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mutismo acinetico

di Vito Antonio Vetrugno - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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mutismo acinetico

Vito Antonio Vetrugno

Condizione di apparente vigilanza con cicli spontanei di chiusura e apertura degli occhi, ma senza manifestazioni evidenti di attività psichica e con scarsa e stereotipata motilità spontanea. I segni obiettivi di danno delle vie motorie sono limitati e gli occhi danno l’impressione di seguire oggetti e persone in movimento. Se intensamente stimolato, il paziente può produrre risposte motorie coordinate e pronunciare qualche parola. La condizione può essere definita uno stato di estrema abulia e indifferenza. Consegue a lesioni corticali o sottocorticali estese (ma non totali), soprattutto a lesioni bilaterali della corteccia frontale o delle connessioni fra corteccia frontale e diencefalo (danni vascolari o traumatici, idrocefalo, tumori del terzo ventricolo). Il termine è stato introdotto dal neurologo inglese Hugh Cairns nel 1941 per descrivere un paziente con un tumore cistico del terzo ventricolo che presentava una marcata riduzione dei movimenti e del linguaggio pur conservando uno stato di vigilanza e la capacità di seguire con lo sguardo. Successivamente, nella letteratura anglosassone, questo termine è stato largamente e impropriamente utilizzato per descrivere disturbi neurologici e quadri dipendenti da lesioni neuropatologiche molto eterogenee tra loro; è utilizzato correntemente per indicare una sorta di sottocategoria dello stato minimo di coscienza. Con esso vengono quindi descritti genericamente pazienti neurologici che mancano clinicamente di una manifesta consapevolezza di sé e dell’ambiente.

→ Prione

Vedi anche
cortéccia cerebrale cortéccia cerebrale Sostanza grigia che forma lo strato superiore degli emisferi cerebrali. Nell'uomo, come pure negli altri Mammiferi superiori, è percorsa da solchi, più o meno profondi e più o meno estesi, che ne permettono la suddivisione in lobi e in circonvoluzioni e, allo stesso tempo, ne aumentano ... diencefalo In anatomia, la porzione del cervello che racchiude il 3° ventricolo e che è costituita dal talamo ottico, dal metatalamo con i corpi genicolati, dall’epitalamo con il corpo pineale (epifisi) e la regione abenulare, dal subtalamo con i corpo di Luys, la sostanza nera di Sommering e il nucleo rosso, dall’ipotalamo ... prione In biologia, agente patogeno di natura proteica e con elevata capacità moltiplicativa, responsabile delle encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST), malattie neurodegenerative che hanno esito fatale nell’uomo (malattia di Creutzfeldt-Jakob, sindrome di Gerstmann-Sträuss;ler-Scheinker e insonnia fatale ... oggetto Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto a soggetto). In senso concreto, ogni cosa che cada sotto i sensi dell’uomo, in particolare che ...
Categorie
  • PATOLOGIA in Medicina
Vocabolario
acinètico
acinetico acinètico agg. [der. di acinesia] (pl. m. -ci). – In medicina, relativo all’acinesia; che provoca abolizione o riduzione dei movimenti.
mutismo
mutismo s. m. [der. di muto]. – 1. In medicina, incapacità di usare il linguaggio parlato: in genere dovuta a ritardo o mancato sviluppo del linguaggio (come nel sordomutismo o nelle minorazioni psichiche gravi), può anche rappresentare...
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