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IDRIA

di Elio Migliorini - Enciclopedia Italiana (1933)
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IDRIA (A. T., 24-25-26)

Elio Migliorini

Importante centro minerario della provincia di Gorizia, nella valle dell'Idria, affluente di sinistra dell'Isonzo, posta in regione carsica, priva o quasi di sorgenti, 331 m. sul mare, circondata da boschi rigogliosi dovuti alle abbondanti precipitazioni (mm. 2270). Essa occupa una ridente conca, chiusa all'intorno da alture che s'innalzano fino a 850-900 m.; ivi il corso dell'Idria fa una brusca svolta e riceve da sinistra il torrente Nicova, che attraversa gran parte dell'abitato, il quale è per la massima parte sulla sinistra del fiume. La miniera di mercurio, che è la seconda del mondo dopo quella di Almadén in Spagna e che dà lavoro alla maggioranza della popolazione indigena (di parlata slava), imprime il carattere a tutta la città, che con i suoi tetti acuminati e le case fiorite ha aspetto ridente e pulito. Idria era fino al 1928 capoluogo di un piccolo comune (kmq. 11,68), che abbracciava la conca prossima alla città, ma in quell'anno è stata ingrandita con l'aggregazione di cinque altri comuni, Idria di Sotto (51,03 kmq.; 2143 ab.), Dole (32,06 kmq.; 962 ab.); Ceconico (35,98 kmq.; 322 ab.); Ledine (16,57 kmq.; 898 ab.) e Voschia (36,38 kmq.; 792 ab.), in modo che si estende ora verso oriente fino al confine dello stato; essa è diventata poi il secondo comune della provincia sia per estensione (183,7 kmq.; dopo Plezzo), sia per popolazione (10.626 ab. nel 1931; dopo Gorizia); vi sono nel comune 27 piccoli centri di cui alcuni posti tra 700 e 800 metri e uno oltre 1000 (Voschia: località di sport invernale). Vicina com'è al confine iugoslavo (30 km. per carrozzabile), Idria ha acquistato nel dopoguerra una certa importanza militare e amministrativa; essa è anche sede della lavorazione di merletti a tombolo e di oggetti di legno (specie utensili agricoli).

Le miniere. - La scoperta del mercurio lungo le rive dell'Idria sembra dovuta al cividalese Virgilio Formentini (1497); un ricco filone fu trovato il 22 giugno 1508 (data che è ricordata annualmente con una processione tradizionale); dal 1580 le miniere furono poi coltivate dallo stato austriaco e da questo passarono nel 1918 al demanio italiano, che possiede un territorio di 74,50 kmq. (in parte nei comuni di Montenero d'Istria e di Aidussina) e che attualmente le esercita direttamente (attraverso la R. Azienda mineraria). Il giacimento è dovuto all'impregnazione cinabrifera di alcuni strati di rocce arenacee triassiche fortemente dislocate (con l'apice rivolto in alto e compreso tra due faglie oblique); il fenomeno ha origine endogena profonda e la mineralizzazione risulta maggiore sulle facce di stratificazione e di contatto dei terreni più recenti con gli scisti carboniferi neri (del Paleozoico superiore) che li avvolgono. L'estrazione è fatta fino a circa 350 m. di profondità, in 14 diversi livelli; il prodotto annuo è di 5000 q. di mercurio (7-8000 nell'anteguerra), per un valore di 20-25 milioni. Il minerale è lavorato nelle vicinanze, in un'officina posta sulla riva destra dell'Idria, la quale adopera il legname dei dintorni. Sono occupati stabilmente nella miniera circa 1000 operai.

Bibl.: F. Kossmat, Geologie der Idraner Quecksilber-Berghau, in Jahrb. geol. Anstalt, Vienna 1911; E. Ricci, La R. Azienda mineraria di Idria, in L'industria mineraria, III, marzo 1929, pp. 82-89; M. Gortani, Guida del Friuli. Gorizia con le vallate dell'Isonzo e del Vippaco, Udine 1930, pp. 583-87; A. Mihael, Zgodovina Idrije, Gorizia 1931.

Vedi anche
Isonzo Fiume delle Alpi Orientali (136 km; bacino 3460 km2). Nasce in Valle Trenta, a quota 1100 m, e sfocia nel Golfo di Panzano a E della Laguna di Grado. La sua alta e media valle (in territorio sloveno) è per lo più incassata. Giunto in pianura l’Isonzo perde parte delle sue acque, mentre più a valle riceve ... mercurio chimica Elemento chimico, di simbolo Hg (dal lat. Hydrargyrum), di numero atomico 80, peso atomico 200,61, di cui si conoscono sette isotopi stabili. ● Il suo nome deriva da quello del pianeta Mercurio, con cui gli alchimisti mettevano in relazione il metallo. Il mercurio è citato per la prima volta ... Caporetto Centro della Slovenia nord-occidentale, nella valle dell’Isonzo, noto per la battaglia combattuta durante la Prima guerra mondiale nel 1917, quando gli Stati Maggiori di Vienna e Berlino decisero di sferrare una grande azione contro la II armata dell’esercito italiano, da Plezzo a Tolmino. Iniziata nell’ottobre, ... Gorizia Comune del Friuli-Venezia Giulia (40,9 km2 con 36.110 ab. nel 2008), capoluogo della provincia omonima. È situata allo sbocco dell’Isonzo in pianura in un’ampia conca chiusa a N dai rilievi del Collio e dal gradino dell’altopiano di Tarnova (ora in territorio sloveno) e delimitata a S dall’altopiano ...
Tag
  • INDUSTRIA MINERARIA
  • MERCURIO
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  • ALMADÉN
  • ISONZO
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    (XVIII, p. 725) Bruno NICE La cittadina (sloveno Idrija) che nel 1936 comprendeva 5.053 dei 10.317 ab. residenti complessivamente nel comune, fu ceduta nel 1947, alla Iugoslavia che l'ha incorporata nella repubblica slovena. L'Italia perde così anche una produzione media annua di oltre 3000 q. di ...
Vocabolario
ìdria
idria ìdria s. f. [dal lat. hydria, gr. ὑδρία, der. di ὕδωρ «acqua»]. – Grande vaso, di ceramica o anche di bronzo, anticamente usato in Grecia e in Italia soprattutto per tenervi l’acqua (o anche per riporvi i voti nelle assemblee), con...
metacinnabarite
metacinnabarite s. f. [comp. di meta- e cinnabarite]. – Minerale monometrico, solfuro di mercurio, che, in cristalli tetraedrici o in aggregati compatti di color nero, si rinviene nelle zone di alterazione dei giacimenti di cinabro (per...
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