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quantita

Enciclopedia Dantesca (1970)
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quantità (quantitade; quantitate)


Il termine, adoperato soltanto nel Convivio (con l'unica eccezione di Pg XXI 133), indica la proprietà delle cose per cui queste diventano misurabili.

La q. può essere ‛ discreta ' o continua: la prima è l'unità numerica che, indivisibile in sé stessa, può tuttavia sommarsi a sé stessa e così crescere all'infinito; la seconda è la proprietà delle cose, per la quale esse sono soggette a misura in rapporto a una ‛ unità ', e comunque sono valutabili, nel senso che se ne può indicare un più ò un meno: si veda Boezio Instit. mus. I 6 " cum sit alla quidem discreta quantitas, alia vero continua, ea quae discreta est in minimo quidem finita est, in infinitum vero modus pluralitatis augetur, ut numerus, qui, cum a finita incipiat unitate, crescendi non habet finem. Rursus quae est continua, tota quidem finita est, sed per infinita minuitur. Linea enim, quae continua est, in infinità semper partitione dividictur, cum sit eius summa vel pedalis vel quaecumque alia definita mensura. Quocirca numerus semper in infinita crescit, continua vero quantitas in infinita minuitur ".

Designa in genere realtà concrete, ma spesso anche entità astratte; Curio Dentato rese vano il tentativo di corruzione da parte dei Sanniti, rifiutando grandissima quantità d'oro per carità de la patria (Cv IV V 13: è il " magnum auri pondus " di cui parla Cicerone, in Senect. XVI 55); la natura umana s'indebolisce con l'andar degli anni, però che lo caldo naturale è menomato, e puote poco, e l'umido è ingrossato (non per [ò] in quantitade, ma p[ur] in qualitade...); onde oltre la senettute rimane de la nostra vita forse in quantitade di diece anni (XXIV 5: sí noti l'accostamento a qualitade e, nella seconda occorrenza, il riferimento a un concetto di tempo, per cui cfr. XXIII 15 [le ore] del dì temporali... sono in ciascuno die dodici, o grandi o piccole, secondo la quantitade del sole, cioè in proporzione al tempo in cui il sole rimane alto sull'orizzonte).

Parlando delle ricchezze, D. afferma che esse mantengono in certa quantità di loro accrescimento - cioè " fino a un certo limite " - la loro promessa di apportare ogni saziarnento; ma poi in loco di bastanza recano nuovo termine, cioè maggiore quantitade a desiderio, vale a dire " desideri sempre più grandi " (IV XII 5; cfr. Arist. Polit. I, in partic. 9, 1256a 40 ss.). Si veda ancora I II 9 'l numero e la quantità [" misura o modo " spiegano Busnelli-Vandelli, sulla scorta di s. Tommaso: cfr. la nota ad l.] e 'l peso del bene, e IV 1 la fama dilata lo bene e lo male oltre la vera quantità, oltre la vera misura, oltre il giusto.

Con accezione diversa - " intensità " - il termine si registra in Pg XXI 133 Or puoi la quantitate / comprender de l'amor ch'a te mi scalda; in altri tre luoghi del Convivio indica invece una q. numerica (quella dei vapori seguaci de la stella di Marte, 11 XIII 22), o allude all'estensione nello spazio, alla " lunghezza ": la quantitade del suo [di Mercurio] diametro non è più che di dugento trentadue miglia (XIII 11; così anche IV VIII 7).

Vocabolario
quantità
quantita quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la...
calóre
calore calóre s. m. [lat. calor -ōris, der di calere «essere caldo»]. – 1. La sensazione determinata dalla vicinanza o dal contatto del corpo umano con un oggetto o con un ambiente caldi, cioè a temperatura più elevata di quella a cui si...
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