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VESCONTE, Pietro

di Laura De Marchi - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 99 (2020)
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VESCONTE, Pietro

Laura De Marchi

(Petrus Vesconte de Janua). – Di origine genovese, trapiantato a Venezia, sono ignoti il luogo e la data di nascita.

Gli scarni elementi biografici debbono essere dedotti dalle carte e dagli atlanti nautici da lui realizzati, che sono per lo più firmati e datati. Vesconte diede una spinta decisiva al consolidamento, nella città lagunare, di una tradizione professionale e di botteghe specializzate nel campo. La sua ricca produzione contempla sia la mappa su singola pelle, da lui definita carta, sia una sequenza di pergamene perfettamente rifilate e incollate a coppie di tavolette contigue, da lui definite tabule, rilegate insieme nella forma di un atlante.

Vesconte è attivo nel 1311, quando firma come Petrus Vesconte de Janua la sua prima carta nota (Archivio di Stato di Firenze, Carte nautiche 1). Due anni dopo, nel 1313, redasse e firmò un atlante di grandi dimensioni (aperto misura 470×400 mm), oggi conservato a Parigi (Bibliothèque nationale, Cartes et plans, Rés. Ge. DD687), la cui sottoscrizione riporta: Petrus Vesconte de Janua fecit ista (-s- aggiunta in inchiostro nero) tabulas anni (-i- corretto in -o- con inchiostro nero) d[omi]ni M CCC XIIJ.

Vesconte risiedeva in Venezia sicuramente nel 1318, come specificato nella sottoscrizione autografa di accompagnamento all’atlante Correr (Venezia, Museo Correr, Port. 28): Petrus Vessconte de Janua fecit istam tabula[m] i[n] Venetia anno d[omi]ni M CCC XVIII.

La figura miniata alla c. 2, raffigurante un personaggio abbigliato con una lunga veste blu e un cappello rosso sul capo, intento a misurare le linee della rosa dei venti su un atlante aperto, è stata interpretata come lo stesso Pietro. Sottoscrizioni analoghe a quella del 1318 si leggono nell’atlante di Vienna del 1318 (Österreichischen Nationalbibliothek, Cod. 594), in quello di Zurigo del 1321 (Zentralbibliothek, RP 4) e in quello di Lione (Bibliothèque municipale, Ms. 175) databile al 1321 per evidenti affinità stilistiche con l’esemplare zurighese (De Marchi, 2015, e 2016-17).

Nel decennio successivo collaborò a lungo (1320-30 circa) con Marino Sanudo Torsello, come autore di una serie di carte nautiche, mappe e mappamondi destinate ad accompagnare il Liber secretorum fidelium crucis, per dare una visione d’insieme dei luoghi della Terrasanta da riconquistare. Tra i testimoni conosciuti solo il manoscritto vaticano, databile 1320 o 1321, contiene la firma di Vesconte: carta nautica, ante 1321 (Napoli, Biblioteca nazionale, V.F. 35); mappamondo, carte nautiche e piante, 1320 o 1321 (Città del Vaticano, Biblioteca apostolica Vaticana, Pal. lat. 1362A); carte nautiche e mappamondo, 1321 circa (Biblioteca apostolica Vaticana, Vat. lat. 2972); mappamondo, carte e piante, 1321 circa (Oxford, Bodleian Library, Tanner 190); mappamondo, carte e piante, 1322-29 (Biblioteca apostolica Vaticana, Pal. lat. 548); carte e piante, 1329 circa (Firenze, Biblioteca Riccardiana, 237); mappamondo, carte e piante, 1325-30 (Londra, British Museum, Add. 27376); mappamondo, carte e piante, 1332 circa (Bruxelles, Bibliothèque royale, 9347-9348); mappamondo, carte e piante, 1332 circa (Bruxelles, Bibliothèque royale, 9404-9405).

