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leucodistrofia

Dizionario di Medicina (2010)
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leucodistrofia


Degenerazione progressiva della sostanza bianca cerebrale, dovuta a perdita della mielina. La maggior parte delle l. è ereditaria, per alterazioni metaboliche (deficit enzimatici) che accumulano sostanze tossiche (metaboliti intermedi e prodotti di degradazione della mielina), causando demielinizzazione. Alcune l. sono associate a distrofie muscolari (➔) congenite. La terapia per le l. è solo di supporto (quando non si può togliere dalla dieta la fonte di metaboliti tossici); l’approccio tuttavia più promettente è la terapia genica, che consiste nell’inserire nel DNA del paziente il gene che esprime la sintesi dell’enzima mancante, tramite un vettore in grado di proteggerlo e nello stesso tempo di veicolarlo nelle cellule bersaglio (adenovirus o lentivirus).

Adrenoleucodistrofia

Malattia ereditaria legata al cromosoma X, con progressiva demielinizzazione cerebrale e atrofia delle ghiandole surrenali. È caratterizzata da una diminuita capacità di degradare acidi grassi a catena molto lunga, che si accumulano nel plasma e nei tessuti e causano una demielinizzazione progressiva. I sintomi sono iperattività, instabilità dell’umore, diminuzione della vista e dell’udito, convulsioni; la forma più comune (80%) esordisce tra i 4 e gli 8 anni e progredisce rapidamente fino al coma e alla morte. La forma adolescenziale è a progressione più lenta. La forma che insorge  tra i 21 e i 35 anni coinvolge principalmente il midollo spinale e i nervi periferici, e progredisce lentamente con incontinenza, impotenza, spasticità degli arti inferiori, qualche volta demenza. Una dieta ipolipidica arricchita con trioleato e trierucato (olio di Lorenzo) ha dato buoni risultati.

Leucodistrofia di Canavan

Malattia ereditaria autosomica recessiva, ad alta incidenza tra gli ebrei Ashkenazi, causata da un’alterazione dell’asparti­lacilasi; è caratterizzata da deterioramento mentale progressivo, rigidità muscolare, megalencefalia, paralisi, perdita dell’udito e cecità. I sintomi compaiono intorno ai 6 mesi di età e progrediscono rapidamente fino alla morte (intorno ai 4 anni).

Leucodistrofia sudanofilica (o malattia di Pelizaeus- Merzbacher)

Sindrome, legata al cromosoma X, dovuta al difetto enzimatico della frazione proteolipidica della mielina; i sintomi compaiono durante i primi mesi di vita e comprendono spasticità, tremore del capo, contratture, atrofia ottica con nistagmo, ritardo psicomotorio.

Leucodistrofia di Refsum

L. ereditaria autosomica recessiva, caratterizzata da accumulo di acido fitanico (un acido carbossilico superiore introdotto con una dieta ricca di grassi animali) nel plasma e nei tessuti, per un disordine del metabolismo dei lipidi. I sintomi sono quelli di una polineuropatia demielinizzante e includono retinite pigmentosa e nistagmo, ipotonia, atassia, elevato contenuto di proteine nel liquido cefalorachidiano e dimorfismi facciali.

Leucodistrofia di Krabbe

Rara malattia ereditaria autosomica recessiva, da deficit di galattosilcerebrosidasi, che provoca accumulo di metabolici tossici (come il galattosilcerebroside e la psicosina) nella sostanza bianca cerebrale, causando demielinizzazione. Il quadro clinico include ritardo mentale, paralisi, cecità, sordità, paralisi pseudobulbare e morte nel secondo o terzo anno di vita. Per la cura di questa sindrome è stato sperimentato con successo il trapianto di cellule staminali dal cordone ombelicale.

leucodistrofia

Vedi anche
nevroglia (o neuroglia o glia) Termine proposto da R. Virchow per indicare lo stroma interstiziale dell’encefalo e del midollo spinale, che, a differenza di quanto avviene negli altri organi, non è formato dal tessuto connettivo. È costituita da elementi di origine ectodermica (astrociti, oligodendrociti, cellule ... paralisi La perdita della funzione muscolare che di solito esprime una lesione delle vie nervose motorie (p. organica). Sulla base della distribuzione della p. a particolari distretti muscolari somatici, il termine è sostituito da quelli di emiplegia, monoplegia, paraplegia. Patologia umana Le varietà fondamentali ... grasso di mkanyi Sostanza di colore giallognolo estratta dai semi dell’albero Stearodendron stuhlmannii. Con punto di fusione di 40-42 °C, è costituito essenzialmente da esteri degli acidi oleico e stearico; nei paesi d’origine si impiega come commestibile e si esporta come materia prima per preparare stearina. sistema nervoso L’insieme di organi specializzati nelle funzioni di ricezione, conduzione ed elaborazione degli stimoli; collega le varie parti dell’organismo e ne coordina le attività, interviene nella regolazione del trofismo e delle funzioni dei singoli organi; mette l’organismo in grado di ricevere stimoli dal mondo ...
Indice
  • 1 Adrenoleucodistrofia
  • 2 Leucodistrofia di Canavan
  • 3 Leucodistrofia sudanofilica (o malattia di Pelizaeus- Merzbacher)
  • 4 Leucodistrofia di Refsum
  • 5 Leucodistrofia di Krabbe
Tag
  • LIQUIDO CEFALORACHIDIANO
  • ADRENOLEUCODISTROFIA
  • RETINITE PIGMENTOSA
  • GHIANDOLE SURRENALI
  • DISTROFIE MUSCOLARI
Altri risultati per leucodistrofia
  • leucodistrofia
    Enciclopedia on line
    Denominazione comune a un gruppo di malattie del sistema nervoso centrale dovute ad alterazioni enzimatiche che, a livello macroscopico, si manifestano con un’alterazione degenerativa della sostanza bianca in forma di demielinizzazione diffusa. Globalmente considerate, le l. costituiscono un gruppo ...
Vocabolario
leucodistrofìa
leucodistrofia leucodistrofìa s. f. [comp. di leuco- e distrofia]. – Nome dato a un gruppo di malattie del sistema nervoso centrale, caratterizzate da un’alterazione degenerativa, in forma di demielinizzazione diffusa, della sostanza bianca....
solfatidòṡi
solfatidosi solfatidòṡi s. f. [der. di solfatide, col suff. medico -osi]. – In medicina, particolare forma di leucodistrofia, detta anche leucodistrofia metacromatica, caratterizzata dall’accumulo di solfatidi nel sistema nervoso e nei...
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