• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

CARRARA, Mario

di Colomba Calcagni - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 20 (1977)
  • Condividi

CARRARA, Mario

Colomba Calcagni

Nato a Guastalla (Reggio Emilia) il 2 novembre del 1866 da Lodovico e da Bianca Zanotti. studiò a Bologna, ove nel 1889 si laureò in medicina e chirurgia. Allievo di P. Albertoni e A. Murri, subito dopo la laurea si indirizzò verso la carriera universitaria, segnalandosi ben presto per la tenacia e la serietà che poneva a base del proprio lavoro. Nel 1891 si trasferì a Torino, chiamatovi da C. Lombroso, nel cui istituto di antropologia criminale e medicina legale iniziò subito un paziente e ponderoso lavoro di ricerca e di sistemazione bibliografica, di sperimentazione, di organizzazione degli ambienti di lavoro. Dopo aver esercitato per un certo tempo l'attività di medico condotto, fuori di Torino, nel 1894 tornò definitivamente presso il Lombroso in qualità di aiuto, e iniziò la carriera didattica. Dal 1891, intanto, aveva ottenuto il titolo di assistente del Lombroso nel servizio medico presso le carceri. Nel 1898 fu chiamato a dirigere la cattedra di medicina legale dell'università di Cagliari, e qui rimase fino al 1903, quando fu chiamato nuovamente all'università di Torino a ricoprire la cattedra di antropologia criminale e medicina legale, lasciata libera dal Lombroso che era passato all'insegnamento della psichiatria.

Tutta l'opera scientifica e didattica del C. fu prevalentemente orientata nel campo della medicina legale. Formatosi alla scuola antropologica del Lombroso, il C. impostò tale disciplina su basi e concezioni assolutamente nuove.

Profondamente influenzato dalla dottrina del proprio maestro, il C. introdusse il metodo antropologico nella metodologia medico-legale: tale impostazione lo portò ad abbandonare le regole classiche e i rigidi schematismi delle perizie e dei giudizi medico-legali e a ricercare nel concorso e nella sequenza dei vari fattori umani, ambientali, costituzionali la spiegazione dei fatti osservati. L'applicazione di tali principî alla dottrina classica poneva per la prima volta i medici legali di fronte a problemi fino ad allora trascurati, e alla esigenza di accertamenti più profondi, che dovevano far luce su tutte le possibili circostanze attinenti al caso in studio. Secondo il C., quindi, un giudizio medico-legale veramente convincente non doveva fondarsi soltanto su accertamenti tecnici, ma su una serie di indagini e di dimostrazioni che costituivano, nel loro insieme, la penetrazione del criterio antropologico nella elaborazione e nella formulazione del giudizio stesso. Validi esempi dell'esigenza di questa impostazione per la risoluzione di particolari problemi medico-legali il C. indicò nelle perizie tossicologiche: dal momento che è noto che molte sostanze venefiche possono non lasciar traccia nei tessuti e nel sangue, come può un perito affermare con sicurezza che non v'è stato delitto soltanto in base ai risultati di ricerche chimiche e tossicologiche, trascurando tutti gli altri elementi di giudizio? Questa nuova concezione dinamica delle perizie e dei giudizi, che il C. estese poi a tutte le branche della disciplina, dette inizio a quell'indirizzo clinico della medicina legale, che si è poi rapidamente e saldamente affermato. Studioso profondo dei vari settori della medicina legale, il C. fu autore di numerose pubblicazioni, tra le quali meritano soprattutto di essere ricordate: Diagnostica anatomo-patologica, Torino 1911 (in coll. con J. Orth) e Manuale di medicina legale, ibid. 1937-40 (in coll. con R. Romanese, G. Canuto, C. Tovo). Egli si segnalò fra l'altro come uno dei primi ricercatori italiani di ematologia forense, e fu noto per aver ottenuto da conigli, nei quali aveva iniettato nucleoproteidi di reni di cani, sieri antisangue di cane e antinucleoproteidi dei reni di altre specie (Siero precipitante specifico per il sangue ottenuto mediante iniezioni di nucleoproteidi, in Riv. critica di clinica medica, III[1902], pp. 673-679).

Il C. curò l'organizzazione del Museo di antropologia criminale di Torino, che diresse fino al 1931, e dal 1909 fu direttore della rivista Archivio di antropologia criminale, psichiatria emedicina legale, succedendo al Lombroso morto in quell'anno.

