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magnetone di Bohr

di Mauro Cappelli - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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magnetone di Bohr

Mauro Cappelli

Valore del momento magnetico orbitale dell’elettrone dell’atomo di idrogeno nello stato fondamentale. Tipicamente indicato con il simbolo μΒ, in onore al fisico danese Niels Bohr, rappresenta una costante fisica fondamentale per la misura del momento magnetico di atomi, nuclei atomici, elettroni e particelle subatomiche. È definito come μΒ=eℏ/2mε, dove e è la carica dell’elettrone, mε è la sua massa e ℏ a costante di Planck ridotta. Nel sistema internazionale SI vale 9,27400949(80)∙10−24 J/T ovvero 5,78838263(52)∙10−11 MeV/T. Pierre E. Weiss, intorno al 1911, riuscì a stabilire, attraverso una vasta serie di esperimenti, che i momenti magnetici molecolari erano tutti multipli di un momento elementare che chiamò magnetone. Pochi anni dopo, grazie al lavoro sulla meccanica quantistica di Bohr, si giunse a stabilire per via teorica l’esistenza di un momento magnetico elementare cui fu dato il nome di magnetone di Bohr e che risultava ca. 5 volte maggiore del magnetone di Weiss. In seguito si dimostrò per via sperimentale che è il magnetone di Bohr, e non quello di Weiss, ad avere una corrispondenza nella realtà. Successivamente, è stato mostrato come l’elettrone fosse dotato d’un momento magnetico intrinseco, pari proprio a un magnetone di Bohr. Risulta quindi naturale usare il magnetone di Bohr come unità di misura dei momenti magnetici atomici. Il magnetone di Bohr non rappresenta una nuova costante universale, in quanto può essere espresso in funzione della carica e, della massa m dell’elettrone, della costante h di Planck e della velocità della luce c. Occorre tuttavia notare che, mentre la carica elettrica dell’elettrone è la più piccola carica che si conosca, non altrettanto si può dire per il suo momento magnetico, poiché si è potuto stabilire che anche i nuclei sono dotati di un momento magnetico che è dell’ordine di 10−3 magnetoni di Bohr. (Ma. Ca.)

→ Misure ad altissima precisione

Vedi anche
magnetone Momento magnetico che può essere assunto come unità di misura per gli altri. Introdotto per la prima volta da P.-E. Weiss nel 1911, acquistò preciso significato pochi anni dopo nella teoria quantistica che N. Bohr dette per la struttura atomica (magnetone di Bohr); più tardi, accanto al magnetone di ... meccànica quantìstica meccànica quantìstica Teoria fisica che descrive in termini di probabilità statistica il comportamento dei sistemi di dimensioni atomiche o subatomiche (elettroni, nuclei, atomi, molecole ecc.) per i quali non sono verificate le leggi della meccanica classica e dell'elettromagnetismo. Un collegamento ... spin Termine («rotazione») introdotto inizialmente per indicare il momento della quantità di moto intrinseco dell’elettrone, ipotizzato (1925) da S.A. Goudsmit e G.E. Uhlenbeck allo scopo di dar conto di alcuni fatti sperimentali. La considerazione di questa grandezza è stata poi estesa alle particelle elementari ... fìsica atòmica fìsica atòmica Settore della fisica che si occupa dello studio dell'atomo, e precisamente della sua struttura, dei suoi costituenti e dei processi mediante i quali gli atomi interagiscono con altri atomi, con la radiazione elettromagnetica e, genericamente, con altre particelle. Nel corso degli ultimi ...
Categorie
  • MECCANICA QUANTISTICA in Fisica
Tag
  • PARTICELLE SUBATOMICHE
  • SISTEMA INTERNAZIONALE
  • MECCANICA QUANTISTICA
  • COSTANTE FISICA
  • UNITÀ DI MISURA
Vocabolario
magnetóne
magnetone magnetóne s. m. [der. di magneto-, col suff. -one2 nel sign. 2]. – In fisica, unità di misura naturale dei momenti magnetici atomici (m. di Bohr) o nucleari (m. nucleare).
òcchio di civétta
occhio di civetta òcchio di civétta locuz. usata come s. m. – Altro nome della pianta primavera (Primula vulgaris).
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