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LAVELLE, Louis

di Vittorio STELLA - Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
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LAVELLE, Louis

Vittorio STELLA

Filosofo e moralista francese, nato a Saint-Martin-de-Villeréal il 15 luglio 1883, morto il 1° settembre 1951. Studiò all'università di Lione, ove ebbe tra i maestri Arthur Hannequin. Risentì poi dell'influsso di O. Hamelin, com'è manifesto fin dalla sua tesi di dottorato su La dialectique du monde sensible (Strasburgo 1921) scritta durante la guerra e presentata alla Sorbona. Con R. Le Senne fu il fondatore e il più eminente rappresentante del movimento cristiano della Philosophie de l'esprit: la collana dell'ed. Aubier avente questo titolo s'iniziò nel 1934. Insegnò al Collège de France.

La sua opera, vasta e complessa, porta alla confluenza del bisogno metafisico e sistematico con l'esigenza analitico-descrittiva dei problemi psicologici e morali. Quasi contemporaneo alla tesi è lo studio psicologico La perception visuelle de la profondeur (Strasburgo 1921), mentre la presentazione più completa e articolata del suo pensiero filosofico rimane affidata ai quattro volumi de La dialectique de l'éternel présent: I, De l'Être (Parigi 1928, 3ª ed. rifatta 1947), II, De l'Acte (ivi 1937), III, Du temps et de l'éternité (ivi 1945), IV, De l'âme humaine (ivi 1951): ai due del Traité des valeurs (I, ivi 1951, II, ivi 1955), a La présence totale (ivi 1934), all'Introduction à l'ontologie (ivi 1947), a De l'intimité spirituelle (ivi 1955). Le più notevoli opere lavelliane di filosofia della pratica sono: La conscience de soi (ivi 1933) Le moi et son destin (ivi 1936; trad. it., Milano 1943), L'erreur de Narcisse (ivi 1939), Le mal et la souffrance (ivi 1940), La parole et l'écriture (ivi 1942), Les puissances du moi (ivi 1948), Quatre saints (ivi 1949; trad. it., Brescia 1953) e la postuma Conduite à l'égard d'autrui (ivi 1957). Una trattazione storica è quella su La philosophie entre les deux guerres (ivi 1942; trad. it., Brescia 1949) da lui definita "chroniques philosophiques". Il pensiero di L. è in sostanza una egologia, in quanto la restaurazione della metafisica vi è ottenuta mediante il riconoscimento dell'universalità all'esperienza intima della persona, portatrice dei valori. Il dialettismo proprio del rapporto tra individuo e valore è rivelatore dell'eternità come annullamento del tempo, eterna presenza dell'essere nell'atto dell'io.

Bibl.: O. M. Nobile, La filosofia di L. L., Firenze 1943; E. Centineo, Il problema della persona nella filosofia di L., Palermo 1944; G. Truc, De J.-P. Sartre à L. L. ou Désagrégation et réintégration, Parigi 1946; G. Grasso, Lavelle, Brescia 1949; L. Stefanini, Critica costruttiva dell'esistenzialismo teistico, in Giornale di metafisica, V (1950), n. 3, pp. 272-84; id., Esistenzialismo ateo ed esistenzialismo teistico, Padova 1952; Autori varî, in Giornale di Metafisica, fasc. dedicato a L. L., VII (1952), n. 4; F. P. Alessio, Studi sul neo-spiritualismo, Milano-Roma 1953; B. Sargi, La participation à l'Être dans la philosophie de L. L., Parigi 1957; J. École, La métaphysique de l'Être dans la philosophie de L. L., Lovanio 1957; Autorî vari, in Les études philosophiques, fasc. dedicato al Lavelle, genn. 1958; W. Piersol, La valeur dans la philosohpie de L. L., Parigi 1959.

Vedi anche
René Le Senne Le Senne ‹lë sèn›, René. - Filosofo francese (Elbeuf-sur-Seine 1882 - Parigi 1954); dal 1942 prof. alla Sorbona e dal 1948 membro dell'Istituto di Francia; socio straniero dei Lincei (1951). Il pensiero di Le Le Senne, Rene, preoccupato di collegare lo studio concreto dell'uomo a una metafisica dei valori, ... Maurice Merleau-Ponty Merleau-Ponty ‹merlò põtì›, Maurice. - Filosofo francese (Rochefort-sur-Mer 1908 - Parigi 1961), professore all'univ. di Lione (1945-49) e al Collège de France (1952). Discepolo e amico di J.-P. Sartre, con questo fondatore nel 1945 della rivista Les temps modernes, se ne distaccò nel 1953, non approvandone ... spiritualismo Orientamento filosofico basato sul riconoscimento della realtà sostanziale dello spirito. Il termine fu introdotto nel 19° sec. da V. Cousin, anche se la tradizione spiritualistica può essere fatta risalire a sant’Agostino. Strettamente legata al privilegio accordato alla conoscenza introspettiva e alla ... esistenza filosofia Nel linguaggio filosofico, lo stato di ogni realtà in quanto è tale, o, in senso specifico, lo stato della realtà che può essere oggetto di un’esperienza sensibile. 1. esistenza ed essenza Nella storia della filosofia, il termine esistenza (existentia) ha assunto rilievo soprattutto nella ...
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  • COLLÈGE DE FRANCE
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  • FILOSOFIA
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    Filosofo francese (Saint-Martin-de-Villeréal, Lot-et-Garonne, 1883 - Parranquet, Lot-et-Garonne, 1951). Fu prof. (dal 1941) al Collège de France, e dal 1947 membro dell’Institut (Académie des sciences). La sua meditazione si riallaccia alla tradizione dello spiritualismo francese nonché all’idealismo ...
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    Filosofo francese (Saint-Martin-de-Villeréal, Lot-et-Garonne, 1883 - Parranquet, Lot-et-Garonne, 1951); professore (dal 1941) al Collège de France, dal 1947 membro dell'Institut (Académie des sciences). La sua meditazione si riallaccia alla tradizione dello spiritualismo francese nonché all'idealismo ...
Vocabolario
lavèllo
lavello lavèllo s. m. [lat. labĕllum: v. avello]. – 1. Conca, vasca, lavandino; in partic., sinon. (di origine settentr.) di acquaio. 2. Nell’uso ant. e letter. (ma anche dial.), avello, cioè arca sepolcrale, tomba: nei l. non sono nemmeno...
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