Con la moglie Paola, figlia del Lombroso (la scrittrice "zia Mariù") il C. mantenne contatti con F. Turati, al quale ebbe cura di far pervenire regolarmente i vari numeri dell'Archivio (cfr. F. Turati-A. Kuliscioff, Carteggio, I, Torino 1949, pp. 151, 211, 261, 271, 322, 344). Nel novembre 1931 fu esonerato dall'insegnamento (e dall'incarico di medico delle carceri) in seguito al rifiuto di prestare il giuramento di fedeltà al fascismo reso obbligatorio per tutti i professori universitari, e dovette quindi dedicarsi alla pratica professionale.

Il C. morì a Torino il 10 giugno 1937.

Bibl.: Notizie biograf. e illustr. dei vari aspetti dell'opera del C. si trovano nell'Archiviodi antropologia criminale, psichiatria e medicina legale, s.4, LVII (1937). Di particolare rilievo in questo volume sono i seguenti articoli: G. Aschaffenburg, Bin Wart der Erinnerung an M. C., pp.334-343; A. Della Volta, M. C. e l'indirizzo clinico della medicina legale, pp.386-392; G. Lombroso, M. C. nella scuola lombrosiana, pp.436-446; F. Nicoletti, Contributi del prof. N. C. nel campo dell'ematologia forense, pp.476-480; cfr. inoltre I. Fischer, Biograph. Lexikon der hervorragenden Ärzte der letzten fünfzig Jahre, I, pp. 221 s.

Vedi anche
Cesare Lombróso Lombróso ‹-so›, Cesare. - Psichiatra e antropologo italiano (Verona 1835 - Torino 1909); docente di psichiatria a Pavia (1862), direttore dell'ospedale psichiatrico di Pesaro (1871), fu ordinario a Torino di medicina legale e igiene pubblica (1876), di psichiatria (1896) e infine di antropologia criminale ... Ruffini, Francesco Giurista e uomo politico (Lessolo 1863 - Torino 1934). Fu uno dei pochi professori universitarî che, nel 1931, rifiutarono il giuramento al regime fascista e furono per questo dimessi dalla cattedra. Nel campo scientifico può considerarsi il restauratore dello studio del diritto canonico in Italia e ... Buonaiuti, Ernesto Storico (Roma 1881 - ivi 1946), uno dei capi del modernismo italiano che, specialmente dopo la prima guerra mondiale, apparve quasi impersonato in lui. Sacerdote (1903), fu insegnante nel Seminario romano, diresse varie riviste tra cui: Rivista storico-critica delle scienze teologiche, 1905-10; Nova ... Giuseppe Lèvi Lèvi, Giuseppe. - Anatomista e istologo italiano (Trieste 1872 - Torino 1965), prof. di anatomia umana (dal 1916) nelle univ. di Sassari, Palermo, Torino; socio nazionale dei Lincei (1926). Ha eseguito indagini di anatomia ed embriologia umana e comparata; soprattutto importanti sono le sue numerose ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Medicina
Tag
  • ANTROPOLOGIA CRIMINALE
  • MEDICINA LEGALE
  • ASCHAFFENBURG
  • PSICHIATRIA
  • EMATOLOGIA
Altri risultati per CARRARA, Mario
  • Carrara, Mario
    Enciclopedia on line
    Medico (Guastalla 1866 - Torino 1937), allievo di C. Lombroso, introdusse principî antropologici nella metodologia medico-legale (studio dei fattori umani, ambientali, costituzionali in aggiunta alle perizie tecniche). Prof. all'univ. di Torino dal 1903, nel 1931 C. fu esonerato dall'insegnamento universitario ...
Vocabolario
Marìa
Maria Marìa. – Nome proprio di donna, frequente nel mondo ebraico, forse di antica origine egiziana; in partic., nome della Madonna, madre di Gesù. Le tre Marie, Maria madre di Gesù, Maria di Cleofa e Maria di Magdala, le quali accompagnarono...
mariano²
mariano2 mariano2 agg. [dal lat. Marianus, der. del nome Marius «Mario»]. – Che si riferisce a Gaio Mario, uomo politico dell’antica Roma (157-86 a. C.), avversario di Silla nelle guerre civili: partito m. (e come sost., i mariani, i seguaci...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali