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IPPIA di Elide

di Goffredo COPPOLA - Guido CALOGERO - Giorgio DIAZ DE SANTILLANA - - Enciclopedia Italiana (1933)
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IPPIA di Elide

Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giorgio DIAZ DE SANTILLANA

Pensatore greco del sec. V a. C., uno dei più notevoli rappresentanti dell'antica sofistica.

Documenti superstiti del suo pensiero e della sua personalità sono, oltre a una breve serie di frammenti e di testimonianze (raccolti da H. Diels in Fragmente der Vorsokratiker, I, 4ª ed., Berlino 1922, pp. 282-88, traduz. ital. di M. Cardini nel volume I sofisti, Bari 1923, pp. 96-107), i due dialoghi Hippias maior e Hippias minor, il secondo dei quali è da ascrivere al primo periodo dell'attività letteraria di Platone, mentre l'altro è quasi certamente pseudoplatonico. In questi dialoghi (in cui Socrate è introdotto a discutere con I. circa il problema del bello e circa quello dell'errore), il sofista presenta singolarmente quei tratti d'insolente spavalderia e insipienza che già nell'opinione degli antichi dovettero contraddistinguerlo nello stesso ambiente della sofistica. Ma sotto tale spavalderia era un motivo serio: l'ideale dell'αὐτάρκεια, o "sufficienza a sé stesso", non intesa nel senso passivo dei cinici e poi degli stoici (che la facevano dipendere dalla rinuncia alle cose e quindi dalla liberazione dai desiderî e bisogni cui esse inducevano), ma in quello attivo della maggior possibile capacità di bastare a sé stessi nelle vicende e necessità della vita. Di qui il vanto, tipico d'I., di sapersi fare da sé il necessario, e p. es. tutti gli oggetti di abbigliamento: vanto che rivalutando le opere manuali e umili contro il disdegno della tradizionale etica aristocratica instaurava una nuova era nella concezione antica del lavoro. Di qui, insieme, lo studio di possedere e dominare le conoscenze ed esperienze umane, e d'insegnar l'arte di tale possesso, culminante nella mnemotecnica, o tecnica della memoria.

Sappiamo dal Protagora platonico che coltivò particolarmente la geometria, l'aritmetica e l'astronomia: non vi sono ragioni sufficienti per negare la sua identità con quell'Ippia geometra, di cui ci parlano Pappo, Proclo e Simplicio.

Il problema della trisezione dell'angolo lo condusse a scoprire la prima curva che si sia trovata dopo il cerchio: una trascendente, che per l'uso che se ne può fare anche nella quadratura del cerchio, fu da lui stesso, a quanto pare (Tannery, Zeuthen), denominata quadratrice. La curva non può essere costruita che per punti: e come tale fu oggetto di critiche da parte dei geometri greci. Le sue proprietà per la quadratura non furono però dimostrate che da Dinostrato (v.) con un procedimento di esaustione: di qui il suo nome comune di "quadratrice di Dinostrato".

Bibl.: E. Zeller, Die Philos. d. Griechen, I, ii, 6ª ed., Lipsia 1920, pp. 1316-1321 (con l'ulteriore bibliografia, per cui cfr. anche l'appendice bibliografica di Ueberweg-Praechter, Grundriss d. Gesch. d. Philos., I, 12ª ed., Berlino 1926); Wellmann e Biörnbo, in Pauly-Wissowa, Real-Encykl., VIII col. 1706 segg.; A. Momigliano, Ideali di vita nella sofistica: Ippia e Crizia, in La cultura, IX (1930), pp. 321-30.

Vedi anche
sofistica Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica, e soprattutto in Atene, tra il 5° e il 4° sec. a.C. ● Il nome di σοϕιστής ha, nella grecità più antica, un significato simile a quello di σοϕός «sapiente, esperto». Tra la metà del 5° e la fine del 4° sec. a.C. ... Dinòstrato Dinòstrato (gr. Δεινόστρατος, lat. Dinostrătus). - Matematico greco (metà del sec. 4º a. C.), fratello di Menecmo; "inventore" delle coniche. Secondo notizie conservateci da Pappo, Dinostrato applicò per primo alla quadratura del cerchio una curva già prima considerata (forse per la trisezione dell'angolo) ... Crìzia Crìzia ‹-zz-› (gr. Κριτίας, lat. Critias). - Politico e scrittore ateniese (n. 460 a. Crizia circa - m. 403). Fu scolaro di Gorgia di Lentini e di Socrate, dal cui insegnamento però trasse solo quanto gli poteva giovare per l'azione politica, contraddistinta in lui dalla simpatia per Sparta e da tendenze ... Sòcrate Sòcrate (gr. Σωκράτης, lat. Socrátes). - Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, ricordata spesso come donna bisbetica e petulante. ...
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    Filosofo e matematico greco (sec. 5º a. C.), uno dei più notevoli rappresentanti dell'antica sofistica. Nei frammenti, nelle testimonianze, e soprattutto nei due dialoghi platonici, Ippia minore e Ippia maggiore, I. è raffigurato come uno spavaldo insolente. Di fatto, egli doveva vagheggiare l'ideale ...
Vocabolario
elìdere
elidere elìdere v. tr. [dal lat. elidĕre, comp. di e-1 e laedĕre «ferire»] (pass. rem. eliṡi, elidésti, ecc.; part. pass. eliṡo). – 1. Togliere via, annullare, distruggere: Il vento lieve ... cancellava, elideva, ricomponeva ogni cosa nel...
òcchio di civétta
occhio di civetta òcchio di civétta locuz. usata come s. m. – Altro nome della pianta primavera (Primula vulgaris).
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