Non è certo se, oltre alla pratica della cartografia – non ancora mestiere qualificante e riconosciuto – Vesconte svolgesse altri lavori. Un documento veneziano dell’anno 1326 o 1327 (Piersantelli, 1971) nomina un chirurgo, tale magister Petrus Visconte de Janua, accorso in aiuto di un notaio trevigiano, Petrus Flor, affetto da idropisia. Al medico genovese, dimorante a Venezia, sarebbe spettato un cospicuo compenso qualora la sua cura avesse avuto effetto. La possibilità che il cartografo esercitasse la professione di chirurgo non va a inficiare la sua profonda competenza in campo cartografico, forse perseguita e affinata come attività secondaria. La dimestichezza con lo zodiaco, le stelle e i pianeti, visibile nel calendario con illustrazioni zodiacali dell’atlante parigino del 1313 e nei calendari del corpus veneziano del 1318-21, potrebbe anzi dipendere, in parte, proprio dal bagaglio culturale assimilato tramite il suo primo mestiere.

Nell’atlante di Zurigo e nella carta della Biblioteca Medicea Laurenziana, datati rispettivamente 1321 e 1327 (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Med. Palat. 248), una variante della firma, Perinus/ Perrinus al posto del più consueto Petrus, fa pensare all’intervento di un parente, forse di un figlio, che potrebbe essere subentrato nell’attività. Entrambe le opere mostrano stretta attinenza con i lavori di Pietro e, nel caso dell’atlante di Zurigo, è certamente intervenuta la stessa bottega di miniatori che lavorò anche negli atlanti del Correr, di Vienna e di Lione (De Marchi, 2015, e 2016-17), alla quale vengono assegnate diverse opere, tra oreficerie con miniature sotto cristallo e manoscritti liturgici (Spiandore, 2012, e 2013-14; Toniolo, 2012). La collaborazione con questa bottega fu sistematica e diede inizio all’adozione di una fortunata mise en page che mostra agli angoli delle mappe piccole figure miniate su fondo oro rappresentanti la Vergine, il Tetramorfo e una schiera di santi dal potere taumaturgico e protettivo, riconoscibili tramite iscrizione o grazie al loro attributo iconografico (De Marchi, 2015).

La carta nautica di Firenze del 1327 rappresenta le coste dal mar Nero fino all’Atlantico con le isole britanniche; la mappa, dipinta sulla pelle del dorso di un animale con collo a vista, misura 570×920 mm. Sul collo si legge: Perrinus Vessconte fecit istam cartam anno d[omi]ni m ccc xxvii in Veneciis. Diversamente dalla carta del 1311, la cui decorazione si limitava a piccole manine posizionate sulle città di Roma, Pisa e Negroponte e al semplice disegno a penna di montagne e campanili, la carta del 1327 possiede preziosi inserti miniati dovuti a un artista veneziano (De Marchi, 2016-17).

Se ne ignora la data di morte.

Fonti e Bibl.: Carte e atlanti firmati da Vesconte: Archivio di Stato di Firenze, Carte nautiche, 1; Parigi, Bibliothèque nationale de France, Département Cartes et Plans, CPL GE DD-687 (RES); Venezia, Biblioteca del Museo Correr, Port. 28; Vienna, Österreichische Nationalbibliothek, Cod. 594; Lione, Biliothèque Municipale de Lyon, Ms. 175; Zurigo, Zentralbibliothek, RP 4; Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Med. Palat. 248. Manoscritti del Liber secretorum fidelium crucis contenenti lavori di Vesconte o a lui attribuibili: Napoli, Biblioteca nazionale, V.F. 35; Città del Vaticano, Biblioteca apostolica Vaticana, Pal. lat. 1362A, Vat. lat. 2972, Pal. lat. 548; Oxford, Bodleian Library, Tanner 190; Firenze, Biblioteca Riccardiana, 237; Londra, British Museum, Add. 27376; Bruxelles, Bibliothèque royale, 9347-9348, 9404-9405.

