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NAUMACHIA

di Aristide Calderini - Enciclopedia Italiana (1934)
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NAUMACHIA

Aristide Calderini

. Combattimento simulato a scopo di divertimento, eseguito di solito in edifici costruiti a questo fine o in anfiteatri allagati per la circostanza; l'accenno più antico è in Lucilio che forse allude ai Greci. Si ritiene che le naumachie fossero dapprima divertimento privato di grandi signori romani.

Nei combattimenti navali eseguiti per pubblico divertimento gli equipaggi e i combattimenti sono forniti da condannati o da prigionieri incitati alla lotta dalla minaccia di rappresaglie contro i riottosi; il combattimento così diventava cruento e dava agli spettatori l'acre piacere del sangue, come nei ludi gladiatorî.

La prima grande naumachia di cui si ha memoria è quella data da Cesare dittatore nel 46 a. C. durante le feste trionfali in un bacino appositamente costruito in Campo Marzio presso il Tevere; vi avrebbero preso parte più di tremila uomiili, montati su biremi, triremi e quadriremi a rappresentare una battaglia navale fra i Tirî e gli Egiziani; si ricorda pure fra le maggiori naumachie quella data da Augusto nel 2 a. C. nella festa celebrata per l'inaugurazione del tempio di Marte Ultore; nell'occasione fu scavato un altro bacino sulla riva destra del Tevere, e gli uomini impiegati furono in numero maggiore che quelli di Cesare, rappresentandosi questa volta la battaglia di Salamina tra Ateniesi e Persiani. Ma la più spettacolosa rappresentazione di questo genere fu quella data da Claudio nel 52 d. C. sul lago Fucino, in occasione dell'inaugurazione dell'emissario fatto costruire per la grande bonifica del luogo; sul lago, dinnanzi a immensa folla, erano sulle flotte avversarie, rodia e siciliana, quasi ventimila uomini, mentre sulle rive erano appostati pretoriani pronti a intervenire contro quei combattenti che si mostrassero incerti o riottosi; un Tritone d'argento appariva in mezzo al lago al momento opportuno a dare con la tromba il segnale della battaglia. Altre naumachie sono ricordate; p. es., quelle di Nerone nel 57 e nel 64, di Tito nell'80, di Domiziano, di Filippo l'Arabo per le feste commemorative del millenario di Roma, e pare sia stata questa l'ultima naumachia eseguita.

Con lo stesso nome di naumachia s'indicava il luogo destinato allo spettacolo: i regionarî costantiniani ne registrano nel Trastevere cinque, ma la cifra è forse alterata, poiché tolta quella di Cesare che durò solo poco tempo, noi conosciamo soltanto quella di Augusto, di cui si è creduto riconoscere qualche avanzo nei pressi della chiesa di S. Cosimato, quella di Domiziano, che doveva essere presso il Vaticano, e quella di Filippo l'Arabo. La forma delle naumachie era simile a quella degli anfiteatri, ma l'arena doveva essere più ampia e le gradinate più basse.

Bibl.: Ph. Fabia, in Daremberg e Saglio, Dictionnaire des Antiquités, IV, i (1906), s. v.; L. Friedländer, Sittengeschichte Roms, 10ª ed., II, Lipsia 1922, pp. 92-94.

Vedi anche
anfiteatro Presso gli antichi Romani, costruzione destinata ai ludi gladiatori e ad altri spettacoli che, richiedendo adeguato spazio, si svolgevano in un’arena centrale, di forma ellittica, mentre gli spettatori assistevano da sedili disposti a gradinate tutt’intorno. I primi anfiteatro sorsero e si perfezionarono ... Vaticano Nome di una zona di Roma, sulla riva destra del Tevere, corrispondente al Colle Vaticano che dai 19 m di piazza S. Pietro sale nel punto più alto a 77 m. Stato della Città del V. Territorio sul quale è riconosciuta alla Santa Sede  una vera e propria sovranità, destinata a garantire la libertà e l’indipendenza ... Colosseo Nome dato nel Medioevo all’anfiteatro Flavio, da sempre uno dei monumenti più noti di Roma, inaugurato da Tito nell’80 d.C. Il nome deriva dalle dimensioni dell’edificio o, più probabilmente, dalla vicinanza della statua colossale di Nerone. Tito Flavio Domiziano (lat. T. Flavius Domitianus, poi Imp. Caesar Domitianus Augustus). - Figlio (Roma 51 d. C. - ivi 96) di Vespasiano e fratello di Tito, fu imperatore tra l'81 e il 96. Con l'obiettivo di rafforzare la struttura dell'Impero, da una parte attuò una politica di espansione territoriale (consolidamento della ...
Altri risultati per NAUMACHIA
  • naumachia
    Enciclopedia on line
    Spettacolo in voga nell’antica Roma che consisteva nella simulazione di un combattimento navale. Le n. erano organizzate in bacini naturali o artificiali o in edifici appositamente predisposti (anfiteatri e circhi). Rappresentate dall’età di Cesare (la prima nel 46 a.C. in un bacino scavato in Campo ...
Vocabolario
naumachia
naumachia naumachìa s. f. [dal lat. naumachĭa, gr. ναυμαχία, comp. di ναῦς «nave» e -μαχία «-machia»]. – Nell’antichità classica, soprattutto presso i Romani, spettacolo che riproduceva, su uno specchio d’acqua naturale o artificiale, una...
-machìa
-machia -machìa [dal gr. -μαχία, der. di μάχομαι «combattere»]. – Secondo elemento di parole composte derivate dal greco (quali naumachia, tauromachia, titanomachia), in cui significa «battaglia, combattimento».
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