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Le relazioni tra Siria e Iran e l'ambiguita di Damasco

ATLANTE GEOPOLITICO (2012)
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Uno degli assi più stabili nel fluido gioco di alleanze che interessa gli attori del Medio Oriente è quello costituito dalla relazione bilaterale tra Siria e Iran. Le buone relazioni tra questi due paesi risalgono alla fase immediatamente successiva alla Rivoluzione islamica del 1979 in Iran, e hanno trovato un punto di convergenza nel ruolo di supporto alle forze sciite e al movimento di Hezbollah svolto durante la guerra civile libanese (1975-90).

Il regime siriano è retto da una minoranza sciita e, oltre a tale elemento di convergenza, Teheran e Damasco hanno storicamente avuto interesse nel sostenersi a vicenda, visto l’isolamento internazionale e regionale cui sono state sottoposte. Tra la Siria e l’Iran vi sarebbe inoltre l’interesse comune a equilibrare l’influenza delle monarchie del Golfo e dell’asse arabo-sunnita costituito da Egitto, Giordania e Arabia Saudita, oltre che a contrastare lo Stato di Israele. La retorica di Damasco è però meno aggressiva di quella di Teheran e, soprattutto dal 2008 in poi, la Siria si è dichiarata disponibile ad aprire un dialogo con Israele, con i vicini arabi e con l’Occidente. Ciò non le ha impedito di mantenere la propria alleanza strategica con l’Iran, ponendosi d’altra parte come possibile interlocutore tra Teheran e la comunità internazionale. Le repressioni atuate dal regime di Assad a danno dei manifestanti a partire dall’aprile del 2011, hanno d’altra parte provocato un rinnovato isolamento politico e diplomatico di Damasco a livello internazionale, portando la Siria ad avere nuovamente rapporti pi stretti ed escusivi con ll’Iran.

Vedi anche
Medio Oriente Per calco dall’ingl. Middle East, area geografica comprendente i paesi africani e asiatici che si affacciano o gravitano sul Mediterraneo orientale (Turchia, Israele, Egitto ecc., in passato detti anche paesi del Levante o semplicemente Levante e per i quali è diventata sempre più rara la denominazione ... Hezbollah Movimento e partito fondamentalista islamico sciita («Partito di Dio»). Nato in Libano dopo l’invasione israeliana (1982), filoiraniano e appoggiato dalla Siria, si rese responsabile di numerose e cruente azioni terroristiche. Il suo radicamento nella società proseguì anche dopo il ritiro dalla fascia ... sciiti Minoranze islamiche (dall’arabo shī‛at ‛Alī, «la fazione di ‛Alī»). La loro origine risale alla morte del Profeta (632). Sono divisi in tre grandi nuclei: zaiditi, che rappresentano l’indirizzo meno lontano dall’ortodossia sunnita sul terreno politico e giuridico; imamiti o duodecimani, sciiti moderati, ... diplomazia L’insieme dei procedimenti attraverso cui uno Stato mantiene le normali relazioni con altri soggetti di diritto internazionale (Stati esteri e altri enti con personalità internazionale), per contemperarne gli interessi in contrasto e favorire la reciproca collaborazione per la soddisfazione di comuni ...
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tutto è perduto, fuorché l’onóre
tutto e perduto, fuorche l'onore tutto è perduto, fuorché l’onóre. – Traduzione della frase francese tout est perdu fors l’honneur che riduce in forma epigrammatica, mutandone il significato, le parole scritte dal re Francesco I di Francia...
damasco
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