(o vodu, vodù, vudù) Culto sincretistico di origine africana, praticato ad Haiti prevalentemente dalla popolazione nera discendente dagli schiavi deportati nell’isola dopo lo sterminio nel 1533 della locale [...] popolazione india. Nonostante il divieto del 1685, gli schiavi deportati mantennero i loro riti, che di fatto costituirono un fattore di identità culturale, religiosa e politica. La rivolta di Haiti del 14 agosto 1791, scoppiata a seguito di una ...
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Stato insulare dell’Oceano Indiano, situato a SE della Penisola Indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. Già possedimento britannico con il nome di Ceylon, dal 1948 indipendente nell’ambito del [...] il paese, mentre non è ancora chiaro il processo di transizione al Neolitico. Nel 1° millennio a.C. si diffusero dall’India meridionale le necropoli megalitiche (Ibbankatuwa, 400 a.C.), che caddero apparentemente in disuso nel corso del 4° sec. a.C ...
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Ecclesiastico statunitense (Mount Savage 1882 - Roma 1958), sacerdote nel 1909, prof. di teologia dogmatica nel seminario di Cleveland, e poi direttore dello stesso (1916), arcivescovo titolare di Irenopolis [...] e delegato apostolico in India (1926), poi in Giappone (1931), vescovo di Rochester (1933) e di Detroit (1937); creato cardinale titolare di S. Susanna (1946). ...
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Nome di religione del monaco buddista cinese Chen Yi (Goushi, Henan, 602 - Chang'an, od. Xi'an, 664), il quale lasciò la Cina nel 629 e attraverso l'Asia centrale raggiunse l'India alla ricerca dei testi [...] sacri del buddismo; tornato in Cina dopo 17 anni e stabilitosi a Chang'an, attese alla traduzione dal sanscrito e alla divulgazione delle opere fondamentali del buddismo. L'interessante resoconto del suo ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] di fondo che tutti i dharma sono istantanei.
Figura singolare, quella di Dharmakīrti (600-660 ca.), e del tutto atipica nel panorama indiano, dove il singolo autore tende a restare nell'ombra. Un verso a lui attribuito ce ne dà un'immagine altera e ...
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Teosofo (Orange, New Jersey, 1832 - New York 1907). Nel 1872 cominciò a interessarsi di scienze occulte sotto l'influenza di E. Blavatskij, con la quale nel 1875 fondò la Società Teosofica. Passati entrambi [...] in India (1879), nel 1883 vi istituirono la sede permanente della società, di cui O. assunse la direzione dopo la partenza della Blavatskij per l'Inghilterra (1885). Opere: Theosophy, religion and occult languages (1885); Old diary leaves (1895-1904 ...
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Riformatore religioso (Pennsburg, Pennsylvania, 1878 - Freudenstadt 1961), dapprima ministro luterano, quindi iniziatore (1908) del movimento di "ritorno al cristianesimo", che porta il suo nome, da lui [...] predicato in viaggi nel vicino Oriente (1908), in India e nell'Estremo Oriente (1915-1917) e consolidatosi quindi (1921) nei "gruppi di Oxford" e nel movimento per il "riarmo morale", diffuso in tutto il mondo. Scritti principali: Moral rearmament, ...
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Missionario (Lannion 1822 - Montbeton 1892). Ordinato sacerdote nel 1843, partì per Pondichéry ove fu professore, superiore del collegio coloniale, vicario apostolico (dal 1868) e infine (1887) arcivescovo. [...] Tra il 1859 e il 1862 viaggiò in India, raccogliendo successivamente i frutti dei suoi studî ed esperienze nel volume: Le brahmanisme et ses rapports avec le judaïsme et le christianisme (1884). ...
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ISLAMISMO
Olivier Carré
(XIX, p. 603; App. I, p. 739; IV, II, p. 236)
A partire dagli anni Settanta il termine ''islamismo'', oltre al suo significato prettamente religioso, ha accentuato il suo valore [...] dal 1986.
In Afghānistān: l'Alleanza dei Muǧāhidīn (dal 1974 separata in sette movimenti, unificata dal 1980).
In Pakistan e in India: la Ǧamā῾at-i Islāmī, sunnita, dal 1941, e ispiratrice di Zia ul-Haqq dal 1977.
In Indonesia (sunnita): i partiti ...
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Il culto dei serpenti. In essa bisogna distinguere tra i casi in cui si tratta della venerazione di uno o più serpenti vivi cui si offrono sacrifici (la patria dell’o. in questo senso è l’India), i casi [...] in cui il serpente è l’animale sacro di una divinità (per es., il serpente di Esculapio) e altri, in cui si tratta di una divinità ofiomorfa (serpentiforme), come il serpente-arcobaleno portatore di siccità, ...
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indi
(ant. inde) avv. [lat. ĭnde; cfr. ne1], letter. – 1. Con valore locativo, da lì, da quel luogo: Poder di partirs’indi a tutti tolle (Dante); Indi traendo poi l’antiquo fianco ... (Petrarca). Talora fig., con valore causale (perciò, in...