esterno di un fabbricato, corrispondente a ciascuno dei lati del suo perimetro. Si intende come muro di f. la semplice caratteristica strutturale, mentre assume valore architettonico la sua più articolata connotazione formale: in particolare quella della f. principale, su cui è generalmente ... Movimento Moderno Indirizzo architettonico, urbanistico e del design che fa riferimento al complesso di teorie e di esperienze d’avanguardia elaborate, tra le due guerre mondiali, nell’ambito del Bauhaus, di De Stijl, del costruttivismo, del CIAM e dell’international style. In architettura, postulava l’abbandono degli ... edificio edifìcio In generale, qualsiasi costruzione immobile realizzata dall'uomo. Specificando l'uso, il carattere, lo scopo cui è destinato: e. di abitazione, casa per una e più spesso per più famiglie; e. sacro, quello destinato al culto o comunque legato all'esercizio di pratiche religiose; e. monumentale, ...
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    Architetto peruviano naturalizzato francese (n. Lima 1936). Dopo un intenso periodo di tirocinio svolto a Lima, nel 1964 è emigrato in Francia, dove si è associato all'Atelier d'urbanisme et architecture di P. Chemetov. Fin dagli anni Sessanta ha concentrato la sua ricerca sul tema dell'edilizia residenziale, ...
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