• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

JONES, Jennifer

di Maurizio Porro - Enciclopedia del Cinema (2003)
  • Condividi

Jones, Jennifer

Maurizio Porro

Nome d'arte di Phyllis Isley, attrice cinematografica statunitense, nata a Tulsa (Oklahoma) il 2 marzo 1919. Dotata di un temperamento istintivo, che rispecchiava la sua bellezza aggressiva e proterva, poco incline a subire i condizionamenti di Hollywood, ma decisa a imporsi con caparbia determinazione, negli anni Quaranta la J. interpretò film destinati a ottenere successo in tutto il mondo, in particolare The song of Bernadette (1943; Bernadette) di Henry King, nel ruolo della pastorella di Lourdes che assiste ad apparizioni mistiche, per il quale ottenne l'Oscar nel 1944, e il famoso, sensuale e barocco mélo western di King Vidor Duel in the Sun (1946; Duello al sole), cui è legata l'immagine più famosa e suggestiva dell'attrice, quella della splendida meticcia che scatena la drammatica rivalità tra due fratelli. Successivamente si specializzò in melodrammi sentimentali che se da un lato hanno addolcito la sua figura seducente, dall'altro non le hanno consentito di cimentarsi con personaggi carismatici che avrebbero potuto imporla definitivamente nel ricordo del pubblico, come nel caso di altre attrici divenute veri simboli dell'immaginario.

Figlia d'arte (la sua era una famiglia di attori girovaghi del varietà), la J. decise di fare l'attrice contro il volere dei genitori, che invece volevano farla studiare. Infatti, dopo essere stata al Monte Cassino Junior College di Tulsa e aver frequentato per un anno la Northwestern University di Evanston (Illinois), si iscrisse alla American Academy of Dramatic Arts di New York. Prese quindi parte ad alcuni spettacoli teatrali con la Cherry Lane Troupe e quindi lavorò nel 1938 come attrice alla radio, per poi esordire nel cinema interpretando alcuni western di routine della Republic Pictures Corporation, dallo schema ripetitivo, in cui impersonava sistematicamente l'eroina destinata a baciare l'amato cow boy solo nella scena finale. Venne quindi notata dal produttore David O. Selznick che la pose sotto contratto dal 1941 e le preparò un lancio sicuro affidandole il ruolo della protagonista in The song of Bernadette. Ebbe così inizio la sua definitiva scalata al successo, propiziata anche dal matrimonio con Selznick, avvenuto nel 1949, dopo che l'attrice aveva divorziato dall'attore Robert Walker. L'anno della consacrazione fu il 1946 durante il quale fu protagonista dell'amara commedia satirica Cluny Brown (Fra le tue braccia), del maestro Ernst Lubitsch ‒ in cui disegnò con Charles Boyer la memorabile coppia (una fanciulla di umili origini e un intellettuale polacco) che mette in evidenza le rigide convenzioni del mondo inglese ‒ e quindi di Duel in the Sun. Al fianco di Joseph Cotten e di Gregory Peck (in un inusuale ruolo negativo), lasciò emergere in questo film dai colori accesi tutto il suo conturbante erotismo, in particolare nel famoso duello finale in cui l'amore si intreccia definitivamente alla morte. Se nel 1949 si rivelò per lei decisamente felice l'occasione di lavorare con Vincente Minnelli in una bella riduzione di Madame Bovary, da G. Flaubert, ove seppe rivelare qualità di recitazione più sobrie e intimiste, fu in quello stesso anno che prese parte, ancora accanto a Joseph Cotten, al delicato, onirico Portrait of Jennie (Il ritratto di Jennie) di William Dieterle tratto dal romanzo di R. Nathan. Nel film la J. anima con notevole sensibilità l'evanescente figura femminile di cui è innamorato il pittore protagonista, e che si rivelerà apparizione sovrannaturale. Più convenzionali gli altri melodrammi interpretati: Since you went away (1944; Da quando te ne andasti) di John Cromwell, Carrie (1952; Gli occhi che non sorrisero) di William Wyler, A farewell to arms (1957; Addio alle armi) di Charles Vidor, versione patinata del romanzo di E. Hemingway, e Tender is the night (1961; Tenera è la notte) di H. King, altrettanto patinata versione del romanzo di F.S. Fitzgerald. Il melodramma più noto, retorico e popolare che la vide protagonista, giocato su tutti i cliché più tipici del genere (compresa una colonna sonora suadente e di grande successo), rimane comunque Love is a many-splendored thing (1955; L'amore è una cosa meravigliosa) di King, in cui è una ragazza euroasiatica che, tra pregiudizi, crudeli pettegolezzi e difficoltà di ogni tipo, ama, riamata, un giornalista americano (William Holden), destinato a morire in Corea. Sempre imposta dal marito, la J. aveva tentato anche prove d'autore, diretta da John Huston in We were strangers (1949; Stanotte sorgerà il sole), accanto a John Garfield, e in Beat the Devil (1953; Il tesoro dell'Africa), e perfino da Vittorio De Sica nella strana storia d'amore interpretata nel 1953 al fianco di Montgomery Clift, Stazione Termini. L'intreccio tra il suo lavoro e l'influenza del potente Selznick fu costante e indubbia: di fatto la sua carriera si interruppe dopo la morte del marito, avvenuta nel 1965. Risale al 1974 l'apparizione nel film catastrofico, dal cast all star, The towering inferno (L'inferno di cristallo) diretto da John Guillermin e irvin Allen, partecipazione che rivela più una momentanea nostalgia per il grande schermo che un serio tentativo di riprendere la carriera interrotta: quasi il desiderio di trovare nel cinema, che le aveva portato il successo, una parentesi rispetto a una vita privata non sempre facile, funestata anche dalla perdita di una figlia.

