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FRANCHINI, Leonardo

di Alessandro Porro - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 50 (1998)
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FRANCHINI, Leonardo

Alessandro Porro

Nacque il 4 marzo 1799, da Giambattista e da Teresa Barbieri, a Sarzana in Lunigiana, ove compì i primi studi nella Casa delle missioni. Trasferitosi a Genova all'età di 12 anni, fu iniziato alla formazione scientifica da A. Bertoloni e vi completò gli studi secondari. Passò poi a studiare medicina e chirurgia nell'università di Pisa, ove si addottorò nel 1820. Si trasferì successivamente a Bologna, per trascorrere un periodo di perfezionamento in quella università, compagno di studi, tra gli altri, di P.M. Baroni: in questa città ebbe subito modo di farsi apprezzare per una serie di brillanti ricerche sperimentali di fisiologia, che pubblicò col titolo Ricerche fisiologiche intorno all'assorbimento, in Bologna negli anni 1821-1822 (Bologna 1823; e in Nuova Collezione di opuscoli scientifici…, Bologna 1824, pp. 1-36, 49-102).

Stimato dalla comunità scientifica, il F. contribuì attivamente alla costituzione della Società medico-chirurgica di Bologna, della quale il 19 luglio 1823 fu eletto presidente per un anno, succedendo a F. Orioli. Il F. fu inoltre membro di numerose accademie scientifiche ed effettuò numerosi viaggi di studio nelle principali città dell'Italia settentrionale: Padova, Venezia, Milano, Pavia, Torino. Tornato a Sarzana, raggiunse presto una notevole rinomanza in tutta la Lunigiana: eletto a fare parte degli amministratori della sua città, ne riordinò l'ospedale civico e si fece promotore di vari miglioramenti urbanistici. Nominato commissario della vaccinazione per la Liguria orientale, nel 1835 fu vincitore del premio Sgarzi, bandito dalla Società medico-chirurgica di Bologna.

Il problema dell'assorbimento intestinale costituiva all'epoca una questione della fisiologia ancora irrisolta. Il F. ne intraprese lo studio col metodo sperimentale, conducendo le sue osservazioni sull'animale vivente: iniettava nel canale alimentare di cani varie sostanze liquide, ricercandone poi la presenza nel sangue della vena porta e nella linfa del dotto toracico. Eseguì tali esperienze anche alla presenza di illustri medici, quali il Baroni e F. Mondini, e poté dimostrare che l'assorbimento dei liquidi avveniva sia per via ematica, sia per via linfatica, sebbene con modalità alquanto diverse. Le sue conclusioni rappresentarono un valido contributo alla definizione morfofunzionale del sistema linfatico.

Eminentemente fisiologica fu pure l'impostazione della memoria che fruttò al F. il premio della Società medico-chirurgica di Bologna, Della reazione organica, pubblicata in Memorie della Società medico-chirurgica di Bologna, seguiti agli "Opuscoli" da essa pubblicati, I (1838), pp. 225-292, già sunteggiata in Bullettino delle scienze mediche, s. 2, I (1837), pp. 50-61. In essa l'autore, seguace delle idee di G. Tommasini e inserito nel pieno della tradizione medica bolognese del tempo, tentava di unificare il più possibile un complesso di fenomeni difficilmente riducibile a condizioni generali di stimolo e di contro stimolo. Tali concezioni si riflettevano poi nella condotta terapeutica: così, ad esempio, ammettendo che per effetto di cause morbose si determinasse una sottrazione di stimoli necessari alla vita (e provocanti poi la reazione organica), appariva necessaria una terapia stimolante associata talora a una antiflogistica, opportunamente ponderate nelle varie fasi del processo patologico.

Il F. fu anche autore di una Lettera del dottor L. Franchini al signor G.P. Vieusseux, in difesa dei suoi studi sull'assorbimento, apparsa in Opuscoli della Società medico-chirurgica di Bologna, I (1824), pp. 313-318, prima vera pubblicazione scientifica curata dalla Società, e in Nuova Collezione di opuscoli scientifici…, cit., pp. 277-279.

Colpito da apoplessia, il F. morì pochi mesi dopo a Bologna, l'11 luglio 1843.

Fonti e Bibl.: Necr. in Bull. delle scienze mediche, s. 3, V (1844), pp. 66-70; L. F. 1823-1824, in Primo centenario della Società medica chirurgica di Bologna (1823-1923), Bologna 1924, p. 521; L. F. medico, in Saggio bio-bibliografico degli scienziati di Lunigiana, La Spezia 1929, p. 91; R. Bernabeo, L. F. e le "Ricerche fisiologiche intorno all'assorbimento"…, in Pagine di storia della medicina, XII (1968), 1, pp. 43-49.

Vedi anche
eziologia In generale, parte di una scienza che indaga le cause di una determinata classe di fenomeni. ● In particolare, in medicina, lo studio delle cause delle malattie o, impropriamente, la causa stessa. Mentre alcune volte la condizione morbosa è legata a una sola causa (ereditaria, infettiva ecc.), più spesso ... patologia Lo studio dei problemi relativi alle malattie dell’uomo (patologia umana) e degli animali (patologia veterinaria; ➔ veterinaria); comprende diverse specializzazioni, e denominazioni, con riferimento alla natura dei problemi, agli elementi anatomici che sono oggetto di studio, all’eziologia delle alterazioni, ... ictus Sindrome caratterizzata dall’esordio improvviso di un deficit neurologico focale di durata superiore a 24 ore e di origine vascolare (ingl. stroke). Si definisce invece attacco ischemico transitorio (TIA, transitory ischemic attack) un deficit neurologico focale di durata inferiore a 24 ore (➔ ischemia). ... terapia Studio e attuazione concreta dei mezzi e dei metodi per combattere le malattie. botanica La terapia vegetale (o fitoterapia) studia i rimedi, la loro somministrazione e la loro azione sulle piante e sugli eventuali loro parassiti. La terapia in senso stretto cura le malattie già in atto, e può essere ...
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leonardista s. m. e f. Specialista negli studi su Leonardo da Vinci. ◆ La lettura di quest’anno è appunto curata dal leonardista Carlo Pedretti, dal 1985 titolare della cattedra «Armand Hammer» di Studi Vinciani presso la University of...
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