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JUAN FERNÁNDEZ

di Riccardo RICCARDI - Fabrizio CORTESI - Enciclopedia Italiana (1933)
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JUAN FERNÁNDEZ (A. T., 149-150 e 151-152)

Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI

FERNÁNDEZ Gruppo di isole dell'Oceano Pacifico, possedimento chileno, situato a 570 km. al largo della costa del Chile centrale; è costituito da tre isole (Mása-Tierra, 95 kmq.; Más-a-Fuera, 85 kmq.; Santa Clara, 5 kmq.: totale, 185 kmq.) ed è separata dal continente sudamericano da profondità di oltre 7000 m.

L'arcipelago Juan Fernández fu scoperto dal navigante spagnolo che gli diede il nome, nel 1572, e subito dopo i gesuiti vi fondarono una colonia ben presto abbandonata (1596). Nel Seicento approdarono in esso varî avventurieri, visitandolo; nel 1615 W. C. Schouten, nel 1624 Jacques L'Hermite, nel 1680 Sharp. Nel 1686 il cap. Davies vi sbarcò 9 uomini della sua ciurma, che avevano voluto esservi lasciati e che furono raccolti da altra nave inglese tre anni dopo. Nel 1704 vi fu sbarcato quell'Alessandro Selkirk, marinaio scozzese - rimastovi 5 anni e ricondotto in patria dal cap. Wood Rogers - che è l'eroe del racconto di D. De Foe, il Robinson Crusoe. Più tardi, nel 1720, per il naufragio della nave Speedwell, altri 24 uomini furono gettati nell'isola maggiore, catturati di poi dagli Spagnoli. Dopo avervi mandato un forte distaccamento che costituì un nucleo di popolazione nella parte NE. della baia di S. Bautista o Cumberland, la Spagna convertì l'isola in colonia penale; a tal fine fu adibita anche dal Chile, che la occupò nel 1819, fino a che, nel 1866, fu data in affitto a privati. Nel 1915 l'incrociatore tedesco Dresden, attaccato da un incrociatore inglese, vi fu fatto saltare dall'equipaggio. M. Lo.

Más-a-Tierra ha forma irregolare, quasi di mezzaluna, ed è lunga da E. a O. circa 20 km. e larga al massimo 6 km. È tutta montuosa (M. Yunque, 950 m.) e formata essenzialmente da rocce vulcaniche, ma non v'è nulla che attesti un'attività recente. Non vi sono zone piane di una certa estensione e le coste per lo più sono alte e dirupate; uno dei pochi punti accessibili è la Baia di Cumberland, dov'è sorta una colonia di pescatori (pesca e conservazione in scatole del Palinurus frontalis, grosso e squisito crostaceo), che nel 1930 erano 220. Il clima è sano, non troppo caldo d'estate (temperatura media, 19°,5) e dolce d'inverno (temperatura media, un poco più di 12°); le precipitazioni si aggirano sui 1000 mm. e sono in complesso più abbondanti nella parte orientale, dove le pendici delle montagne e le numerose vallette (percorse da ruscelli talvolta a corso perenne) sono coperte da belle foreste ricche di felci, foreste un tempo assai più estese, e ora ridotte in superficie dal diboscamento e dagl'incendî. La parte occidentale dell'isola, meno elevata e quindi meno innaffiata dalle piogge, è coperta in prevalenza da piante erbacee. Presso Puerto Inglés, ai piedi del Cerro Alto (627 m.), sulla costa settentrionale, si apre la grotta che servì di rifugio ad Alessandro Selkirk.

Presso la costa SO. di Más-a-Tierra si trova l'isolotto di S. Clara, tutto montuoso (375 m.) e disabitato. Disabitata è pure Más-a-Fuera, situata a 150 km. circa a occidente di Más-aTierra; Más-a-Fuera ha forma ellittica ed è anch'essa completamente montuosa e con coste alte e precipiti.

La fauna delle isole Juan Fernández è assai povera: di quadrupedi non vi sono che quelli introdotti dall'uomo e tornati allo stato selvatico; numerosi gli uccelli, soprattutto marini, ma solo un colibrì è peculiare; un tempo sulle coste abbondavano le foche, le otarie e gli elefanti marini, sterminati per trarne grasso e olio. Mancano i rettili; le acque marine abbondano di pesci e sono abitate dal già nominato Palinurus frontalis, che si trova solo in queste isole.

Flora e vegetazione. - Dal punto di vista fitogeografico e botanico queste isole sono di grande interesse e per il gran numero di specie endemiche (circa il 65% delle vascolari) e per la presenza di forme sopravvissute dalle antiche epoche geologiche.

Nell'isola di Más-a-Tierra la vegetazione è costituita in parte da foreste, distrutte però nelle vallate, in parte da erbe e graminacee: due specie cilene, Acaena argentea e Aristotelia maqui, si vanno diffondendo rapidamente e minacciano con la loro invasione la flora locale. Sopra i 200 m. la foresta conserva il suo primitivo sviluppo con aspetto sempreverde e vi domina la Mirtacea Myrceugenia fernandeziana dalle foglie spesse e lucenti, che in estate si copre di fiori bianchi e odorosi innumerevoli: numerose sono le felci del genere Hymenophyllum, il suolo è coperto di tronchi caduti e d'un ricco tappeto di muschi. Quivi cresce la palma endemica Juania australis, localmente chiamata chonta, che alcuni uniscono al genere Ceroxylon (C. australe).

