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ALLEGRET, Marc

di Catherine McGilvray - Enciclopedia del Cinema (2003)
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Allégret, Marc

Catherine McGilvray

Regista cinematografico francese, nato a Basilea il 22 dicembre 1900 e morto a Parigi il 3 novembre 1973. Importante figura del cinema francese fra le due guerre, A., fratello di Yves, realizzò un cinema colto, sentimentale, la cui soluzione stilistica rimase sempre in bilico tra melodramma e concreto realismo e il cui tema privilegiato fu l'adolescenza, il tempo in cui crescono le passioni e gli ideali. Dopo essersi diplomato all'École des sciences politiques di Parigi ed essere stato, durante gli studi, un attivo promotore di spettacoli (firmò, insieme a Man Ray, la fotografia di Anémic cinéma, 1925, di Marcel Duchamp, un gioco di astrazione visionaria, sperimentale, prossimo alle ricerche della psicologia della forma), esordì con il documentario Voyage au Congo (1927), in collaborazione con André Gide, prodotto di grande originalità in cui la macchina da presa assume uno sguardo rigoroso e insieme allucinato. Lavorò quindi come aiuto regista di Robert Florey (per il quale finì di girare, nel 1931, Le blanc et le noir) e di Augusto Genina (del quale fu anche direttore artistico per due film), e diresse le sue prime opere: Papoul (1929) e la commedia La meilleure bobonne (1930). A lui si deve la scoperta di Simone Simon, con la quale girò La petite chocolatière (1931; La piccola cioccolataia), utilizzandola poi in gran parte della sua produzione. Con Le lac aux dames (1934; Il lago delle vergini) iniziò a interessarsi alla purezza di sentimenti del mondo dell'adolescenza, tema che ritorna in Les beaux jours (1935; Il sentiero della felicità), un affresco sull'ambiente degli studenti del Quartiere latino. Del 1934 vanno ricordati: Zou-Zou (Zou-Zou, la vergine negra), un vivace musical con Joséphine Baker e Jean Gabin, e il melodramma Sans famille (Senza famiglia), cui fecero seguito il dramma psicologico Sous les yeux d'Occident (1936) e Aventure à Paris (1936), con Jules Berry e Arletty. Sebbene Gribouille (1937; Il caso del giurato Morestan) e Orage (1938; Delirio), nel quale esplose la sensualità ambigua di Michèle Morgan, narrassero un mondo patetico e psicologicamente fragile, il suo film di maggiore intensità fu Entrée des artistes (1938; Ragazze folli): l'ambiente è quello del teatro, le cui passioni, i vizi o le manie, creano un'alternanza di vero e di falso, costruita su una nitidezza livida, che sconfina nel tragico. Al film collaborarono firme importanti: per la sceneggiatura Henri Jeanson e André Cayatte; per la fotografia Christian Matras; per le musiche Georges Auric. Negli anni Quaranta e Cinquanta diresse film minori, di buona fattura ma ripetitivi, viziati da un intento commerciale. Nel corso degli anni Cinquanta A. seppe però dimostrare di aver mantenuto il suo colpo d'occhio interpretativo con interessanti documentari: Avec André Gide, L'occultisme et la magie e Jean Coton del 1952. Con Futures vedettes (1955), ambientato nel Conservatorio di Vienna, e con lo scandaloso En effeuillant la marguerite (1955; Miss spogliarello), contribuì alla nascita del mito di Brigitte Bardot.

Bibliografia

B.J. Houssion, Marc Allégret, découvreur de stars, Paris 1986.

Vedi anche
Marcel Pagnol Pagnol ‹pan'òl›, Marcel. - Commediografo, cineasta e scrittore francese (Aubagne, Bocche del Rodano, 1895 - Parigi 1974). Tra i suoi lavori teatrali, oltre al dramma in versi Catulle (1922): Les marchands de gloire (1925, in collab. con P. Nivoix); Jazz (1926); Topaze (1928), commedia satirica che segnò ... Roger Vadim Vadim ‹vadìm›, Roger (propr. Roger Vadim Plemiannikov). - Regista cinematografico francese (Parigi 1928 - ivi 2000). Attore in teatro, giornalista, assistente di M. Allégret, sceneggiatore, esordì col film Et Dieu créa la femme (Piace a troppi, 1956), con B. Bardot, affermandosi come esponente di un ... Louis Jouvet Jouvet ‹ˇʃuvè›, Louis. - Attore e regista francese (Crozon, Finistère, 1887 - Parigi 1951); discepolo di J. Copeau, fu suo assistente al Vieux-Colombier (1913); nel 1923 diresse la Comédie des Champs-Élysées. Nel 1934 passò con tutta la compagnia all'Athénée che divenne l'Athénée Théâtre L. Jouvet (dopo ... Daniel Gelin Attore francese (n. Angers, Maine-et-Loire, 1921 - m. Parigi 2002). Attivo soprattutto negli anni Cinquanta, Gelin, Daniel portò frequentemente sullo schermo figure tormentate e inquiete, caratterizzate da sguardo cupo e da recitazione nervosa. Ottenne il suo primo ruolo importante in Rendez-vous de ...
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    Regista cinematografico francese (Basilea 1900 - Parigi 1973); esordì col documentario Voyage au Congo (1927, in collab. con André Gide); passato al film a soggetto, diresse fra l'altro: Le Lac-aux-dames (Il lago delle vergini, 1934), Les beaux jours (Il sentiero della felicità, 1935), Orage (Delirio, ...
Vocabolario
marc’
marc' marc’ ‹marč› (o march; anche marsc’ o marsch), interiez. – Forma abbreviata per marcia in comandi militari, come avanti marc’; anche in usi estens., scherz., per lo più rivolgendosi a ragazzi.
marcire
marcire v. intr. [lat. marcēre] (io marcisco, tu marcisci, ecc.; aus. essere). – 1. a. Diventare marcio, detto di materia organica che si decompone: frutti che marciscono perché nessuno li mangia; cavoli, pomodori lasciati m. sul terreno;...
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