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narcotico

di Anita Greco, Francesco Botrè - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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narcotico

Anita Greco
Francesco Botrè

Sostanza farmacologicamente attiva in grado di interagire con la trasmissione dei segnali nervosi. Tali sostanze sono anche definite oppiacei, in quanto derivati dell’oppio, che a sua volta viene estratto dal papavero (Papaver somniferum). Essi agiscono sul sistema nervoso centrale deprimendolo, esplicando in tal modo azione sia narcotica, sia analgesica, riducendo quindi anche la percezione del dolore. Il meccanismo di azione dei narcotici varia a seconda dello stadio del processo di trasmissione del segnale nervoso in cui essi agiscono; così, per es., alcune sostanze sono attive sulla trasmissione del segnale elettrochimico a livello delle cellule pre-sinaptiche, altre agiscono sulla sintesi, l’accumulo o il metabolismo dei neurotrasmettitori, altre ancora ne alterano il rilascio o il re-uptake, altre ne facilitano la degradazione, altre ancora agiscono a livello post-sinaptico, sia a livello recettoriale sia a livello dei canali ionici. In mancanza di una razionale giustificazione terapeutica, l’assunzione di narcotici comporta innumerevoli inconvenienti ed effetti collaterali con gravissime ripercussioni sulla salute. Non va infatti dimenticato che il dolore è un segnale d’allarme dell’organismo e che la sua soppressione, e il conseguente falso senso di sicurezza, può portare a ignorare lesioni traumatiche potenzialmente molto gravi, con il rischio di dover fronteggiare, in un secondo momento, danni ben peggiori e conseguenze assai più pericolose. Altri potenziali effetti collaterali che possono manifestarsi sono: assuefazione; perdita di equilibrio e di coordinazione; nausea e vomito; perdita del sonno e depressione; respiro rallentato; diminuzione della frequenza del battito cardiaco; diminuzione della capacità di concentrazione; costipazione.

→ Doping

Vedi anche
analgesici Farmaci, i più frequentemente usati, per combattere gli stati dolorosi. Appartengono a due categorie: gli analgesici antinfiammatori e gli analgesici narcotici. Al primo gruppo appartengono l’amminofenazone, l’acido acetilsalicilico e molti altri (➔ FANS). Di azione antidolorifica più intensa sono ... acido barbiturico Derivato della pirimidina, detto anche anche malonilurea, contenente 3 atomi di ossigeno, con Formula. Polvere cristallina, bianca, di sapore amaro; si comporta come un acido monobasico e si ottiene per condensazione dell’urea con l’acido malonico o con i suoi esteri; è impiegata nell’industria farmaceutica ... scopolammina Alcaloide (chiamato anche ioscina), di formula C17H21NO4, contenuto nei semi di giusquiamo, nelle foglie di Duboisia, nelle radici di belladonna e in diverse Solanacee. Si ottiene dalle acque madri della preparazione della giusquiamina e dell’atropina. Liquido viscoso, otticamente attivo, dà vita a un ... caffeina Base del gruppo della purina (1, 3, 7 - trimetilxantina), formula cristalli incolori, amarognoli, solubili. È contenuta nei semi del caffè (1%), nelle foglie del tè (5%), nella noce di cola ecc. Si ricava trattando la polvere di tè o di caffè con opportuni solventi, come il diclorometano. Si può preparare ...
Categorie
  • FARMACOLOGIA E TERAPIA in Medicina
Altri risultati per narcotico
  • narcotico
    Dizionario di Medicina (2010)
    Sostanza farmacologicamente attiva in grado di interagire con la trasmissione dei segnali nervosi. Tali sostanze sono anche definite oppiacei, in quanto derivati dell’oppio, che a sua volta viene estratto dal papavero (Papaver somniferum). Agiscono sul sistema nervoso centrale deprimendolo, esplicando ...
Vocabolario
narcòtico
narcotico narcòtico agg. e s. m. [dal gr. ναρκωτικός «che fa intorpidire», der. di νάρκωσις «torpore»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Propriam., che dà sopore, torpore; detto soprattutto di sostanza, o di procedimento, che produce uno stato di...
narcotismo
narcotismo s. m. [der. di narcotico]. – In medicina, intossicazione da narcotici, che si manifesta con la rigidità delle pupille in miosi e, nelle forme gravi, con il coma.
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