In quest'isola si trovava il prezioso sandalo americano Santalum fernandezianum, rappresentante di un genere sconosciuto per la flora americana perché cresce solo nelle terre del Pacifico occidentale e in India: è ora scomparso per la distruzione compiutane per utilizzare il suo profumatissimo legno.

Nelle zone più elevate appariscono felci arborescenti (Dicksonia Berteroana, Thyrsopteris elegans, quest'ultima superstite di forme preterziarie) e si trova la Lactoris fernandeziana rappresentante della monotipica famiglia delle Lactoridacee affine alle Magnoliacee, confinata in quest'isola oceanica. Presso le cadute d'acqua crescono il Cladium scirpoideum e l'endemica Gumera peltata dalle foglie gigantesche; la zona più elevata è coperta di cespugli xerofitici e ciuffi di graminacee. Sul margine della foresta vivono parccchi alberi in miniatura, rappresentanti di generi o specie endemiche delle Composte (Dendroseris, Robinsonia), Borraginacee (Selkirkia) e Ombrellifere (Eryngium).

Nell'isoletta di Santa Clara crescono numerose Dendroseris, specialmente D. macrophylla.

Le pendici e le coste dell'isola di Más-a-Fuera sono ricoperte da una vegetazione steppica. La foresta si trova nel centro del sistema vallivo fra 300 e 660 m. s. m. ed è costituita da Myrceugenia Schultzii con gruppi di Dicksonia e di altre piante: sui margini superiori crescono parecchie Robinsonia, alcune esclusive di quest'isola. Anche presso Los Inocentes vi è una bellissima foresta di Dicksonia. Sopra i 1000 m. la vegetazione assume carattere alpino con elementi magellanici (Rubus geoides, Lycopodium magellanicum, Lagenophora) di grande interesse se si pensa che quest'isola è circa alla stessa latitudine di Valparaiso, e con associazioni di fanerogame, felci, muschi e licheni; tale vegetazione giunge fino alle più alte vette che sovrastano a picco per 1500 m. il livello del mare. In questa zona è endemica la Gunnera Más-a-Fuerae.

La flora e la vegetazione di queste isole è costituita da elementi svariati, taluni decisamente cileni, altri magellanici e subantartici immigrati in periodo glaciale, taluni tropicali e neozelandesi e altri finalmente endemici, collegati con tipi che crescono nelle isole del Pacifico distanti migliaia di miglia.

Bibl.: F. Johow, Estudios sobre la flora de Juan Fernández, Santiago 1896; C. Skottsberg, The Islands of Juan Fernández, in Geogr. Rev., 1918, I, pp. 362-383; id., The natural history of Juan Fernández, voll. 3, Upsala 1920-21; W. L. Schmitt, A Voyage to the Island home of Robinson Crusoe, in Nat. Geogr. Mag., II (1928), pp. 353-370; O. Holstein, Robinson Crusoe e la sua isola, in L'Universo, 1933, pp. 1-15.

Vedi anche
Oceano Pacifico Il più vasto oceano della Terra per superficie: si stende su un’area complessiva di 179.680.000 km2 circa, di cui fanno parte mari secondari quali il Mar di Bering a N, il Mar di Ohotsk, il Mar del Giappone, il Mar Giallo, il Mar Cinese Orientale e il Mar Cinese Meridionale, il Mar dei Coralli, tutti ... Cile Stato dell’America Meridionale. Confina a N con il Perù, a E con la Bolivia e l’Argentina; a S e a O è bagnato dall’Oceano Pacifico. Il territorio si allunga per 4200 km circa nel senso della latitudine e non supera i 400 km nel senso della longitudine, conferendo un perimetro estremamente sviluppato ... gesuiti Religiosi appartenenti alla Compagnia di Gesù (Societas Iesu), ordine di chierici regolari fondato da s. Ignazio di Loyola. Gli inizi della Compagnia risalgono al 1534 quando s. Ignazio con P. Fabro, Francesco Saverio, D. Laínez, A. Salmerón, S. Rodríguez, N. Bobadilla, gettò a Parigi le prime basi della ...
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    Navigatore spagnolo (Cartagena 1536 - Santiago del Cile 1602 circa). Viaggiò dopo il 1560 lungo le coste dell'America Merid. e, al largo tra il Cile e il Perù, scoprì le isolette che furono perciò chiamate Juan Fernández.
Vocabolario
tirsopteridàcee
tirsopteridacee tirsopteridàcee s. f. pl. [lat. scient. Thyrsopteridaceae, dal nome del genere Thyrsopteris, comp. del gr. ϑύρσος «tirso» e πτερίς -ίδος «felce», perché i sori disposti in una sorta di grappolo fanno assomigliare la pianta...
quésti
questi quésti pron. dimostr. m. [lat. eccu(m) *ĭsti (forma di nomin. sing., per ĭste, modificato per analogia con qui; cfr. quegli)], letter. – Questa persona, la persona di cui si è appena parlato (per lo più come soggetto; in casi obliqui,...
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