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integrina

di Fabrizio Mainiero - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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integrina

Fabrizio Mainiero

Proteina eterodimerica transmembranaria costituita da due subunità associate, α e β, che presentano entrambe un’estesa porzione extracellulare, un dominio transmembrana e una porzione intracitoplasmatica. Al momento sono state descritte più di 10 differenti catene β (β1, β2, β3, β4 e così di seguito) e più di 20 diverse subunità α (α1, α2, α3, α4, α5, α6, α7 e così di seguito, con l’eccezione di due, definite αv e αE). Mentre le catene β hanno la possibilità di unirsi a numerose catene α, queste ultime si associano generalmente a una sola subunità β, a eccezione della subunità αv che ha la capacità di legare diverse catene β, come le β1, β3, β5, β6 e β8. Tutte queste complesse associazioni portano alla formazione di circa 30 differenti integrine, che sono quindi classificate in sottofamiglie aventi come denominatore comune la stessa catena β o la catena αv. Mentre le integrine β1 e β3 sono espresse su differenti tipi cellulari, le integrine β5 e β6 sono presenti sulle cellule epiteliali, l’integrina α6β4 su cellule epiteliali e sui timociti fetali e le integrine β2 e β7 sono ristrette alle cellule leucocitarie. Le integrine costituiscono la più ampia classe di recettori cellulari coinvolti nelle interazioni cellule-matrice extracellulare (ECM, Extracellular matrix), cellula-cellula e cellule-proteine plasmatiche. Le integrine sono infatti in grado di riconoscere, per mezzo delle loro porzioni extracellulari: (a) proteine dell’ECM, quali la fibronectina, le laminine, i collageni, la vitronectina, l’osteopontina, le trombospondine, le tenascine, le entactine o nidogeni e la SPARC/osteonectina; (b) ligandi della superfamiglia delle immunoglobuline, quali ICAM (Intercellular adhesion molecule), VCAM (Vascular adhesion molecule), MADCAM (Mucosal addressin cell adhesion molecule) e PECAM (Platelet endothelial adhesion molecule), espressi su cellule leucocitarie, endoteliali ed epiteliali; (c) proteine plasmatiche, quali l’eparina, il fibrinogeno, il fattore di von Willembrand e l’aptoglobina. Alcune delle sequenze amminoacidiche delle regioni che le integrine riconoscono su molte delle proteine suddette sono ben conosciute e caratterizzate, come lo sono le proteine del citoscheletro che interagiscono con le porzioni intracitoplasmatiche delle subunità α e β. Le integrine, quando legano i loro ligandi, sono inoltre in grado di trasmettere segnali biochimici all’interno della cellula che le esprime. Recentemente è stato identificato un gran numero di mediatori dell’attivazione cellulare indotta dalle integrine: chinasi della famiglia Src (oncogene trasformante del virus del sarcoma, Sc, di Rous, r) e della famiglia delle adesioni focali; serino-treonino chinasi, come la PKC (Protein kinase C) e le MAPK (Mitogen-activated protein kinase); molecole adattatrici; proteine che legano il GTP (Guanosine triphos­phate); la PLCγ (Phospholipase Cγ) e la PI3-K (Phosphatidylinositol 3-kinase); fattori trascrizionali; le cicline e le loro chinasi Cdk (Cyclin dependent kinase); molecole anti- e pro-apoptotiche. Le integrine, mediante la loro attivazione, possono regolare funzioni cellulari differenti, quali l’adesione, la migrazione, la proliferazione, la differenziazione, l’apoptosi e l’espressione genica.

→ Cellula. Matrice extracellulare

Vedi anche
metaplasma In istologia, la sostanza fondamentale o intercellulare elaborata dalle cellule stesse e abbondante nei tessuti connettivi. oncogene In biologia, gene che può potenzialmente indurre trasformazione neoplastica nelle cellule che lo contengono o nelle cellule dove viene introdotto (➔ tumore). ● Alcuni retrovirus, implicati in molti tumori animali ma in pochi tumori umani, in aggiunta o in sostituzione dei propri geni normali, contengono ... angiogenesi Processo che porta alla formazione di nuovi vasi sanguigni da altri vasi preesistenti. Nell’angiogenesi embrionale le cellule mesenchimali formano ammassi di cellule angiogeniche, la cui parte interna si sviluppa in cellule del sangue e quella esterna in cellule endoteliali dei vasi sanguigni (v. fig.). ... fattóre di créscita fattóre di créscita Ciascun composto chimico prodotto dall’organismo, detto anche fattore di crescita di accrescimento, in grado di stimolare la crescita e il differenziamento delle cellule. Presenti in piccolissime quantità, i fattore di crescita di crescita sono difficili da isolare con le tecniche ...
Categorie
  • BIOLOGIA MOLECOLARE in Biologia
  • BIOCHIMICA in Chimica
Tag
  • MATRICE EXTRACELLULARE
  • ESPRESSIONE GENICA
  • IMMUNOGLOBULINE
  • CITOSCHELETRO
  • FIBRONECTINA
Altri risultati per integrina
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    In biologia cellulare, recettore di superficie coinvolto nel collegamento fra citoscheletro e matrice extracellulare e nell’adesione fra le cellule. Studi effettuati a partire dalla seconda metà degli anni 1980 hanno permesso di comprendere il loro ruolo fondamentale nei processi di adesione fra le ...
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    Dizionario di Medicina (2010)
    Recettore di membrana di natura glicoproteica coinvolto nel collegamento fra citoscheletro e matrice extracellulare e nell’adesione fra le cellule. Esistono 24 diverse i., formate dalle possibili combinazioni delle due subunità α e β, ciascuna con diverse varianti. Le i. si trovano in vari tipi di cellule ...
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