Bibliografia

B. Linet, Star-crossed: The story of Robert Walker and Jennifer Jones, New York 1986; J.L. Carrier, Jennifer Jones: a bio-bibliography, New York 1990; E.Z. Epstein, Portrait of Jennifer: a biography of Jennifer Jones, New York 1995.

Vedi anche
Joseph Cotten Attore teatrale e cinematografico statunitense (Petersburg, Virginia, 1905 - Westwood, California, 1994). Dopo aver studiato recitazione alla Hickman School of Speech and Expression (Washington, D.Cotten, Joseph) ha calcato diversi palcoscenici prima di arrivare a Broadway nei primi anni Trenta; l’esordio ... Vittorio De Sica Attore e regista cinematografico italiano (Sora 1901 - Parigi 1974). Fu uno degli autori di maggiore rilievo della stagione neorealista del cinema italiano. Vinse l'Oscar per il migliore film straniero con Sciuscià (1948), Ladri di biciclette (1950) e Il giardino dei Finzi Contini (1972). Vita e opere. ... Bergman, Ingrid Attrice svedese (Stoccolma 1915 - Londra 1982). Esordì nel cinema nel 1935 e, sotto la direzione di G. Molander, acquisì in breve notorietà (Intermezzo, 1937) per quella profondità di espressione, triste e gioiosa nel contempo, che le rimase caratteristica. Trasferitasi nel '39 negli USA interpretò con ... Grace Kelly Attrice statunitense (Filadelfia 1929 - Montecarlo 1982); dal teatro passò al cinema nel 1951 con High noon (Mezzogiorno di fuoco), ma è entrata nella storia del cinema come interprete dei film di A. Hitchcock: Dial M for murder (Il delitto perfetto, 1953); Rear window (1953); To catch a thief (1955). ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Cinema
Tag
  • VINCENTE MINNELLI
  • REPUBLIC PICTURES
  • VITTORIO DE SICA
  • MONTGOMERY CLIFT
  • WILLIAM DIETERLE
Altri risultati per JONES, Jennifer
  • Jones, Jennifer
    Enciclopedia on line
    Nome d'arte dell'attrice statunitense Phyllis Isley (Tulsa, Oklahoma, 1919 - Malibu, California, 2009); figlia di attori, attrice fin da bambina, è stata nel cinema dal 1943, interprete sensibile di varî film, tra i quali ricordiamo: The song of Bernadette (1943), che le ha valso l'Oscar; Since you ...
  • JONES, Jennifer
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
    Gian Luigi RONDI Nome d'arte di Phyllis Isley, attrice cinematografica americana, nata a Tulsa (Oklahoma). Esordì sulle scene di piccoli teatri di provincia; il cinema non le affidò, agli inizî, che modeste particine in alcuni film westerns, ma l'interpretazione di Bernadette (1943), per la quale le ...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali