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orecchino

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Ornamento inserito nel lobo dell’orecchio, forato, o fermato a esso con scatto a molla, o con vite.

In coppia o attaccato a un singolo orecchio, l’o. è usato in costumi tradizionali di molti gruppi umani. Nelle tre forme del pendaglio attaccato al lobulo perforato, della buccola o anellino inserito, per lo più in serie, nell’elice, e del cilindro o disco inserito entro il lobulo, l’o. è infatti diffuso in società di tutto il mondo. L’ultima forma dà luogo agli o. più vistosi e pesanti, causando spesso una deformazione del lobulo. L’ornamento circolare così inserito, con dimensioni crescenti via via che il lobulo si distende, è tipico dell’America Meridionale (Ge-Tapuja del Brasile orientale, popolazioni andine ecc.), ma lo si osserva anche in Papuasia, nell’Indonesia, fra alcune popolazioni dell’Africa centrale, fra i Niloto-Camiti dell’Africa orientale ecc.

Gli o. sono attestati anche nelle civiltà mediterranee: nel 2° strato di Troia (2400-1900 a.C.) è il tipo a disco con catenelle, cui è affine quello egiziano di Ramesse II (1279-1213). In Egitto sono ornamento maschile, come anche in Assiria, dove compare il tipo a navicella o a baccello semilunato. Nell’ambiente fenicio si hanno tipi a cestello, a croce; in ambiente egeo, nel periodo orientalizzante, quelli ad ancora con protomi di grifo o con dischetti alle estremità e in ambiente etrusco quelli a baule di lamina rettangolare ricurva con rosette o testine sbalzate e decorazione in filigrana. Il tipo a spirale di tubo aureo decorato da motivi floreali in filigrana, terminante in due testine umane o animalesche sbalzate, risale al Miceneo e si trova in Grecia e in Etruria. Molto diffuso il tipo ad anello o di fili aurei intrecciati o di lamina avvolta, chiusa all’estremità da due protomi animali, che dal 5° sec. a.C. arriva al periodo romano. Tipici quelli a teste di negro o ad anello con pendente raffigurante Eros o animali, del mondo ellenistico, insieme con il tipo a disco con pendenti; in Etruria e in Magna Grecia con testine femminili sbalzate e catenelle. Nel tardo ellenismo e nel mondo romano si diffondono i tipi decorati con pendenti da una barretta o infilate a un gancio; quelli a spicchio di sfera lisci o con pietre o paste vitree.

I modelli classici rimasero in uso nell’Alto Medioevo; erano in genere a pendenti con decorazione di pasta vitrea o con pietre. I Bizantini produssero o. ornati da smalti ad alveoli o da filigrane, elaborando forme di origine persiana o indiana. In età romanica prevalgono grandi piastre, per lo più circolari, ornate di perle, gemme a cabochon e smalti. Nel Rinascimento gli o. ebbero forme varie e il pregio della materia fu superato dalla lavorazione. Il tipo dell’o. italiano, documentato da dipinti, fu allora imitato in Germania, Francia, Inghilterra. Nel 18° sec. prevalgono le gemme; in Francia furono usate le girandoles de diamants. La produzione popolare è attestata dagli o. conservati su statue di madonne e di santi. Nell’età moderna l’o. ha continuato a essere un elemento di costume, sia nella produzione di massa (dalla bigiotteria agli esempi di disegno più sofisticati) sia nell’opera di scultori di valore.

Vedi anche
oreficeria L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto. 1. Tecniche di lavorazione I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli oggetti di oreficeria sono oro, argento e platino. Il platino è sempre usato puro; l’oro e l’argento ... Zingari Insieme di gruppi migranti e nomadi diffusi in tutto il continente europeo e nelle Americhe, oggi a causa della connotazione negativa che la parola ha assunto preferibilmente designati come Rom (➔). Zingaresca Composizione musicale di forma varia, caratterizzata da spirito e stilemi considerati come ... oro Metallo nobile, lucente, di caratteristico colore giallo, che per la sua duttilità e malleabilità, oltre che per la sua rarità, è considerato tra i metalli più preziosi. chimica Elemento chimico di simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 197,0; in natura esiste solo l’isotopo con numero di massa ... Goti (lat. Gothi o Gothones) Tribù germanica orientale, alla cui formazione concorsero diverse stirpi, le principali delle quali erano di origine scandinava. I Gutoni, menzionati da Plinio il Vecchio e Tacito, vennero a contatto con la civiltà romana nella regione della Vistola, grazie al commercio dell’ambra ...
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Altri risultati per orecchino
  • ORECCHINO
    Enciclopedia Italiana (1935)
    (gr. ἐνώτιον; lat. inauris; fr. boucle d'oreille; sp. pendiente; ted. Ohrring, Ohrschmuck; ingl. ear-ring) George MONTANDON Goffredo BENDINELLI Maria ACCASCINA L'uso di ornamenti agli orecchi risale alle prime età dei metalli (v. sotto), al pari di quello di ogni altro vistoso ornamento della persona ...
Vocabolario
orecchino
orecchino s. m. [der. di orecchio]. – Ornamento che si porta a ciascuno dei due orecchi (o anche a uno solo), inserito nel lobo appositamente forato, o fermato ad esso con scatto a molla, o con vite che stringe il lobo stesso; può essere...
cerchièllo
cerchiello cerchièllo s. m. [dim. di cerchio]. – 1. Piccolo cerchio in genere, e in partic. anello, orecchino a forma di piccolo cerchio. 2. ant. a. Bronzina. b. In artiglieria, cerchio di lamiera, che serviva a misurare il calibro delle...
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