G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, VI, Modena 1790, p. 218; P. Matkovic, Alte handschriftliche schifferkarten in der kais. Hof-Bibliothek in Wien, in Programm des K.K. Gymnasiums zu Warasdin am Schlusse des Schuljahres 1860, Agram 1860, pp. 3-15; Id., Alte Handschriftliche Schiffer-Karten in den Bibliotheken zu Venedig, Wien 1863, pp. 21 s.; G. Berchet, Portolani esistenti nelle principali biblioteche di Venezia, Venezia 1866, p. 1; C. Desimoni, Elenco di carte ed atlanti nautici di autore genovese oppure in Genova fatti o conservati, in Giornale linguistico, II (1875), pp. 41-71 (in partic. pp. 45 s.); P. Cesare, Una carta nautica genovese del 1311, in Archivio storico italiano, VII (1881), pp. 381-384; G. Uzielli - P. Amat di San Filippo, Studi biografici e bibliografici sulla storia della geografia in Italia, II, Mappamondi carte nautiche portolani ed altri monumenti cartografici specialmente italiani dei secoli XIII-XVII, Roma 1882, pp. 51-55, 295; K. 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Studi in onore di Giordana Mariani Canova, a cura di F. Toniolo - G. Toscano, Cinisello Balsamo 2012, pp. 151-157; R. Pujades i Bataller, De Génova a Venecia y Mallorca. La emigración de cartógrafos ligures y la expansión mediterránea de las cartas de nevagar (siglo XIV), in Circolazione di uomini e scambi culturali tra città (secoli XII-XIV), Atti del XXIII Convegno internazionale di studi... Pistoia... 2011, Roma 2013, pp. 79-167; E. Vagnon, Cartographie et représentations de l’Orient méditerranéen en Occident: du milieu du 13 à la fin du 15 siècle, Turnhout 2013, ad ind.; S. Spiandore, Le miniature sotto cristallo di rocca nella cultura figurativa veneziana a cavallo tra Duecento e Trecento, tesi di dottorato, Università degli Studi di Padova, a.a. 2013-14, pp. 185-188, 259-264; Ead., Miniature sotto cristallo e smalti traslucidi in un misconosciuto altare portatile a Malta, in Arte veneta, LXXI (2014), pp. 225-237; L. De Marchi, Come antiche preghiere. Gli atlanti veneziani del V., in Rivista di storia della miniatura, XIX (2015), pp. 46-57; Ead., Mari dipinti e immagini sacre nella cartografia. Per una storia di carte, atlanti e planisferi miniati a Venezia nel XIV e XV secolo, tesi di dottorato, Università Ca’ Foscari Venezia, a.a. 2016-17, pp. 123-215; R.L. Pflederer, P. V. Pioneer of early sea charts, in The Portolan. Journal of the Washington Map Society, CVI (2019), pp. 27-36.

Vedi anche
Sanudo, Marin, il Vecchio Letterato veneziano (n. Venezia 1270 circa - m. 1343 circa), dei Sanudo di San Severo. In gioventù visse a lungo in Oriente per commissioni paterne; fu poi alla corte di Palermo e a quella di Roma, fece numerosi viaggi per tutto l'Oriente e giunse, nell'Occidente, fino ai lontani mari settentrionali ... carta nautica Rappresentazione grafica usata nella navigazione in cui sono riportate le caratteristiche di coste e fondali, le installazioni nautiche, i tratti pericolosi o interdetti e la declinazione magnetica. (➔ anche carta geografica) Medioevo Età intermedia tra l’antica e la moderna. Secondo l’accezione più diffusa è il periodo compreso fra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) e la scoperta dell’America (1492). 1. Il giudizio sul Medioevo La sequenza di questi 10 secoli è stata per la prima volta considerata come un periodo a ... Genova Comune della Liguria (240,29 km2 con 578.000 ab. nel 2019), capoluogo di regione e città metropolitana. Sorge nel punto più interno dell’arco litoraneo ligure a ridosso dell’Appennino, dove questo si deprime e si apre in una serie di agevoli valichi che collegano la costa con il retroterra padano. Genova ...
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