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invìdia

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invìdia Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede tale bene o qualità; anche, la disposizione generica a provare tale sentimento, dovuta per lo più a un senso di orgoglio per cui non si tollera che altri abbia doti pari o superiori, o riesca meglio nella sua attività o abbia maggior fortuna.

Mitologia

I. degli dei (gr. ϕϑόνος ϑεω̑ν) Nella concezione di Erodoto, il malvolere degli dei verso gli uomini la cui prosperità superi il limite assegnato.

Psicologia

I. del pene In psicanalisi, concetto considerato come una componente della struttura della personalità femmile, anche adulta. M. Klein ha sviluppato una concezione dell’i. che si discosta notevolmente da quella freudiana, per la posizione centrale attribuita all’aggressività.

Religione

Nella dottrina cattolica uno dei sette vizi capitali, considerata peccato mortale (direttamente opposta alla virtù della carità), quando i moti invidiosi siano pienamente acconsentiti.

Vedi anche
avarizia Eccessiva attenzione nello spendere e nel donare. Nella dottrina cattolica uno dei sette peccati capitali (insieme con la superbia, l’invidia, l’ira, la lussuria, la gola e l’accidia), in quanto si oppone alla destinazione universale dei beni creati, facendo prevalere l’interesse personale sul principio ... Abele Secondo figlio di Adamo ed Eva nella Bibbia. Pastore di greggi, secondo Genesi (4, 2-16), fu ucciso dal fratello Caino, invidioso della predilezione che Dio riservava alle offerte di Abele. Caino (ebr. Qayin) Nella Bibbia, figlio primogenito di Adamo ed Eva. Invidioso della predilezione da Dio mostrata per il fratello Abele, più mite e generoso nell’offerta sacrificale, l’uccise. Maledetto da Dio, che gli predisse la sterilità della terra bagnata di sangue fraterno, fuggì nella regione di Nod, ... santo Ansèlmo d'Aosta Ansèlmo d'Aosta, santo. - Dottore della Chiesa (Aosta 1033 o 1034 - Canterbury 1109). Entrato attorno al 1059 nell'abbazia di Bec in Normandia, nel 1063 succedette al suo maestro Lanfranco di Pavia nella carica di priore e nel 1078 a Erluino in quella di abate; nel 1093 fu nominato arcivescovo di Canterbury ...
Categorie
  • DOTTRINE TEORIE CONCETTI in Religioni
  • MITOLOGIA in Religioni
  • BIOGRAFIE in Psicologia e psicanalisi
Tag
  • PSICANALISI
  • PSICOLOGIA
  • ERODOTO
Altri risultati per invìdia
  • invidia
    Dizionario di Medicina (2010)
    Sentimento penoso, spesso incontrollabile, di diversa intensità ed espressione, che oscilla dalla semplice ostilità e malevolenza sino all’avversione più violenta e distruttiva verso chi possiede ciò che l’invidioso brama e pensa di non poter mai acquisire. L’i. nasce dal confronto con qualcuno rispetto ...
  • Invidia
    Universo del Corpo (2000)
    Anna Sabatini Scalmati L'invidia (dal latino invidere, "guardare biecamente", composto di in-, negativo, e videre) è uno stato emotivo in cui, in relazione a un bene altrui, si prova una profonda astiosità. I vantaggi materiali e le condizioni di vita di cui un'altra persona gode possono suscitare ...
  • Invidia
    Enciclopedia delle scienze sociali (1996)
    Gustavo Pietropolli Charmet Introduzione Dal punto di vista del sentire comune, e nell'opinione generale, l'invidia è sempre stata considerata un vizio, e tra i più deplorevoli. Sappiamo inoltre che la morale cattolica colloca l'invidia tra i vizi capitali, in diretta opposizione alla virtù della carità. ...
Vocabolario
invìdia¹
invidia1 invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece...
invidiare
invidiare v. tr. [der. di invidia1] (io invìdio, ecc.). – 1. a. Provare un sentimento d’invidia verso qualcuno o verso il bene ch’egli possiede; si usa con varie costruzioni: molti lo invidiano per la sua fortuna, o molti gli invidiano...
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