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COLBURN, Irwing Wightmann

di Arnaldo Mauri - Enciclopedia Italiana (1931)
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COLBURN, Irwing Wightmann

Arnaldo Mauri

Inventore americano, nato il 16 maggio 1861 a Fitchburg (Massachusetts) morto il 4 settembre 1917 a Toledo (Ohio). Benché elettrotecnico per studî e iniziale carriera, legò il suo nome alla radicale trasformazione dei metodi di fabbricazione delle lastre di vetro, che prima erano limitati a quelli manuali, faticosi e malsani. Per sei anni ne tentò la sostituzione mediante congegni meccanici atti a sommare i grandi cilindri che poi, tagliati nel senso della lunghezza, venivano svolti a formare il vetro piatto. Sempre insoddisfatto delle varie soluzioni, gli capitò di osservare una macchina da carta: da quel mmomento fu dominato dall'idea di creare un complesso termo-meccanico per tirare il vetro dalla massa fusa direttamente in nastro piatto, evitando tutti gl'inconvenienti del passaggio per la forma cilindrica, concezione geniale ma nell'applicazione irta di grandi difficoltà. Colburn lottò fino dal 1905 per la realizzazione delle sue idee: appoggiato finanziariamente costituì una società, spese oltre un milione di dollari e perdette, per fallimento dell'impresa, anche tutti i suoi brevetti. Fu poi assunto, per l'ulteriore elaborazione dei suoi congegni, da M. J. Owens, l'inventore della macchina per fabbricar bottiglie di vetro e da M. D. Libbey, l'industriale cui l'America deve i mirabili progressi nella lavorazione meccanica del vetro (1854-1925), e brevettò nel 1916 quel complesso termomeccanico, presto penetrato in quasi tutti gli stati produttori di lastre vitree, oggi noto sotto il nome di "procedimento Libbey-Owens". C. non conobbe però che amarezze e morì appunto quando la via del successo gli si apriva.

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